Vita straordinaria di David Copperfield (La) - Personal History of David Copperfield (The)
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Regia: | Iannucci Armando |
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Cast e credits: |
Soggetto: dal romanzo di Charles Dickens; sceneggiatura: Armando Iannucci, Simon Blackwell; fotografia: Zac Nicholson; musiche: Christopher Willis; montaggio: Mick Audsley, Peter Lambert; scenografia: Cristina Casali; costumi: Suzie Harman, Robert Worley; interpreti: Dev Patel (David Copperfield), Hugh Laurie (Mr. Dick), Tilda Swinton (Betsey Trotwood), Aneurin Barnard (Steerforth), Peter Capaldi (Mr. Micawber), Morfydd Clark (Clara Copperfield/Dora Spenlow), Daisy May Cooper (Peggotty), Ben Whishaw (Uriah Heep), Paul Whitehouse (Daniel Peggotty); produzione: Armando Iannucci, Kevin Loader; distribuzione: Lucky Red in associazione con 3 Marys Entertainment; origine: Gran Bretagna-Usa, 2019); durata: 116'. |
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Trama: | Rilettura inedita del celebre romanzo dickensiano ambientata nell'Inghilterra del XIX secolo, segue il destino a zig-zag del giovane David Copperfield, un ragazzo baciato inizialmente dalla sfortuna che si ritroverà alle prese con numerose (dis)avventure. In questa brulicante Inghilterra ottocentesca, presa dai fermenti della Rivoluzione Industriale e non priva di divisioni sociali, quella di Copperfield è una vicenda sul grande fiume della vita, che scorre impetuosa tra gli 'slums' londinesi e la campagna britannica. |
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Critica (1): | Con la direzione della fotografia di Zac Nicholson, le scenografie di Cristina Casali, i costumi di Suzie Harman e Robert Worley, e le musiche di Christopher Willis, La vita straordinaria di David Copperfield è stato così presentato da regista: "Da sempre sono un grande appassionato dei lavori dello scrittore Charles Dickens. Non molto tempo fa, ho riletto il suo David Copperfield e sono stato improvvisamente dalla voglia di trarne un film. In primo luogo, perché mi è sembrato più contemporaneo che mai. E in secondo luogo perché quasi tutti gli adattamenti cinematografici si sono concentrati solo sulla trama e sulla parte drammatica, accentuandone la serietà: credo che sia la cosa meno interessante al riguardo. Scritto in prima persona (e pieno di riferimenti autobiografici), il romanzo racconta la crescita del protagonista e presenta diversi momenti comici. Basti pensare alla prima volta in cui David si ubriaca o a quando si innamora di Dora. Volevo che anche a questi aspetti venisse data importanza e che tutto l'umorismo di Dickens venisse finalmente risaltato: a causa della lunghezza del romanzo, spesso si sono tagliate proprio le parti più divertenti".
"Dickens - ha continuato il regista - è uno degli scrittori più amati di tutti i tempi e parla spesso di argomenti che riguardano tutti noi. In David Copperfield tratta della necessità che ognuno di noi ha di scoprire chi è e diventare chi è destinato a essere. Ma parla anche dell'amore (corrisposto e non), della famiglia, della morte, del sesso e di tutte quelle cose vitali che ci rendono umani. Tocca dunque temi primordiali trattando di cosa significhi essere un uomo. La sfida più grande è stata quella di condensare il tutto, comprimendone la storia e preservandone lo spirito. Non dimentichiamo poi un altro aspetto del tutto storico: il romanzo è stato pubblicato a puntate nel 1849 prima di divenire un libro l'anno dopo. A causa della struttura episodica, alcuni personaggi secondari scompaiono per centinaia di pagine prima di ritornare in scena una seconda volta. per evitare ciò, mi sono concentrato su sei o sette personaggi che ho mantenuto presenti nelle due ore del film, concedendomi qualche libertà rispetto al materiale originale".
Filmtv.it |
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Critica (2): | |
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Critica (3): | |
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Critica (4): | |
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