Animals In Love - Animaux amoureux (Les)
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Regia: | Charbonnier Laurent |
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Cast e credits: |
Soggetto: Laurent Charbonnier; sceneggiatura: Yves Paccalet (testi); fotografia: Laurent Charbonnier, Jean-Philippe Macchioni, Guy Savage, Thierry Thomas, Christian Pétron (riprese sottomarine), Yves Lefevre (riprese sottomarine), Richard Fitzpatrick (riprese sottomarine); musiche: Philip Glass; montaggio: Jacqueline Lecompte, Axelle Malavieille; produzione: Jean-Pierre Bailly per Mc 4-France 3 Cinéma-Tfi International-Jmh; distribuzione: Mikado; origine: Francia, 2007; durata: 85’. |
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Trama: | Ad ogni primavera la terra è attraversata dai canti, dalle grida, dai cinquettii degli animali in amore. Delfini, leoni, pesci pagliaccio, uccelli di ogni sorta, giraffe, canguri, scimmie, e insetti. Tutti gli animali iniziano il loro gioco di seduzione per accoppiarsi e dar origine a nuova vita. |
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Critica (1): | L'osservazione degli animali in amore è sorprendente: il comportamento che maschi e femmine assumono per riprodursi è simile al gioco di seduzione tra uomini e donne. Il documentario di Laurent Charbonnier - al suo esordio in lungo dopo una serie di progetti per la televisione e dopo aver prestato servizio come direttore della fotografia nel celebre Il popolo migratore - segue passo dopo passo il rituale dell'accoppiamento che vede i maschi corteggiare la femmina, chi sfoggiando piumaggi dai colori maestosi, chi intonando veri e propri canti d'amore, chi improvvisando una danza iniziatica. L'attesa è talvolta segnata da combattimenti volti a sconfiggere eventuali rivali, o da quello che appare come l'allestimento del giaciglio d'amore.
Per realizzare Animals in Love il regista francese e il suo staff hanno seguito centosettanta specie animali nel rituale dell'accoppiamento in sedici diverse nazioni, per un totale di cinquecento giorni di riprese e ottanta ore di materiale girato. Il risultato è un film "strumentale" dove la voce off è utilizzata ai margini - a differenza de La marcia dei pinguini in cui il commento fuori campo accompagna lo spettatore lungo tutto il viaggio dei pennuti imperatori - lasciando che siano i canti e i rumori riprodotti dagli animali e dalla natura a emergere.
Le musiche di Philip Glass sottolineano le varie fasi della selezione sessuale, si intrecciano ai suoni emessi dai protagonisti, offrono toni romantici al gioco di seduzione e mettono in evidenza i momenti più comici. (...)
Tirza Bonifazi Tognazzi, mymovies 2008 |
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Critica (2): | |
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Critica (3): | |
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Critica (4): | |
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