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Amityville horror - Amityville horror (The)


Regia:Rosenberg Stuart

Cast e credits:
Soggetto: Jay Anson; sceneggiatura: Sandor Stern; fotografia: Fred J. Koenekamp; musiche: Lalo Schifrin; montaggio: Robert Brown Jr; interpreti: James Brolin (George Lutz), Margot Kidder (Kathy Lutz), Rod Steiger (Padre Delaney), Don Stroud (Padre Bolen), Murray Hamilton (Padre Ryan), John Larch (Padre Nuncio), Natasha Ryan (Amy), Val Avery (Sergente Gionfriddo), Michael Sacks (Jeff), Elsa Raven (Sig.ra Townsend); origine: Usa, 1979; distribuzione: Cineteca di Bologna; durata: 117'.
Vietato ai minori 14 anni

Trama:Nel 1974, in una casa in riva a un fiume, in una piccola città americana, un giovane, che si giustificherà in tribunale affermando d'essere stato spinto a uccidere da voci misteriose, ammazza a fucilate i genitori e gli altri loro quattro figli. Un anno dopo, convinti del prezzo eccezionalmente favorevole, i coniugi George e Kathy Lutz acquistano la casa e ci vanno ad abitare con i tre figli di primo letto della donna. Un sacerdote amico di Kathy, padre Delaney, insegnante di psicoterapia, è certo che la casa, costruita nello stesso posto in cui secoli prima si svolgevano riti satanici, è sotto l'influsso del Maligno e che George e la sua famiglia sono perciò in grave pericolo di vita. Dopo avere cercato inutilmente di avvertirli, padre Delaney viene colto da una misteriosa malattia, mentre spaventosi fenomeni cominciano a turbare la vita dei Lutz, fenomeni dai quali sembra non soffrire soltanto la piccola Missy, che dice di conversare con una invisibile amica...

Critica (1):The Amityville Horror (Amityville Horror, 1979, di Stuart Rosenberg), tratto da un romanzo di Jay Anson, (...) narra la storia della giovane Kathy che si trasferisce coi tre figli e il nuovo marito George in una casa di Long Island dove un anno prima un ragazzo ha sterminato tutta la propria famiglia convinto che voci misteriose glielo ordinassero. "- Le case non hanno memoria -" assicura George, ma strani fatti presto lo smentiranno. Da una finestra che si chiude di colpo sulle mani di uno dei bambini senza più volersi riaprire, alla baby-sitter che resta imprigionata in uno sgabuzzino, dal W.C. che vomita un liquido nero nauseante, alle pareti che trasudano prima una strana sostanza scura poi addirittura sangue, è presto chiaro che un'entità ostile infesta l'abitazione. Mentre la piccola Amy trova un'amica invisibile più reale del dovuto, sembra che George, il cui viso è inquietantemente simile a quello del ragazzo omicida, si lasci possedere dai fantasmi del passato, in un processo di abbrutimento che lo porta a diventare violento con la propria famiglia e ad aggirarsi in giardino armato di un'ascia (evidentemente l'arma preferita dai padri-posseduti del grande schermo). Come spesso accade la chiave del mistero è nello scantinato: essendo appartenuta a uno stregone che l' ha consacrata a Satana, la casa nasconde nelle sue fondamenta un passaggio diretto per l'inferno che esercita il suo malefico influsso su chiunque abiti l'edificio. Su un terreno altrimenti pericoloso sorge invece la villetta infestata di Poltergeist (id., 1982, di Tobe Hooper). Prototipo di un progetto edilizio che, in un parossismo della mania omologante della società moderna, prevede centinaia di abitazioni costruite in serie e tutte uguali, la casa dove Diane e Steven vivono con i tre figli diviene improvvisamente teatro di strani fenomeni per cui gli oggetti cominciano a muoversi da soli. (...) Una parziale spiegazione per i fenomeni c'è: nella casa esiste un passaggio per una dimensione ultraterrena dalla quale i fantasmi penetrano nel nostro mondo. La speculazione edilizia ha fatto sì che il nuovo complesso di villette sorgesse, proprio come l'Overlook Hotel di The Shining, su un vecchio cimitero, provocando la ribellione di tanti spiriti. Sia Poltergeist che The Amityville Horror hanno dato vita a diversi sequel, ma gli esempi di pellicole che trattano di case infestate e di entità che finiscono per possedere la mente di chi le abita sono numerosissimi. Fra le più interessanti troviamo The Innocents (Suspense, 1961, di Jack Clayton), basato sul racconto "Giro di vite" di Henry James (1898). Si ispira invece a The Haunting of Hill House di Shirley Jackson (La casa degli invasati, 1989, Mondatori, Milano) The Haunting (Gli invasati, 1963, di Robert Wise), in cui un gruppo di persone si trasferisce in una casa che ha fama di essere abitata da strane presenze per condurre esperimenti sul paranormale, con conseguenze drammatiche. Un remake di questo film è uscito recentemente: Haunting (1999, di Jan De Bont).
Elisa Tisselli, Fantasmi & C. : le case infestate

Critica (2):

Critica (3):

Critica (4):
Stuart Rosenberg
(Progetto editoriale a cura di); (Progetto editoriale a cura di) Redazione Internet; Redazione Internet (Contenuti a cura di); (Contenuti a cura di) Ufficio Cinema; Ufficio Cinema
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