Mille bolle blu - Mille bolle blu
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Regia: | Pompucci Leone |
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Cast e credits: |
Sceneggiatura: Filippo Pichi, Leone Pompucci, Paolo Rossi; fotografa: Massimino Pau; montaggio: Mauro Bonanni; musica: Franco Piersanti; scenografia: Maurizio Marchitelli; costumi: Catia Dottori; interpreti: Stefano Dionisi, Stefania Montorsi, Paolo Bonacelli, Matteo Fadda, Stefano Masciarelli, Carla Benedetti, Claudio Bigagli; produzione: Sorpasso Film; distribuzione: Penta; origine: Italia, 1993; durata: 84'. |
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Trama: | Ambientato a Roma durante l'estate del 1961, descrive frammentato in episodi, le storie e accadimenti importanti e vitali, che hanno per protagonisti i componenti delle varie famiglie all'interno di un grande condominio nel centro della città, nel quartiere Prati, presso Piazza Mazzini. |
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Critica (1): | Il blu è il colore che ha meglio caratterizzato la 50ma edizione della Mostra del Cinema di Venezia; infatti insieme al film vincitore del Leone d'oro di Kieslowski, Mille bolle blu, opera prima di Leone Pompucci, si è aggiudicato il Ciak d'oro attribuito al miglior film della sezione Panorama Italiano, secondo il giudizio espresso dal pubblico tramite apposite schede. Ed infatti il film, tratto da una sceneggiatura scritta insieme con il regista Filippo Pichi e Paolo Rossi, menzione speciale al Premio Solinas del '92, riesce ad affascinare lo spettatore inserendolo totalmente nell'atmosfera dei primi anni Sessanta ricreata nelle immagini. "La scelta del periodo – sostiene Pompucci - non è casuale ma un momento abbastanza tranquillo per la vita del nostro paese che si situa proprio agli albori del consumismo". Il film non ha una vera e propria trama; tratta invece di tante piccole storie che si incrociano e si sovrappongono su un palcoscenico rappresentato da un grande condominio romano in cui confluisce una serie eteregonea di personaggi che contribuiscono, ognuno nel proprio piccolo, a ricreare un affresco collettivo del periodo. Il tutto inserito in un'atmosfera di attesa per l'eclissi totale di sole, vero e proprio filo conduttore del film, che sembra dover scandire gli avvenimenti dei personaggi e cambiare il loro destino. Elementi di vivacità del condominio sono, ovviamente, i bambini che giocano nella grande terrazza, spiando attraverso le finestre o cercando di introdursi negli appartamenti dei condomini. Sono loro i tramiti tra le varie vicende: da quella di Elvira (Stefania Montorsi) che, rimpiangendo una vecchia storia, sta per andare in sposa al figlio di un borioso costruttore rampante, riverito da tutti come sorta di precursore dell'Italia del boom, a quella della famiglia in cui le discussioni tra i coniugi-Stefano Masciarelli e Carla Benedetti - sono all'ordine del giorno. In un altro appartamento intanto tre fratelli litigano per l'eredità del padre appena morto e così facendo mettono a nudo le loro peculiarità e le loro debolezze, mentre l'evaso Caligiuri - interpretato molto bene da Antonio Catania - torna a casa per il suo giradischi e per la sua donna con la quale si abbandona ad esilaranti evoluzioni amorose, sempre sulle note della canzone di Mina che dà il titolo al film. Nel contorno c'è un altro personaggio, Guido, interpretato da Claudio Bigagli, anche lui in attesa, non certo dell'eclissi, quanto del risultato dell'operazione che potrebbe fargli riacquistare la vista; nel frattempo cerca di distrarsi con la compagnia dei ragazzi, suonando la tromba sulla terrazza o provando con loro il lancio di un nuovo aeroplanino di cartone. Con la luce innaturale dell'eclissi le storie giungono al termine in modo più o meno felice; superato questo momento tutto all'interno del caseggiato torna alla normalità. Resta la compiacenza di una certa stoffa raramente intravista negli altri film del panorama Italiano che si esplica in una regia brillante ed in un montaggio molto attento al sovrapporsi delle vicende.
Viviana Del Bianco, Rivista del cinematografo, novembre 1993 |
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Critica (2): | |
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Critica (3): | |
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Critica (4): | |
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