Cattedra per Laura bassi, Bologna 1732 (Una)
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Regia: | Scillitani Alessandro |
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Cast e credits: |
Ideazione e progettazione: Raffaella Simili, Miriam Focaccia; soggetto e sceneggiatura: Alessandro Scillitani, Maria Letizia Tega; fotografia: Alessandro Vezzani, Valerio Barbati; montaggio: Alessandro Scillitani; suono: Andrea Morselli; costumi: Luigi Benedetti Veroni; trucco: Giorgia Blancato; musiche: Alessandro Scillitani; interpreti: Monica Morini (Laura Bassi), Anna Cimatti, Dario Matteucci, Giulio Matteucci, Marco Piretti, Elia Bonzani, Romeo Cuoghi, Gaetano Nenna, Bernardino Bonzani, Lucia Donadio, Gabriele Parrillo; produzione: Artemide Film; origine: Italia, 2020; durata: 54’. |
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Trama: | Il docufilm, ideato dalla prof.ssa emerita dell'Alma Mater Raffaella Simili e Miriam Focaccia, con la regia di Alessandro Scillitani, illustra in maniera estremamente vivace il percorso di vita di Laura Bassi, facendo ricorso a una sceneggiatura dinamica e creativa attraverso ricostruzioni in costume, interviste ad esperti, animazioni, letture di documenti originali.
Al racconto biografico si alternano sequenze poetiche di alcuni significativi momenti di vita, scientifici e familiari; il tutto nei luoghi di Bologna che furono teatro della sua vita: l’Archiginnasio, l’Istituto delle Scienze, Palazzo d’Accursio e le vie della città a cui Laura Bassi ha donato lustro.
Il progetto nasce dall’esperienza e dagli studi approfonditi di un gruppo di storici della scienza dell’Ateneo bolognese; oltre che da un favorevole contesto istituzionale che ha visto coinvolti l’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna, l’Ateneo medesimo, il Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche Enrico Fermi di Roma, la Società Italiana di Fisica e la Sezione di Bologna dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare in questa iniziativa di alta diffusione della cultura scientifica che propone e sceglie proprio Laura Bassi quale emblema e primato della scienza settecentesca.
Ripercorrendone la storia in maniera inedita e innovativa, il docufilm ha reso attuale e attraente l’immagine di una donna eccezionale, mettendone in risalto la legacy e la figura di pioniera della nuova scienza sperimentale. |
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Critica (1): | (…) Bambina prodigio, scoperta dal medico di famiglia, si laureò grazie all’ammirazione del Cardinal legato Prospero Lambertini, futuro papa Benedetto XIV, che la ammise nello stesso anno, seppure in punta di piedi, all’Accademia delle Scienze, la cui sede era a palazzo Poggi. Ci metterà tutta la vita ad avere una sua cattedra all’università, che otterrà poco prima di morire.
Il film tra interviste, inserti di fiction, animazioni e letture di lettere della stessa Bassi fa rivivere con i suoi meriti scientifici ogni singola battaglia combattuta per emergere in un mondo di uomini. Tanto per dirne una, fu il papa in persona, a dover mettere nero su bianco, una volta ottenuta la cattedra all’Accademia delle scienze, che il suo stipendio dovesse essere uguale a quello dei colleghi, che a lungo cercarono di ostacolarla. Non tutti, a dire il vero. Laura ebbe anche validi alleati. Oltre al già citato Lambertini, il marito Giuseppe Veratti accettò addirittura il ruolo di suo assistente. Il cugino Lazzaro Spallanzani, brillante biologo, andò a lezione da lei e la considerò sempre la sua maestra.
Tra i suoi fans si annovera perfino Voltaire che nel marzo del 1745 le scrive: «Non c’è una Bassi a Londra, ed io sarei molto più felice di essere aggregato al suo Istituto a Bologna, che non a quello inglese benché abbia prodotto un Newton». In mezzo, ebbe anche il tempo di partorire 8 figli, di cui solo tre non sopravvissero. Dopo la sua dipartita, bisognerà aspettare un secolo buono prima che un’altra donna salga in cattedra sotto le Torri.
Emanuela Giampaoli, bologna.repubblica.it |
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Critica (2): | |
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Critica (3): | |
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Critica (4): | |
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