Irishman (The)
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Regia: | Scorsese Martin |
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Cast e credits: |
Soggetto: dal libro "L'irlandese. Ho ucciso Jimmy Hoffa" di Charles Brandt; sceneggiatura: Steven Zaillian; fotografia: Rodrigo Prieto; musiche: Seann Sara Sella; montaggio: Thelma Schoonmaker; scenografia: Bob Shaw; arredamento: Francesca Lo Schiavo; costumi: Christopher Peterson, Sandy Powell; interpreti: Robert De Niro (Frank Sheeran 'L'irlandese'), Al Pacino (Jimmy Hoffa), Joe Pesci (Russell Bufalino), Harvey Keitel (Angelo Bruno), Bobby Cannavale (Joe Gallo), Anna Paquin, Ray Romano, Stephen Graham, Stephanie Kurtzuba, Jack Huston, Kathrine Narducci, Jesse Plemons, Domenick Lombardozzi, Paul Herman, Gary Basaraba, Marin Ireland; produzione: Martin Scorsese, Robert De Niro, Jane Rosenthal, Emma Tillinger Koskoff, Irwin Winkler, Gerald Chamales, Gaston Pavlovich, Randall Emmett per Tribeca Productions, Stx Entertainment, Sikelia Productions; distribuzione: Netflix; origine: Usa, 2018; durata: 210’. |
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Trama: | Le memorie di Frank Sheeran, detto "l'Irlandese" e coinvolto nell'uccisione di Jimmy Hoffa, protagonista del sindacalismo americano tra gli anni Cinquanta e Settanta. |
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Critica (1): | Diretto da Martin Scorsese e sceneggiato da Steve Zaillian, L'irlandese è un'epica saga sul crimine organizzato nell'America del dopoguerra e sposa il punto di vista di Frank Sheeran, veterano della Seconda guerra mondiale, imbroglione e sicario che lavorò al fianco di alcune delle figure più famigerate del XX secolo. Attraversando diversi decenni, L’irlandese racconta uno dei più grandi misteri irrisolti della storia americana, la scomparsa del leggendario sindacalista Jimmy Hoffa, e offre una monumentale passeggiata tra i corridoi nascosti del crimine organizzato, mostrandone meccanismi interni, rivalità e connessioni con la politica.
Con la direzione della fotografia di Rodrigo Prieto, le scenografie di Bob Shaw, i costumi di Christopher Peterson e Sandy Powell, e le musiche di Robbie Robertson, L'irlandese si basa sul romanzo L'irlandese. Ho ucciso Jimmy Hoffa di Charles Brandt e viene così raccontato dal regista: "L'irlandese parla di lealtà, amore, fiducia e infine tradimento. L'ho immaginato come un film riflessivo, fatto di persone anziane che rivedono le loro esistenze. Per certi versi, è come se fosse un film da camera. Certo, la storia ha azione, eccitazione, divertimento e quant'altro. Ha una struttura ampia ed è come una grande tela. Ma ha anche il ritmo di come pensiamo quando riguardiamo indietro nel tempo, agli anni andati".
"Frank Sheeran è un uomo uscito dalla Seconda guerra Mondiale, dove ha vissuto sulla sua pelle qualcosa come 411 giorni consecutivi di combattimenti", ha continuato Scorsese. "Una volta a casa, deve riabituarsi dopo essere quasi morto al mondo che lo circonda, dove non sa per cosa è rimasto in vita. Sebbene abbia una famiglia per cui fare del suo meglio e lavori sodo, sa che non andrà mai da nessuna parte senza istruzione o fortuna. È allora che si imbatte inaspettatamente in persone che lo apprezzano. Dopo l'incontro fortuito con il boss Russell Bufalino, il "disaffettivo" Frank viene preso sotto la sua ala protettiva e introdotto nel suo sindacato, che fa parte del crimine organizzato dell’America del nord est, di città come Philadelphia, Pittsburgh e Detroit. Ed è così che Frank trova la sua nuova famiglia. La storia che segue si svolge dal 1949 al 2000 e va continuamente avanti e indietro nel tempo. L'irlandese si apre con un uomo di 82 anni che racconta il viaggio della sua vita partendo da un matrimonio nel 1975 per poi precipitarsi agli anni Cinquanta, ai Sessanta e ai Settanta, tornando continuamente al presente. Nonostante l'ampio respiro del racconto, il tema centrale è dato dalla relazione tra i tre protagonisti - Sheeran, Bufalino e Hoffa – e l'ambiente in cui si muovono. La cosa bella della storia è il triangolo che formano e come grazie a loro si dipanino temi come lealtà, fratellanza e tradimento".
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Critica (2): | |
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Critica (3): | |
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