Adventures of Billy (The) - Adventures of Billy (The)

Regia:	Griffith David W.
Cast e credits:	Soggetto: James Carroll; fotografia: Billy Bitzer; interpreti: Edna Foster ( Billy]), Donald Crisp (primo vagabondo), Joseph Graybill (secondo vagabondo), Dell Henderson (l'uomo ricco), Claire McDowell (la donna ricca), Kate Bruce (la cameriera), Frank Evans (il contadino), W. Chrystie Miller(la vittima della rapina), D.W. Griffith, Grace Henderson, Harry Hyde, Charles Hill Mailes, Alfred Paget; riprese: 23-24 agosto, 2-3 settembre in esterni a Fort Lee, N. J. interni studio Biograph; prima proiezione pubblica: 19 ottobre 1911; origine: USA 1911; durata: 18'.
Trama:	Billy è un orfanello senza casa che, scoraggiato dalla spietatezza della gente di città, si reca in campagna. Qui riceve l'aiuto di un paio di vagabondi, i quali però rivelano ben presto la loro natura. I due malviventi uccidono accidentalmente una delle vittime delle loro ruberie e rinchiudono in una baracca Billy, che ne è stato testimone, intenzionati a ucciderlo. Mentre i due litigano su chi deve farlo fuori, Billy riesce a mettere un biglietto nella bocca di un cane, che lo porta al suo padrone. I soccorsi giungeranno giusto in tempo per salvare Billy da morte sicura.
Critica (1):	Il film racconta di una specie di "sciuscià" americano che viene strumentalizzato da due malviventi, i quali, col progredire del racconto, assumono sempre di più le caratteristiche di autentici delinquenti da neutralizzare. Quando scatta il braccio della legge, lo spettatore non ha più alcun dubbio sulle giuste ragioni dell'arresto, compiuto non ad opera di poliziotti, ma da un comune cittadino informato da un cane-,postino. L'imprevisto griffithiano interviene in maniera risolutoria al momento in cui la tecnica del montaggio ha fatto maturare una situazione narrativamente "senza vie d'uscita". Il bene trionfa per puro caso; vale a dire che non è certo il "sistema"a garantire la tutela e a prevenire il verificarsi di certi fatti. Anzi la loro semplice illustrazione è già una condanna di una società e quindi una presa di posizione in qualche modo "politica" e di segno negativo. (A. Cozzani
Critica (2):
Critica (3):
Critica (4):