Gente del Po (corto)
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Regia: | Antonioni Michelangelo |
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Cast e credits: |
Fotografia: Piero Portalupi; musica: Mario Labroca; produzione: Artisti Associati per la ICET Milano; origine: Italia, 1943/1947; durata: 9'. |
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Trama: | Prendendo lo spunto dal viaggio di un barcone lungo il Po, il film si sofferma sui villaggi rivieraschi e sulla povera gente che vi abita. |
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Critica (1): | Gente del Po fu cominciato nel '43 e finito, cioè montato, nel '47. Nel volume dedicato al primo Antonioni sì riferisce che il regista utilizzò solo il trenta per cento del materiale girato, perché il resto era stato rovinato in sviluppo. Vi sì respira già l'aria del neorealismo: l'ambiente, il gusto dei particolari, la quotidianità dei fatti, ì personaggi a minori » (la lavandaia, la chiatta-casa), ì gestì consueti (la favola raccontata alla bambina). Inoltre, anche senza forzare troppo il testo, possiamo trovare motivi dell'Antonio, posteriore. Lo stesso regista attribuisce molta importanza (biografica, sì direbbe, ma soprattutto stilistica) a questo documentario: «appena mi fu possibile tornai in quei luoghi con una macchina da presa. Così è nato Gente del Po. Tutto quello che ho fatto dopo, buono o cattivo che sia, parte dì lì». C'è la suggestione dell'instabilità (la chiatta, il viaggio), ma più ancora quella dì una vita, nonostante tutto, in dimensione (il tempo, la lentezza dei fatti), dei gestì naturali (il giovane che va a fare l'amore in riva al fiume). E vi sono indicazioni stilistiche: l'ambiente, la piazza, le case sugli argini (che ritroveremo nel Grido), semplici umori (il mulino abbandonato: il "vecchio"), o moduli appena accennati, come le divagazioni (il cavallo bianco che corre sugli argini) e le ellissi (le immagini della bufera). [...]
Giorgio Tinazzi, Michelangelo Antonioni, Il Castoro Cinema 1995 |
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Critica (2): | |
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Critica (3): | |
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Critica (4): | |
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