Vita in fuga (Una) - Flag Day
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Regia: | Penn Sean |
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Cast e credits: |
Soggetto: dal romanzo di Jennifer Vogel; sceneggiatura: Jez Butterworth, John-Henry Butterworth; fotografia: Danny Moder; musiche: Joseph Vitarelli, Cat Power (Chan Marshall), Glen Hansard, Eddie Vedder; montaggio: Valdís Óskarsdóttir, Michelle Tesoro; scenografia: Craig Sandells; arredamento: C. Summer Holmes; costumi: Patti Henderson ; effetti: Casey Markus, Ed Bruce, SSVFX; interpreti: Dylan Penn (Jennifer Vogel), Sean Penn (John Vogel), Josh Brolin (Zio Beck), Norbert Leo Butz (Doc), Dale Dickey (Nonna Margaret), Hopper Jack Penn (Nick Vogel), Katheryn Winnick (Patty Vogel); produzione: Ingenious Media, Wonderful Films; distribuzione: Lucky Red; origine: Usa, 2021; durata: 108'. |
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Trama: | John Vogel è stato un personaggio straordinario. Sua figlia Jennifer, da bambina era affascinata dal suo magnetismo e dalla sua capacità di rendere la vita una grande avventura. Il padre le ha insegnato molto sull'amore e sulla gioia. Poi, Jennifer ha scoperto la vita segreta di suo padre come rapinatore di banche e falsario. Basato su una storia vera, è il ritratto di una giovane donna che lotta per guarire le ferite del proprio passato, mentre cerca di ricostruire il rapporto padre-figlia. |
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Critica (1): | John Vogel è nato il giorno della bandiera (14 giugno) e sotto una cattiva stella. Truffatore ispirato, sogna un grande futuro per sé e la propria famiglia, soprattutto per Jennifer, la figlia maggiore e prediletta. Padre carismatico, quando non è altrove, promette una vita vissuta come un'avventura. Il resto del tempo accumula i debiti e i rischi di una vita oltre i confini della legalità. Egoista e bugiardo, lascia moglie e figli una notte d'estate voltandosi indietro solo una volta, per guardare la sua Jennifer che non smetterà mai di cercarlo come la polizia di inseguirlo.
Cinque anni dopo il suo fiasco internazionale (Il tuo ultimo sguardo), un film di superstar che osava confrontare la violenza delle relazioni amorose con le guerre civili africane, Sean Penn torna a dirigere e fa appena poco meglio.
Dramma familiare ispirato a una storia vera e alle memorie di Jennifer Vogel, giornalista e scrittrice americana, Flag Day è il racconto di un padre che ha promesso la luna ai suoi bambini ma è incapace di prendersi le proprie responsabilità. Interpretato al fianco della figlia (Dylan Penn) e del figlio (Hopper Jack Penn), Sean Penn risale indietro nel tempo e ringiovanisce digitalmente per raccontare un'infanzia spensierata e avanzare fino al 1992 per piccoli tocchi impressionisti.
Perfettamente convenuto ed esemplare, con un tocco di patriottismo e folclore, Flag Day è una storia molto americana il cui solo interesse dimora nella dimensione biografica che infonde Sean Penn. È lui il padre formidabile quando c'è, è sempre lui il padre sovente assente. Un padre incapace di confidarsi e di essere onesto con chi ama. Una mise en abyme autocentrata che non diventa mai sinceramente intima nel tentativo di reintegrare una famiglia. Non basta un film a Sean Penn per fare quello che Clint Eastwood ha fatto con una sola replica a Alison Eastwood (Il corriere): fermare quella fuga che è stata la sua vita. Se l'antieroe eastwoodiano si fa carico delle proprie colpe, accettando la prigione (e il biasimo dei suoi cari) e uscendo di scena con la grazia dei saggi, Sean Penn sceglie per sé un finale spettacolare e narcisistico, ribaltandosi fuori strada e davanti agli occhi di una figlia al quadrato. Figlia che indossa a stento tutte le emozioni che attraversano il suo personaggio. (…)
Marzia Gandolfi, mymovies.it |
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Critica (2): | |
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