Cuore degli uomini (Il) - Coeur des hommes (Le)
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Regia: | Esposito Marc |
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Cast e credits: |
Sceneggiatura: Marc Esposito; fotografia: Pascal Caubere; musiche: Beatrice Thiriet; montaggio: Benoit Alavoine, Christian Dior; scenografia: Jean-Jacques Gernolle; costumi: Francine Lapassade; interpreti: Bernard Campan (Antoine), Gerard Darmon (Jeff), Jean-Pierre Darroussin (Manu), Marc Lavoine (Alex), Ludmila Mikael (Françoise), Fabienne Babe (Lili), Zoe’ Felix (Elsa), Florence Thomassin (Juliette), Catherine Wilkening (Nanou), Jules Stern (Arthur), Simon Bonnel (figlio), Renaud Bossert (concierge), Emilie Chesnais (Charlotte), Guillaume Crozat (Nono), Amelie Gabillaud (Viviane), Anna Gaylor (madre di Manu), Caroline Gillain (Margot), Myriam Lagrari (Sandrine), Rebecca Potok (Marie-Helene), Olivier Rosenberg (figlio), Valerie Steffen (Diane), Alice Taglioni (Annette, l’avvocato), Marianne Viard (Joelle, l’assistente); produzione: Bac Films, Canal+, Cofimage 13, France 2 Cinema, Pjp Films, Regione Ile-De-France; distribuzione: Mikado (2004); origine: Francia, 2004; durata: 107’. |
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Trama: | Alex, Antoine, Jeff e Manu si conoscono da vent’anni: quattro amici inseparabili, professionalmente affermati e con disastrosi rapporti con le donne. In un’insolita primavera parigina si troveranno ad affrontare imprevisti e cambiamenti, a riscoprire il valore dell’amicizia e fare i conti con l’amore. Forse per sempre...Ma cosa c’è, davvero, nel cuore degli uomini? |
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Critica (1): | Per “l’esaltante esercizio della scrittura”, Marc Esposito, ex-direttore del mensile francese “Première” e fondatore di “Studio”, un altro ‘must’ tra le riviste di cinema d’oltralpe, aveva già dimostrato un’ampia predisposizione e non solamente come giornalista, ma anche come romanziere oltre che come sceneggiatore. L’amore per il cinema lo ha dimostrato letteralmente ‘a parole’, tanto che alla fine il passaggio dietro la macchina da presa è stato quasi un movimento naturale.
Dopo un romanzo di successo (Toute la beauté du monde nel ’98) e la sceneggiatura per l’esordio di Steve Suissa (L’envol con Johnny Hallyday e Marc Lavoine), Esposito si dedica al Il cuore degli uomini scrivendo per sei mesi nella sua casa del sud della Francia in totale isolamento. E finalmente il tanto atteso debutto con un primo ciak battuto nelle strade di Parigi il primo luglio 2002.
Con il suo film il neo-regista racconta una storia di amicizia e d’amore di cui i protagonisti sono quattro uomini tra i 40 e i 50 anni, Jeff, Manu, Antoine e Alex, che si barcamenano tra le proprie fidanzate, mogli e amanti e l’adolescenziale concezione della vita dalla quale non riescono proprio a separarsi. Professionisti seri ma non meno stravaganti, forti quanto immaturi, i quattro si trovano ad una svolta della loro vita da adulti con la repentina e inaspettata intuizione che è invece l’amore la cosa veramente indispensabile per la realizzazione di sé. E in un estremo tentativo di comprendere le proprie donne della cui modernità non riescono ancora a capacitarsi, trovano finalmente il coraggio di ricominciare da capo, liberandosi delle antiche aspirazioni in nome delle nuove passioni. Film corale e al maschile, Marc Esposito descrive con grande semplicità ma con estrema arguzia la complessità del rapporto tra uomini e donne, non diluendo mai il racconto con inutili digressioni nel romanticismo. Parla dell’amore ma non se ne compiace e i suoi protagonisti, interpretati da attori di grande personalità tra cui spiccano Gérard Darmon e Jean-Pierre Darroussin, sono credibili ad ogni battuta e, pur dimostrandosi piuttosto infantili, riescono a rallegrare con battute pungenti ma non prive di verità.
Un’osservazione attenta e sincera della vita sentimentale, e non solo degli uomini.
Valeria Chiari, FilmUP |
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Critica (2): | Un aggettivo generalmente irritante, ma quando ci vuole ci vuole: delizioso, un film delizioso. E anche la prova, senza spocchia né ostilità, che esiste un modo europeo di raccontare, in commedia, diverso da quello americano. È il film di un critico che è passato a fare il regista dopo aver studiato la commedia italiana dei grandi attori e i film di Scola. Un film sull’amore e l’amicizia. Quattro uomini di 53 anni, inseparabili fin da ragazzi, colti nella stagione delle rivelazioni sull’essenza delle cose, di quello che vale. Matrimoni vecchi e nuovi, paternità, fedeltà e infedeltà di ciascuno si rispecchiano in quelle degli altri, ciascuno ha un motivo per fare i conti. Jeff si è innamorato di nuovo e il matrimonio della figlia gli insegna che non ha più senso avercela con la prima moglie e ancora meno correre dietro al lavoro. Manu lo stesso, anche lui nuovamente innamorato dopo due storie finite e tre figli, la morte del padre è nel suo caso la scintilla.
Antoine non riesce a perdonare l’avventura di un solo giorno di sua moglie, credeva nella coppia perfetta ma alla fine si farà la domanda, e risponderà giusto, “che cosa farei se fossi meno stronzo” come saggiamente gli ha suggerito uno degli altre tre: tornerà da lei.
Alex è l’ago della bilancia: traditore impenitente della bella moglie che ama pazzamente, sembra il più superficiale ma è il più saldo nel sapere che l’amore è tutto. Andateci, uscirete contenti.
Paolo D’Agostino, la Repubblica |
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Critica (3): | |
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Critica (4): | |
| Marc Esposito |
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