Domani - Demain
Regia: | Cyril Dion; Mélanie Laurent |
Vietato: | No |
Video: | |
DVD: | Koch Media |
Genere: | Documentario |
Tipologia: | Natura e ambiente |
Eta' consigliata: | |
Soggetto: | |
Sceneggiatura: | Cyril Dion |
Fotografia: | Alexandre Leglise |
Musiche: | Fredrika Stahl |
Montaggio: | Sandie Bompar |
Scenografia: | |
Costumi: | |
Effetti: | |
Interpreti: | Cyril Dion, Mélanie Laurent, Anthony Barnosky, Elizabeth Hadly, Vandana Shiva, Charles Hervé-Gruyer, Perrine Hervé-Gruyer, Olivier de Schutter, Thierry Salomon, Robert Reed, Jan Gehl, Rob Hopkins, Emmanuel Dron, Bernard Lietaer, David Van Reybrouck, Elango Rangaswamy |
Produzione: | MOVE MOVIE, FRANCE 2 CINÉMA, MARS FILMS, MELY PRODUCTIONS |
Distribuzione: | Lucky Red |
Origine: | Francia |
Anno: | 2015 |
Durata:
| 118'
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Trama:
| E se indicare soluzioni e raccontare storie di successo fosse il modo migliore per risolvere le crisi ecologiche, economiche e sociali che attraversano il nostro paese? In seguito alla pubblicazione di uno studio in cui è stato annunciata la possibile scomparsa di una parte dell'umanità entro il 2100, Cyril Dion e Mélanie Laurent sono partiti per un viaggio che li ha portati in dieci paesi per indagare e capire cosa realmente potrebbe causare questa catastrofe e, più di tutto, come evitarla. Durante il loro viaggio, Dion e Laurent hanno incontrato i pionieri che stanno reinventando l'agricoltura, l'energia, l'economia, la democrazia e l'istruzione. A partire da queste iniziative positive e concrete, ma soprattutto già attive e funzionanti, viene così gettato uno sguardo su quello che potrebbe essere il mondo di domani...
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Critica 1: | Le riflessioni più affascinanti riguardano l'ancestrale fascinazione umana verso la catastrofe, anche al cinema, come se il nostro destino dovesse essere ormai già scritto o visto. Laurent e Dion non ci stanno e propongono alternative. Da vedere come gemello di 'Where to Invade Next' di Michael Moore (tanti i punti di contatto). Gli Stati Uniti non sono più la guida del mondo per quanto riguarda le ipotesi su ciò che ci aspetterà già alla fine di questo secolo. |
Autore critica: | Francesco Alò |
Fonte critica | Il Messaggero |
Data critica:
| 6/10/2016
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Critica 2: | La finzione cinematografica ama intimidire il genere umano. Attacca il nostro pianeta con orde di alieni assetati di sangue, guerre interplanetarie e nemici venuti da lontano. Nell’immaginario comune, si preferisce pensare a una minaccia esterna, apparsa quasi dal nulla. Ma quando i cattivi siamo noi? La situazione si complica, specialmente nel caso di un documentario. Il cinema della realtà non usa sotterfugi e punta dritto alla denuncia. E il sempreverde “tanto è solo un film” perde la sua efficacia.
In seguito alla pubblicazione di uno studio che annuncia la possibile scomparsa del genere umano entro il 2100, un gruppo di ragazzi inizia un viaggio intorno al mondo. L’obiettivo è dimostrare che un futuro sostenibile è possibile. L’umanità si può ancora salvare e deve iniziare a lavorare fin da subito. Domani è un documentario che si divide in cinque capitoli e non si limita a criticare, ma offre soluzioni tangibili, già presenti sul nostro pianeta.
I registi Mélanie Laurent e Cyril Dion incontrano molti pionieri del nostro tempo, e dimostrano che non tutto è perduto. Bisogna solo mettere da parte gli interessi individuali e ragionare come una comunità. I temi affrontati sono cinque: agricoltura, energia, economia, democrazia e istruzione. La platea scoprirà che si può coltivare senza pesticidi, che ogni cittadino può avere il proprio orto anche in una grande città. E che non per questo bisogna tornare a una vita rurale. Vedremo Paesi che lavorano per eliminare il petrolio, conosceremo paesini che stampano una moneta propria. Per poi andare in India, a scoprire come una democrazia diretta può cambiare una società. Infine sbarcheremo in Scandinavia, per toccare con mano gli effetti di un’educazione scolastica meno rigida e più curata.
Le interviste agli esperti mantengono un tono leggero ed evitano di cadere nel trattato scientifico. I registi girano un film positivo, mai disfattista e pronto a lanciare un messaggio di speranza. Si viaggia, si ride, si scherza e si mantiene un approccio “giovane”, per invogliare le nuove generazioni a cambiare il presente. Il cinema della realtà racconta le storie di piccole comunità controcorrente e mantiene una vena ecologista quasi militante. I ragazzi in questione non vogliono emulare le gesta di Michael Moore, ed evitano manie di protagonismo. Non parlano quasi mai e cercano di inquadrare il mondo invece di loro stessi. Lo spettacolo ne risente, ma il montaggio dinamico mantiene vivo l’interesse. Talvolta s’inciampa in sequenze da videoclip e serve una bella inquadratura per tornare in carreggiata. In ogni caso le intenzioni sono buone e il messaggio arriva forte e chiaro.
Domani è un documentario giovane, che trova la propria forza nell’entusiasmo delle nuove generazioni. Non sappiamo se da qui al 2100 esisteremo ancora, ma la Laurent e compagni sono stati chiari: domani è oggi, e cambiare è possibile. |
Autore critica: | Gian Luca Pisacane |
Fonte critica: | cineforum.it |
Data critica:
| 4/10/2016
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Critica 3: | |
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Data critica:
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Libro da cui e' stato tratto il film |
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