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Fiore delle Mille e Una Notte (Il)


Regia:Pasolini Pier Paolo

Cast e credits:
Soggetto: liberamente ispirato a Le mille e una notte; sceneggiatura: Pier Paolo Pasolini, con la collaborazione di Dacia Maraini; fotografia: Giuseppe Ruzzolini.; montaggio: Nino Baragli, Tatiana Casini Morigi; scenografia: Dante Ferretti; musica: Ennio Morricone; interpreti: Franco Merli (Nur ed Din), Ines Pellegrini (Zumurrud), Ninetto Davoli (Aziz), Tessa Bouché (Aziza), Franco Citti (il Genio), Abadit Ghidei (Principessa Dunja); produzione: PEA / Les Productions Artistes Associés; distribuzione: Cineteca di Bologna; origine: Italia-Francia,1974); durata: 129’.

Trama:L'ultimo film della Trilogia della vita è anche quello dove forse si esprime più poeticamente il senso dell'utopia pasoliniana, evocando una dimensione popolare e fantastica dove il sesso è vissuto con libera spregiudicatezza in un passato magico, violento e intatto. Le scenografie di Dante Ferretti, i costumi di Danilo Donati, la fotografia di Giuseppe Ruzzolini, contribuiscono allo splendore figurativo di un film ispirato alle fiabe arabe e girato in Etiopia, Yemen, Iran e Nepal. (…)
(Roberto Chiesi, cinetecadibologna.it)

Critica (1):Che Le mille e una notte siano opera esotica e fiabesca è un luogo comune che io contesto. C’è del magico, è vero, ma non è quello che conta. Conta invece, soprattutto, il realismo. Sotto la crosta stereotipa, sotto la finta mancanza di interesse psicologico vive sempre, in quasi tutti i racconti, la realtà storica precisa, interamente connotata. Basta ricordare, per esempio, gli elenchi delle vivande di ogni pasto descritto. Menù ricostruiti fino alla pignoleria, elencazioni di oggetti e di ambienti nei minimi dettagli, capaci di restituire intero il senso esistenziale della vita quotidiana. E ancora, i fatti sociali: una vita di relazione con regole raffinate e complicatissime: ogni atto è documentato, si dà conto fin dei gesti dei personaggi, delle frasi rituali di saluto e commiato. Insomma, anche se il testo non enuncia esplicitamente problemi sociali, protagonista resta comunque la società osservata con un rigore quasi etnologico.
(Pier Paolo Pasolini, 1974 – ilcinemaritrovato.it)

Critica (2):

Critica (3):

Critica (4):
(Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di) Redazione Internet; Redazione Internet (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di) Ufficio Cinema; Ufficio Cinema
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