Piazząti - Minąas Fitąas
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Regia: | Diritti Giorgio |
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Cast e credits: |
Sceneggiatura: Simone Bachini, Giorgio Diritti, Grazia Monge; operatore: Roberto Mezzabotta; montaggio: Luca Zanoli; musica: Marco Biscarini e Daniele Furlati; produzione e distribuzione: Aranciafilm; origine: Italia, 2009; durata: 53’. |
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Trama: | "Affittare" i propri bambini era prima di tutto una questione di sopravvivenza, una sofferta decisione, peraltro molto diffusa in tutto l'arco alpino. Il documentario raccoglie le testimonianze di alcune persone delle valli occitane della provincia di Cuneo che da bambini hanno lavorato presso famiglie come pastori o domestiche. Le loro parole ci aprono una porta sulla loro infanzia: la malinconia della lontananza dai genitori vissuta da alcuni si contrappone alla forza e sicurezza di sé che quella esperienza ha dato ad altri... |
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Critica (1): | Nell'intervallo intercorso tra il successo de II vento fa il suo giro e le riprese del film (…) L'uomo che verrą, incentrato sull'eccidio di Monte Sole, Diritti ha realizzato un'opera di 53 minuti, Piazzati, (…) Nel documentario, girato tra le valli occitane della provincia di Cuneo, come gią il suo film precedente, sono state raccolte le testimonianze e le storie dei minąas fitąas, i cosiddetti bambini in affitto che venivano lasciati dai genitori, che non potevano sostentarli, presso altre famiglie di contadini francesi per lavorare come pastori o nelle fattorie. I ricordi di quei bimbi oggi anziani, poggiando anche su filmati d'epoca, restituiscono il peso di quei lontani anni Trenta, quando bisognava cercare di uscire in tutti i modi dalla miseria, anche se quello che si otteneva in cambio di un durissimo lavoro era solo da mangiare, magari con l'aggiunta di qualche spicciolo per la propria numerosa famiglia d'origine. Le valli francesi come la Vallee de l'Ubaye, pił prospere di quelle italiane, avevano bisogno di pastorelli e di piccoli mulattieri per gli animali da soma. Per questo motivo, almeno sino alla Seconda Guerra mondiale, in alcuni paesi d'oltralpe come Barcelonette, si teneva un vero e proprio mercato di bambini, che arrivavano dalle valli piemontesi e venivano allineati infondo alla piazza del paese, in attesa di venire scelti durante la fiera che si teneva nei quattro sabati del mese di maggio.
Corriere di Bologna, 28/7/2009 |
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Critica (2): | L'affitto dei bambini era il contratto stipulato fra la famiglia d'origine e la famiglia ospitante, in occasione delle innumerevoli fiere che si svolgevano sull'arco alpino. Monsieur Fribourg, storico di Barcelonette, il centro pił importante della Valleč de l'Ubaye, ci conduce attraverso il paese, indicando la piazza dove fino alla seconda guerra mondiale si teneva il mercato dei bambini che arrivavano dalle valli Stura e Maira in Piemonte. L'Ubaye, pił prospero delle confinanti valli italiane, aveva bisogno di mano d'opera, soprattutto di pastorelli per la custodia estiva delle greggi e di piccoli mulattieri per gli animali da soma. La fiera si teneva per quattro sabati nel mese di maggio. Bambini e bambine stavano allineati al fondo della piazza, in attesa dell'indice sulla testa del nuovo padrone… “Affittare” i propri bambini era prima di tutto una questione di sopravvivenza, una sofferta decisione, peraltro molto diffusa in tutto l'arco alpino... (continua). Spesso i Piazząti passavano un'infanzia non semplice, i maschi tra monti e pecore, le femmine come servette in case di benestanti; tutti ricompensati perņ da un pasto caldo al giorno che a casa propria non poteva essere sempre assicurato. Il documentario raccoglie le testimonianze di alcune persone delle valli occitane della provincia di Cuneo che da bambini hanno lavorato, piazząti presso famiglie che li incaricavano di svariati lavori e li caricavano di responsabilitą. I loro volti segnati dall'etą e dalla fatica e le loro parole ci aprono una porta sulla loro infanzia. La malinconia della lontananza dai genitori vissuta da alcuni si contrappone alla forza e sicurezza di sé che quell'esperienza ha dato ad altri, in un film dove pił che cercare risposte si pongono interrogativi; sul senso dell'infanzia, della famiglia, del gioco e delle difficoltą, oggi come ieri.
Cinemaitaliano.info |
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Critica (3): | |
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Critica (4): | |
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