Essere Riccardo… e gli altri
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Regia: | Scarchilli Giancarlo |
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Cast e credits: |
Soggetto e sceneggiatura: Giancarlo Scarchilli; musiche: Pivio, Aldo De Scalzi; montaggio: Brunella Perrotta; fotografia: Francesco Pennica; suono: Gianluca Scarlata; interpreti: Alessandro Gassmann, Manrico Gammarota, Paila Pavese, Mauro Marino, Sabrina Knaflitz, Sergio Meogrossi, Marco Cavicchioli, Giacomo Rosselli, Marta Richeldi, Emanuele Basso; produzione: Michelangelo Film; distributore: Cinecittà Luce; origine: Italia, 2013; durata: 61’. |
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Trama: | Looking for Richard in compagnia di Alessandro Gasmann, che rivisita in chiave burtoniana la celebre tragedia di Shakespeare. Dalla "Genesi dello spettacolo" alla "Sera della prima", passando per le "Prove", "La messa in scena", "L'attesa per il debutto", entriamo nel cuore pulsante di Riccardo III, di cui Gasmann è regista e protagonista. Un documentario propedeutico allo spettacolo, da recuperare a teatro. |
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Critica (1): | "Essere Riccardo... e gli altri" racconta di un regista-attore (Alessandro Gassmann) che mentre si trucca allo specchio nel suo camerino, rivede tutto quello che lo ha ispirato e condotto a quella sera molto speciale per lui; che si scoprirà essere la sera della Prima dello spettacolo teatrale "R III – Riccardo Terzo" di Shakespeare.
Un regista-attore attraversa il centro storico di una città (Padova) ed entra in un edificio che si scoprirà essere il Teatro Verdi.
Appena arriva nel suo camerino, viene 'assalito' dai fantasmi dei personaggi che Riccardo Terzo (lui) ha fatto eliminare per la sua sete di potere.
Una volta 'allontanati' gli angosciosi fantasmi, il regista-attore si siede davanti allo specchio. Mentre si trucca, ripassa la memoria di uno dei monologhi più significativi di Riccardo Terzo.
Nei camerini accanto anche gli altri attori si preparano, ripetendo alcuni brani dello spettacolo.
Terminata la memoria di un altro monologo, il regista-attore si riguarda allo specchio.
In flash-back torna al primo giorno di prove, quando spiega alla compagnia riunita il perché del suo Riccardo Terzo e quello che vorrebbe comunicasse il loro spettacolo al pubblico... poi ripensa alla prima lettura del testo teatrale a tavolino con gli altri attori... alla costruzione delle scene più significative... al primo giorno che hanno provato con i costumi e la scenografia montata, a due settimane dal debutto in teatro. Tutto ritorna nella mente del regista-attore mentre si trucca allo specchio, sino ad arrivare alla sera precedente: quella della prova generale dello spettacolo.
Il regista-attore ha finito di truccarsi e di vestirsi. Di colpo, una voce lo riporta al presente... "Chi è di scena?". I suoi ricordi cessano. È il momento di entrare in scena; di presentarsi al pubblico. Anche gli altri attori sono pronti. Il sipario si apre. BUIO.
Accompagnato dalla voce e della chitarra di Mark Knopfler, sulle note di "Brothers in arms", Alessandro Gasmann si incammina verso il Teatro Verdi di Padova. A breve ci sarà il debutto del suo "Riccardo III", e nell'attesa la tensione sale...
Il percorso che ha portato Gasmann e la sua compagnia a mettere in scena l'opera con il protagonista più perfido che William Shakespeare abbia mai scritto, è ben raccontato da Giancarlo Scarchilli in Essere Riccardo…e gli altri.
All'interno dei quattro capitoli, "Genesi dello spettacolo", "Lo spettacolo prende forma", "La messa in scena" e "L'attesa per il debutto", l'autore mette insieme immagini provenienti dalle prove sulla scena, le lunghe riunioni con il cast, la scelta dei costumi e degli effetti speciali.
Più che un backstage sullo spettacolo o un documentario sul teatro, quello di Scarchilli si presenta come una sorta di biopic sul Gasmann-regista, un lavoro che rende merito alle qualità di "direzione della scena" del noto attore romano.
Un autore capace di lavorare tra cinema e teatro, non separando le due forme d'arte, ma permettendo loro di interagire alla perfezione. Trucchi alla Tim Burton, immagini 3D, montaggio serrato delle scene dei vari atti, rendono il suo "Riccardo III" qualcosa di innovativo e coinvolgente, che riesce ad essere moderno e popolare al tempo stesso.
cinemaitaliano.it |
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Critica (2): | |
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