Andy Warhol’s Frankenstein - Il mostro è in tavola... Barone Frankenstein - Flesh For Frankenstein
Regia: | Paul Morrissey; Antonio Margheriti |
Vietato: | 14 |
Video: | Biblioteca Rosta Nuova, visionabile solo in sede - Azzurra Home Video |
DVD: | |
Genere: | Commedia - Horror |
Tipologia: | Storia del cinema |
Eta' consigliata: | Scuole medie superiori |
Soggetto: | Paul Morrissey, basato sul testo di Mary Shelley |
Sceneggiatura: | Tonino Guerra |
Fotografia: | Luigi Kuveiller |
Musiche: | Claudio Gizzi |
Montaggio: | Franca Silvi |
Scenografia: | |
Costumi: | |
Effetti: | |
Interpreti: | Joe Dallesandro, Dalila Di Lazzaro, Nicoletta Elmii, Arno Jverging, Udo Kier, Aleksic Miomir, Monique Van Vooren |
Produzione: | Champion International Recording Studio |
Distribuzione: | Cineteca Griffith |
Origine: | Italia |
Anno: | 1974 |
Durata:
| 90’
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Trama:
| Cacciato "disonoris causa" dall'Università di Tibinga per avere esaltate le tesi sanguinarie del prof. Adolf Hitler, il barone Frankenstein vive in un castello, insieme alla moglie Caterina e ai fìglioletti Sistole e Diastola. Assistito dall'aiutante Otto, il barone ha creato una donna con membra racimolate da diverse vittime; ed ora sta per completare un uomo che, accoppiandosi con l'altra mostruosa creatura, dovrebbe dare origine ad una razza ideale. Tuttavia, per un equivoco, anziché impadronirsi del donnaiolo giardiniere Nicolas, Otto e il barone decapitano un giovanotto dalle aspirazioni monacali. Operato felicemente il trapiantato, il gigantesco uomo non si accoppia ma provoca una strage a catena nella quale tutti scompaiono eccettuati i due fanciulli e Nicolas. Comunque, degni di tanto padre, Sistole e Diastola si dirigono verso il servo con il bisturi in mano.
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Critica 1: | Oltre a una moglie imbecille e lussuriosa che lo cornifica a carte scoperte e a due bimbetti guardoni e sadici, il barone Frankenstein ha il progetto di fabbricare chirurgicamente una coppia di Adamo ed Eva che dovrebbero essere i capostipiti di una nuova razza umana. Carneficina conclusiva. Esercizio di bassa macelleria grandguignolesca, (...) col sale di una furfantesca parodia cui l'umorismo ammiccante dei dialoghi, firmati da Tonino Guerra, dà un contributo apprezzabile. Interpreti meschinelli tra cui il più bravo è U. Kier, il barone. Prodotto da Carlo Ponti, girato in 3D (e all'inizio proiettato come tale) con fotografia di Luigi Kuweiller e i trucchi di Anthony M. Dawson (Antonio Margheriti) che firma anche la regia dell'edizione italiana. |
Autore critica: | |
Fonte critica | Il Morandini – Dizionario dei film, Zanichelli |
Data critica:
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Critica 2: | La sceneggiatura di Tonino Guerra trova mille maniere di arricchire l'arcinota vicenda del barone Frankenstein con brillanti riferimenti all'attualita' e alla politica ("Domani il barone Frankenstein fara' impallidire i baroni della medicina!").
Il cast e' all'altezza, a cominciare dal pallido e stilizzato Udo Kier perfettamente in sintonia col personaggio dello stralunato barone perso nei deliri di grandezza della sua scienza e della "razza serba superiore" (!!!).
Joe Dallesandro, attore feticcio di Warhol, ce la mette tutta ad abbozzare a suon di muscoli mimici la figura dello stalliere/stallone, mentre la piccola Nicoletta Elmi (nipotina di Maria Giovanna), gia' vista in Profondo Rosso e in seguito in Demoni, gioca agli Addams nella parte di Diastola, figlioletta del barone.
C'è infine la sorpresa di una giovanissima Dalila di Lazzaro a portare sullo schermo la "creatura" piu' sexy mai vista in tutta la filmografia di Frankenstein.
La pellicola fu originariamente realizzata in 3D (sistema Polalite) ma il "gimmick" e' stato dismesso nelle successive riedizioni per la scadente resa di quel primo tentativo tridimensionale in luce polarizzata. |
Autore critica: | |
Fonte critica: | capitantrash.com |
Data critica:
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Critica 3: | |
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Data critica:
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Libro da cui e' stato tratto il film |
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