Uncle Tom’s Cabana - Uncle Tom’s Bungalow
| | | | | | |
Regia: | Avery Tex |
|
Cast e credits: |
Origine: Usa, 1947; durata: 8’. |
|
Trama: | Un’enorme panzana raccontata dalla voce di Zio Tom e tutta giocata sulla grande tradizione orale afroamericana. Le immagini si adeguano al tenore di incredibilità della storia e ne nasce uno dei maggiori capolavori di Tex Avery. |
|
Critica (1): | Chi è Tex Avery? Tex Avery è forse il più grande creatore di cartoni animati di tutti i tempi. Innovatore come nessun altro, Avery ha dato alla luce alcuni dei personaggi più amati da bambini e adulti di tutto il mondo. In un mondo in cui di rado il nome del creatore viene ricordato dai fan a fianco di quello delle sue creature (con le eccezioni di Walt Disney e Hanna & Barbera), Tex Avery è forse l'unico cartoonist che ha una fama propria, distinta da quella dei suoi personaggi: quando pensiamo a Tex Avery non ci vengono in mente i suoi personaggi, ci viene in mente un modo di fare cartoni animati. D'altronde, con antenati come Daniel Boone - uno degli eroi massacrati a Fort Alamo - e il giudice Roy Bean - che, come ci ha mostrato John Huston ne "L'uomo dei 7 capestri", applicava la legge in maniera più drastica di Judge Dredd - non si può certo vivere una vita all'insegna della normalità. Frederick Bean Avery ci ha fatto capire che nei cartoon tutto può succedere. [...]
Nell'eccentricità, e nell'efficacia, della produzione del regista texano, certo ha molta importanza la libertà creativa concessagli da Schlesinger (Leon Schlesinger direttore del settore animazione della Warner Bros., ndr), che non voleva vedere il film prima che fosse pronto il montaggio definitivo. Potendo dare libero sfogo alla sua fantasia, Avery crea piccoli capolavori come Uncle Tom's Bungalow (5 Giugno 1937, sua personalissima versione della capanna dello zio Tom), Screwball Football (16 Dicembre 1939, nel quale un neonato fredda con un colpo di pistola il vicino che voleva rubargli il gelato!) e il grandissimo Hollywood Steps Out (24 Maggio 1941), in cui le caricature dei divi di Hollywood più famosi dell'epoca si ritrovano ad una festa e ce ne fanno vedere delle belle. Con Little Red Walking Hood (6 Novembre 1937, dove Cappuccetto Rosso e il Lupo Cattivo cominciano ad inseguirsi solo dopo che tutti gli spettatori sono comodamente seduti), Avery inizia la lunga serie di personali parodie delle fiabe che hanno allietato le serate di milioni di bimbi. Queste sue versioni non hanno nulla a che vedere con quelle realizzate dagli studi Disney: conservano sì l'elemento di massimo interesse per il bambino - quello fantastico - aggiungendoci il ripetuto abbattimento delle leggi della fisica da parte dei personaggi, ma sono ambientati in scenari realistici, spesso cittadini; girano attorno ad argomenti di interesse più adulto - come il senso della moralità e l'attrazione sessuale - e presentano personaggi multidimensionali, dotati di uno spirito maligno che non si ritrova certo nei protagonisti delle fiabe. [...]
Alberto Cassani, www.cinefile.biz |
|
Critica (2): | |
|
Critica (3): | |
|
Critica (4): | |
| Tex Avery |
| |
|