Rivoluzione digitale - Side by side
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Regia: | Kenneally Christopher |
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Cast e credits: |
Sceneggiatura: Christopher Kenneally; fotografia: Chris Cassidy; montaggio: Malcolm Hearn, Mike Long; musiche: Bill Ryan , Brendan Ryan; produzione: Keanu Reeves, Justin Szlasa per Company Films; distribuzione: I Wonder Pictures; origine: Usa, 2012; durata: 99’. |
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Trama: | Dopo cent’anni di sistemi analogici, la rivoluzione digitale in atto rende ogni idea realizzabile. Ma a che prezzo? Il film costruisce una riflessione sul presente e sul futuro del cinema in un montaggio di voci e di pensieri in cui compaiono tra gli altri Scorsese, Boyle, Soderbergh, Cameron, Rodriguez, Fincher, Schumacher, Von Trier, Lucas, Lynch, intervistati da Keanu Reeves, interlocutore d’eccezione e coproduttore del film. |
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Critica (1): | Danny Boyle, James Cameron, Christopher Nolan, Robert Rodriguez, David Fincher, Joel Schumacher, Martin Scorsese, Steven Soderbergh, Lars Von Trier, George Lucas, David Lynch, Vittorio Storaro. Questi sono solo alcuni dei nomi (i più famosi) tra coloro i quali hanno risposto alle domande di Keanu Reeves, coproduttore di questo documentario grazie al quale si cerca di rendere più chiara e accessibile al grande pubblico la fase di epocale passaggio che il cinema sta vivendo. La rivoluzione digitale che implica la progressiva (e ormai veloce) scomparsa della pellicola, in favore di una tecnologia sempre più innovativa, suscita (e continuerà a suscitare) le reazioni più diverse.
Ci sono documentari che si limitano ad illustrare prese di posizione e punti di vista differenti su un argomento. Questo, diretto da Christopher Kenneally, si presenta come una molteplicità di storie d'amore che hanno come partner la stessa figura al femminile: la pellicola. C'è chi non riesce a staccarsene perché la trova insostituibile e spera che l'avvento del digitale su così vasta scala non ne decreti la scomparsa definitiva. C'è chi è in una posizione di incertezza: l'ama ancora ma sarebbe anche disposto a separarsene per andare in cerca di nuove ed entusiasmanti avventure. C'è poi chi non vedeva l'ora di rompere la relazione ed ora si sente davvero libero.
Ognuno sembra avere una parte di ragione anche perché le domande di Reeves non si fermano ad un aspetto che potremmo definire 'emotivo' ma si addentrano in riflessioni sulla tecnologia unite anche a quella che potremmo definire un'etica del fare cinema. C'è chi, come Scorsese (che pure non si tira indietro dinanzi alla sperimentazione) teme per la memoria del cinema, visto che il digitale non dà per ora grandi garanzie per l'archiviazione. Aggiunge poi il dubbio che lo spettatore del futuro non 'creda' più a ciò che sta vedendo. C'è chi invece come Cameron che, in una specie di dibattito a distanza, afferma che tutto nel cinema è sempre stato finzione e quindi non vede dove stia la differenza. Su tutto ciò aleggia poi il tema della democratizzazione del mezzo. Se oggi girare un film in digitale può costare decisamente molto meno che nel recente passato ancorato alla pellicola potremmo affermare che questo sia un bene perché offrirà spazio a un numero maggiore di talenti. A raffreddare gli entusiasmi in materia ci pensa David Lynch affermando: "Tutti hanno un pezzo di carta e una matita, ma quante storie davvero grandi sono state scritte su quel pezzo di carta?". Ai posteri l'ardua sentenza.
Giancarlo Zappoli, mymovies |
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Critica (2): | Bisognerebbe essere ciechi per non essersi resi conto della rivoluzione digitale in atto nel mondo del cinema già da alcuni anni, ma forse non a tutti è chiara la portata del fenomeno e, soprattutto, significati ed implicazioni dal punto di vista produttivo/creativo.
C'è infatti un filo continuo che lega, senza soluzione di continuità, le produzioni realizzate con le prime videocamere digitali in standard definition fino al rivoluzionario Avatar che tutti, a giudicare dagli incassi, abbiamo visto.
Ci pensa Christopher Kenneally, con la produzione di Keanu Reeves, ad indagare nel documentario Side by Side sul fenomeno, raccogliendo interviste ai maggiori registi e direttori della fotografia per analizzare la rivoluzione digitale in atto.
Il film ripercorre l'evoluzione della tecnologia, dalla diffidenza con cui veniva accolte le prime produzioni realizzate, a causa anche della bassa qualità consentita dalle prime videocamere, alla diffusione dei computer in sala di montaggio fino all'ultimo step che ancora non si è imposto: la proiezione digitale in sala.
È lo stesso Keanu Reeves a raccogliere le dichiarazioni degli autori, chiedendo commenti sulle differenze nella lavorazione tra la pellicola ed il digitale, pareri sugli strumenti, sulle più recenti e molto più evolute macchine da presa sviluppate da ditte che stanno lavorando nel settore come Sony e RED, sul futuro di questa tecnologia e sulle problematiche riguardo l'archiviazione dei master. Fino a discutere di uno degli aspetti più delicati: il digitale sancirà la morte della pellicola?
Su ogni punto analizzato, Reeves e Kenneally sono abili a raccogliere opinioni pro e contro, per fornire una panoramica completa ed esaustiva, di sicuro interesse per chi il cinema lo segue con passione o solo con curiosità. La visione di Side by Side ci fornisce i punti di vista degli accaniti sostenitori, George Lucas in testa, e dei principali detrattori, tra cui possiamo annoverare David Lynch e Christopher Nolan, che ha girato Il cavaliere oscuro - Il ritorno in pellicola, ma sono importanti i contributi di Martin Scorsese, James Cameron, Steven Soderbergh, tante opinioni e testimonianze diverse che ci aiutano ad avere un quadro completo del fenomeno.
Una cosa appare certa: nel giro di qualche anno, i film girati in pellicola saranno l'eccezione e non la regola.
movieplayer.it |
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Critica (3): | |
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Critica (4): | |
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