RETE CIVICA DEL COMUNE DI REGGIO EMILIA
; Archivio film Rosebud; ; Archivio film Rosebud
Torna alla Home
Mappa del sito Cerca in Navig@RE 

 > Aree tematiche > Cultura e spettacolo > Archivio film Rosebud > Elenco per titolo > 

Personal Journey with Martin Scorsese through American Movies (A) - Personal Journey with Martin Scorsese through American Movies (A)


Regia:Scorsese Martin, Wilson Michael Henry

Cast e credits:
Soggetto: Martin Scorsese, Michael Henry Wilson; sceneggiatura: Martin Scorsese, Michael Henry Wilson; fotografia: Jean-Yves Escoffier, Frances Reid, Nancy Schreiber; musiche: Elmer Bernstein; montaggio: Kenneth Levis, David Lindblom; interpreti: Martin Scorsese , John Cassavetes, Francis Ford Coppola, Brian De Palma John Ford, Samuel Fuller, Howard Hawks, Elia Kazan, Fritz Lang, George Lucas, Clint Eastwood , Gregory Peck, Arthur Penn, Nicholas Ray, Douglas Sirk, King Vidor, Orson Welles, Billy Wilder; produzione: British Film Institute - Miramax Films; origine: Gran Bretagna - Usa, 1995; durata: 225'.

Trama:
Lo splendore degli studios nella Hollywood dei tempi d'oro; il potere assoluto dei producers; i grandi registi di western (Ford, Mann, Boetticher), gangster film (Walsh, Haskin) e musical (Curtiz, Minnelli); le meraviglie della tecnica all'opera nella fabbrica dei sogni; una carrellata acrobatica tra film e registi che hanno fatto grande il cinema americano e costruito l'immaginario di questo secolo. Scintillante omaggio ai primi cent'anni del cinema firmato da uno dei maggiori cineasti di oggi: una personalissima e virtuosistica rivisitazione da cui emergono riferimenti, ossessioni, colpi di fulmine, venerazioni del regista italoamericano.

Critica (1):Scorsese è uno dei rari uomini di cinema che ha maturato una straordinaria consapevolezza, anche storica, del fenomeno cinematografico, tale da permettergli di mantenere un rapporto né competitivo né subalterno, ma fatto di professionale distacco e di lucida ammirazione, nei confronti sia della tradizione che della produzione contemporanea. Per Scorsese il cinema è una fonte importante e inesauribile di ispirazione, vale a dire che nei film egli ritrova modelli concreti di vita, comportamento e lettura della realtà, oltre che di sistemazione delle idee in soluzioni formali e visive adeguate. È un cineasta non soltanto colto, ma privo di pregiudizi, incuriosito dalla serie B e molto aperto alle novità (...) I film altrui costituiscono per Scorsese un esplicito strumento di comunicazione, un codice culturale in cui si riflette un accentuato bisogno identitario, che lo spinge costantemente a ricercare, costruire e infittire le sue radici, ad interrogarsi, ad accettare o a partecipare di una tradizione, talora a consolidarla e a sostenerla, anche attraverso il restauro di pellicole della Film Foundation di cui è presidente.
Circolo del Cinema di Bellinzona

Critica (2):Nel 1994, il British Film Institute commissionò una serie di film per celebrare il centenario della nascita del cinema. Questi avrebbero tracciato la storia di alcune cinematografie nazionali e la scelta del BFI per interpretare la storia del cinema americano cadde sul regista Martin Scorsese, da lungo tempo paladino della storia del cinema e della sua conservazione. L'approccio di Scorsese al tema affidatogli è centrato sul punto di vista del regista, in quanto egli esamina la tensione inerente alla lotta di un artista che vuole sostenere una posizione personale contro la natura seriale e d'equipe dei film e le pressioni commerciali dell'industria cinematografica di Hollywood. Segmenti della serie sono dedicate al regista come storyteller (prendendo in esame i congegni narrativi nei film western, nei gangster film e nel musical), illusionista (trucchi tecnici), contrabbandiere (che intercala messaggi personali), e iconoclasta (che si oppone al sistema per fare i film alla sua maniera). La serie è ricca di ritagli parlati, non solo frammenti o inquadrature ma intere scene che illustrano i punti di vista di Scorsese e del co-direttore Michael Henry Wilson. Altri registi, inclusi John Ford, Francis Ford Coppola, Billy Wilder e Orson Welles, sono visti in brani d'archivio o interviste realizzate per la serie, presentando il loro modo di affrontare l'arte di fare film. Scorsese non discrimina tra i registi di fama più evidente e quelli che hanno sempre lavorato in condizioni di marginalità rispetto al pubblico. In particolare, fa una deviazione per sostenere individualisti come Samuel Fuller, il cui "cinema viscerale" non ha mai goduto di premi o di successi al box-office. "Personal Journey" è stato prima trasmesso alla TV inglese, proiettato limitatamente nelle sale negli Stati Uniti e poi anche in TV. Successivamente, nel 1997, è stato pubblicato un libro dalla Miramax Book; esso contiene l'intera sceneggiatura della serie, eccellenti fotogrammi in bianco e nero e dialoghi da alcuni dei ritagli parlati.
Tom Wiener, All Movie Guide

Critica (3):

Critica (4):
Henry Wilson
(Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di) Redazione Internet; Redazione Internet; Redazione Internet; Redazione Internet (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di) Ufficio Cinema; Ufficio Cinema; Ufficio Cinema; Ufficio Cinema
Valid HTML 4.01! Valid CSS! Level A conformance icon, W3C-WAI Web Content Accessibility Guidelines 1.0 data ultima modifica: 08/03/2009
Il simbolo Sito esterno al web comunale indica che il link è esterno al web comunale