Pantaleòn e le visitatrici - Pantaleon y las visitadoras
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Regia: | Lombardi Francisco J. |
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Cast e credits: |
Sceneggiatura: Enrique Moncloa, Giovanna Pollarolo, Mario Vargas Llosa; fotografia: Teo Delgado; montaggio: Danielle Fillios; scenografia: Alfredo Rojas, Alejandro Rossi; musica: Bingen Mendizábal; interpreti: Angie Cepeda (La Colombiana), Salvador del Solar (Pantaleòn Pantoja), Pilar Bardem (Chuchupe), Mónica Sánchez (Pachita), Tatiana Astengo (Pechuga), Norka Ramírez (Vanessa), Patty Cabrera (Lalita), Gianfranco Brero (General Collazos), Gustavo Bueno (Coronel Lopez); produzione: Alta Films, Artistas Argentinos Asociados, Venevision International; distribuzione: Teodora Film; origine: Spagna, Perù, 1999; durata: 118'. |
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Trama: | Pantaleòn Pantoja, integerrimo capitano dell’esercito peruviano, viene chiamato dai suoi superiori per organizzare una missione delicata. Negli insediamenti militari più sperduti della giungla amazzonica i soldati, provati dalla lunga astinenza sessuale, stanno diventando un pericolo per la locale popolazione femminile. Per placarne gli ardori l’esercito decide di organizzare un servizio di prostitute “a domicilio”. Pantaleòn si accinge a portare a termine l’impresa con la consueta pignoleria e le sue grandi capacità organizzative: contatta quelle che vengono chiamate con eufemismo ‘le visitatrici’, le seleziona in base alle loro qualità fisiche, dà loro severissime regole di comportamento e organizza un commercio illegale finanziato dall’esercito come fosse la più efficiente delle attività imprenditoriali. Ma l’incontro con quella che viene chiamata ‘la colombiana’, una visitatrice di grande bellezza e dal fascino misterioso, mette in crisi tutte le sue certezze. |
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Critica (1): | Tratto dal celebre romanzo di Mario Vargas Llosa, Pantaleòn e le visitatrici è il film peruviano di maggior successo di tutti i tempi. Coprodotto dalla televisione peruviana, in collaborazione con la Televisione Americana in Perù, ha riscosso un grande successo di critica e di pubblico nei principali festival internazionali dal 1999, anno in cui è stato prodotto, ad oggi. Abilmente diretta da Francisco Lombardi è una commedia tragica, che ha quel qualcosa di euforico e amaro insieme.
Una satira sul mondo militare e la sua doppia morale che trova il modo di raccontare l’ipocrisia delle convenzioni sociali attraverso una narrazione costantemente sopra le righe, ma sempre con uno sguardo all’audience. All’ambizioso capitano dell’esercito peruviano Pantaleòn Pantoja viene affidato un compito delicato e segretissimo: organizzare un nutrito gruppo di prostitute per allentare la tensione dei militari di stanza in un remoto villaggio dell’Amazzonia. Ligio al dovere, con grandi capacità organizzative, munito di portatile e con tanto di attendenti, Pantaleòn Pantoja si butta anima e corpo in questa missione, che deve assolutamente riuscire, costi quel che costi. Felicemente sposato, con in testa solo la carriera, abituato ad obbedire agli ordini, il giovane capitano si imbatte però nella bellissima Colombiana, “visitatrice” anche lei come le altre, che farà irrimediabilmente breccia nel cuore del capitano. Tutto sembra andare per il meglio, i superiori sono soddisfatti, ma le cose si complicano quando si mette di mezzo un radiocronista corrotto, ascoltatissimo nella zona, che comincia a ricattare l’ingenuo Pantaleòn.
Lo stesso Vargas Llosa nel 1974, un anno dopo l’uscita del romanzo, aveva tratto un film dal suo romanzo, primo e ultimo film da lui diretto visto il clamoroso insuccesso dell’operazione. Lombardi, invece, regista esperto, pur rimanendo fedele al libro non disdegna di utilizzare la sensualità di Angie Cepeda (famosissima attrice di telenovelas) che interpreta la Colombiana; di mostrare gli infuocati incontri d’amore tra lei e il rigido capitano Pantaleòn Pantoja, usando l’ironia e la farsa con grande abilità. Le visitatrici arrivano in battello sulle placide acque del rio delle Amazzoni, sono vestite con i colori della bandiera peruviana, Pantaleòn è decisamente fuori luogo con i suoi termini militari e le sue manie organizzative, El Sinchi (il radiocronista corrotto) fa la parodia del sudamericano infido e approfittatore, Pilar Bardem nei panni di Chuchupe, la matrona di turno, è esilarante e il film scorre velocemente, fino all’epilogo drammatico, ma con più di un sorriso e una frecciatina finale.
Chiara Barbo, Vivilcinema n. 5, settembre-ottobre 2002 |
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Critica (2): | |
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Critica (3): | |
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Critica (4): | |
| J. Lombardi |
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