LO sAPevate che anche i gatti... cantano?
 
Il 21 aprile 2010 una classe della Scuola materna "Maria Valentini" di Salvaterra visita la biblioteca:


benvenuti!


Tutti assorti all'ascolto del...
concerto dei gatti

D'inverno i gatti si radunano sui tetti a far concerto.
Sbuca da un comignolo Messer Codanera, grattando un violino scordato. Viene Don Grigione, che pizzica coi baffi il mandolino. E altri ancora ne arrivano da tutte le parti, con chitarre, violoncelli, viole d'amore, flauti e pifferi.
Quando l'orchestra è al completo, si dà il via alla suonata.

Ma i gatti, si sa, non sono musicisti disciplinati; se uno vuol suonare l'Aida, potete star certi che un secondo preferirà il Rigoletto, e un terzo attaccherà per conto suo la Traviata. Per questo nel concerto dei gatti non si riesce mai a capire la melodia, anzi non si sente nessuna melodia, ma una sola miagolata. A loro, poveretti, sembra una gran musica. Ma più poveretti son quelli che la debbono sentire, perché abitano sotto i tetti nelle vicinanze.

Una sera di quelle, proprio mentre il concerto infuriava come un temporale, Messer Codanera udì una voce insolita mescolarsi al miagolio dei suoi compari.
- Zitti tutti - ordinò - Qualcuno ha stonato.
I gatti tacquero. Si sentì allora il trillo purissimo ed armonioso di un usignolo, che da un ramo di cipresso cantava la sua canzone alla luna.- Ohibò - gridò Messer Codanera - Ohibò, da quella parte: come vi permettete di disturbare il nostro concerto? Non vi accorgete di stonare? L'usignolo continuò a infilare note come perle.

- Smettetela, quando vi si dice di smetterla! - strillò Codanera - Andate prima a studiare musica, e poi tornate a farvi sentire.
Tutti i gatti, l'uno dopo l'altro diedero sulla voce al piccolo usignolo, senza riuscire a farlo star zitto. Al balcone di una casetta un poeta si era affacciato a guardare la luna. La rabbia dei gatti lo fece ridere assai. E alla fine disse:
- Non siate tanto superbi, signori gatti. State zitti voi piuttosto, e imparate la musica dall'usignolo. Siete voi che stonate, e disturbate i sonni della gente perbene. E siccome non si volevano chetare, li mise in fuga con un secchio d'acqua, e potè ascoltare tranquillamente il canto dell'usignolo.

(da Il Pioniere del 1.1.1954, ora in G. Rodari, Fiabe lunghe un sorriso, Ed. Riuniti, Roma 1987, 2 ed.1999)

http://www.csmdb.it/Musicheria/Articoli/Ripostiglio/PiattiRodari.htm

clicca sulla foto per ascoltare...

Gioachino Rossini
duetto buffo dei gatti

Interpreti: Teresa Berganza (mezzosoprano), Cecilia Lavilla Berganza (soprano), Juan Antonio Alvarez Parejo (pianoforte)

Ed ora vi mostro lo spartito:

quante note musicali possono cantare anche i gatti!

 

 
Home