Comunisti
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Regia: | Ferrario Davide, Vicari Daniele |
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Cast e credits: |
Soggetto: Davide Ferrario; fotografia: Andrea Pierpaoli; suono: Gianluca Costamagna; musica: Officine Schwartz, CSI, Modena City Ramblers; montaggio: Ilaria Fraioli; produzione: Franca Bertagnolli, Davide Ferrario - Dinosaura; origine: Italia, 1998; durata: 58'. |
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Trama: | Il 18 giugno 1946 viene assassinato don Umberto Pessina, parroco di San Martino di Correggio. È il più famoso dei delitti del cosiddetto "triangolo della morte". Per l'omicidio vengono condannati due ex-partigiani e, come mandante, il giovane sindaco comunista di Correggio, Germano Nicolini. È il frutto di una montatura operata da carabinieri, magistratura e curia locale, come dimostrerà la definitiva sentenza assolutoria emessa dalla corte di Perugia quasi cinquant'anni più tardi, nel 1993, dopo che Nicolini, innocente, ha passato più di dieci anni in carcere. Ma anche il Partito Comunista ha i suoi "scheletri nell'armadio". Nonostante i dirigenti conoscessero da sempre i nomi dei colpevoli, preferirono usare l'odissea personale di Nicolini come arma propagandistica. Alla sua uscita dal carcere alla fine degli anni '50, sarà proprio il PCI a porre i maggiori ostacoli alla riapertura del processo per non rivangare un passato imbarazzante fatto anche di "schegge impazzite". |
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Critica (1): | Comunisti si pone come obiettivo principale quello di descrivere una generazione di militanti, da Nicolini ai colpevoli del delitto ai dirigenti del PCI ancora vivi. Portati dalla lotta partigiana a considerare le vicende individuali spesso solo come marginali ai grandi movimenti della Storia, questi uomini si trovarono invischiati in un groviglio di contraddizioni in cui, come recita il titolo del memoriale di Nicolini, "Nessuno voleva la verità". Comunisti è un progetto nato durante le riprese di Materiale resistente e sviluppatosi nell'arco di tre anni; prima per conto mio, poi con la collaborazione insostituibile di Daniele Vicari, che avevo conosciuto durante la lavorazione di Partigiani, senza cui il film non sarebbe quello che è. È evidente che questo terzo documentario girato a Correggio è stato reso possibile proprio dai due precedenti e dal rapporto che si è creato con i partigiani correggesi che, in questo caso, sono stati disponibili a raccontare storie e fatti che in altre occasioni si erano ben guardati dal dare in pasto al sensazionalismo. Fuori da ogni tentazione revisionistica, un film sugli uomini e sui loro ideali. (Davide Ferrario). |
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Critica (2): | |
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Critica (3): | |
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Critica (4): | |
| David Ferrario Daniele Vicari |
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