"...il bianco sparava fino a rendere sordo il nero" <Alberto Burri>
Quattro incontri fra musica e arti figurative all'Istituto Peri: da sempre musica e arti figurative esprimono "in parallelo" autonome categorie dell'espressione umana come l'esserci nella storia e nel tempo attraverso linguaggi loro propri. Vi è un momento in cui le strade sembrano convergere.
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Nel decennio 1950-60 in arte avviene il superamento dell'antitesi figurativo/astratto quale esito estremo del rifiuto di un'arte intesa come comunicazione o come rappresentazione. |
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Obiettivo dell'artista non è più la creazione di una forma compiuta ma la testimonianza diretta del dubbio, della precarietà, dell'angoscia umana attraverso l'immediatezza del gesto, la frammentarietà del segno, la casualità della materia. |
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L'importanza data al medium (=materiale, ma nache mezzo espressivo) è l'elemento che più ha influenzatola definizione di "informale" (informe - connotazione negative - o senza forma - connotazione ambigua) data a questa nuova espressività pittorica. |
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Anche in musica avviene qualcosa di analogo: la dissoluzione dell'impalcatura logica sedimentata in secoli di musica tonale, approda in molti casi ad un interesse per il dato acustico inteso come realtà, come materia sonora. |
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Esso può rappresentare atteggiamenti, tendenze limitate nel tempo o permeare di sè l'intera parabola compositiva di singoli musicisti: si piega alle singole vocazioni espressive ma costituisce una presenza costante in tutti i compositori contemporanei. |
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