Poule aux oeufs d'or (La)
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Regia: | Capellani Albert |
Cast e credits: |
Fotografia: Segundo de Chomon; interpreti: Julienne Mathieu; produzione: Pathé; origine: Francia,1905; durata: 20'. |
Critica (1): | È uno straordinario esempio di film a colori Pathé. La casa di produzione che forse più di qualsiasi altra nel mondo strabiliò il pubblico con le sue pellicole dalle tinte vivaci e dalle sfumature pastello che oggi ricordano quelle dei cartoni animati. La Pathé mise a punto un metodo industriale di colorazione basato sull'impiego di matrici ("pochoir") ritagliate nella forni a desiderata (il profilo dello sfondo, la sagoma di un abito ecc.) sopra le quali veniva steso con un tampone il colore, che penetrava nelle aperture e lasciava in bianco e nero le parti di fotogramma coperte dalla matrice. Il colore si combinava coni sali d'argento della pellicola e dava luogo ad una vasta gamma di sfumature. Per un unico fotogramma venivano impiegati più colori (ad esempio due tinte diverse per due personaggi diversi) e si combinava a volte il metodo "pochoir" con quello più semplice del viraggio (un sistema chimico che colorava la pellicola in un'unica sfumatura molto tenue - seppia, rosa, azzurro ecc ... )ottenendo risultati davvero sorprendenti. Per quanto la colorazione a "pochoir" prevedesse comunque un lavoro fotogramma per fotogramma, se si considera che le copie da colorare erano moltissime (il cinema si avviava a diventare un'industria) il metodo delle matrici costituiva già una formula di produzione seriale. La poule aux oeufs d'or testimonia bene della predilezione per i temi fantastici e fiabeschi nella realizzazione di film a colori.
Carl Vincent |
Critica (2): | |
Critica (3): | |
Critica (4): | |
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