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America oggi - Short Cuts

Regia:Robert Altman
Vietato:No
Video:Cecchi Gori Home Video
DVD:
Genere:Drammatico
Tipologia:Storia del cinema
Eta' consigliata:Scuole medie superiori
Soggetto:liberamente ispirato ai racconti di Raymond Carver
Sceneggiatura:Robert Altman,Frank Barhydt
Fotografia:Walt Lloyd
Musiche:Gavin Friday, Mark Isham
Montaggio:Suzy Elmiger, Geraldine Peroni
Scenografia:Stephen Altman
Costumi:John Hay
Effetti:John Harrdiga, Chris Nelson
Interpreti:Andie MacDowell (Ann Finnigan), Bruce Davison (Howard Finnigan), Jack Lemmon (Paul Finnigan), Lane Cassidy (Casey Finnigan), Julianne Moore (Marian Wyman), Jane Alden (Mrs. Schwartzmeier), Christian Altman (Jimmy Miller), Anne Archer (Claire Kane), Michael Beach (Jim Stone), Margery Bond (Dora Willis), Andi Chapman (Harriet Stone), Susie Cusack (Nancy), Danny Darst (Aubrey Bell),Robert Do'qui (Knute Willis), Robert Downey Jr. (Bill Bush), Deborah Falconer (Barbara), Austin Friel (Austin Shepard),Cassie Friel (Sandy Shepard),Dustin Friel (Will Shepard), Peter Gallagher (Stormy Weathers), Buck Henry (Gordon Johnson), Joseph C. Hopkins (Joe Kaiser), Jennifer Jason Leigh (Lois Kaiser), Jarrett Lennon (Chad Weathers),Huey Lewis (Vern Miller), Lyle Lovett (Andy Bitkower), Josette Maccario (Josette Kaiser), Frances McDormand (Betty Weathers), Matthew Modine (Dr. Ralph Wyman), Chris Penn (Jerry Kaiser), Tim Robbins (Gene Shepard), Charles Rockett (Wally Littleton), Annie Ross (Tess Trainer), Lori Singer (Zoe Trainer), Madeleine Stowe (Sherri Shepard), Lili Taylor (Honey Bush), Lily Tomlin (Doreen Piggott), Tom Waits (Earl Pigott), Fred Ward (Stuart Kane), Darnell Williams (Joe Robbins)
Produzione:Spelling Entertainment - Avenue Pictures Productions - Fine Line Features
Distribuzione:Non reperibile in pellicola
Origine:Usa
Anno:1993
Durata:

184’

Trama:

Nella caotica Los Angeles, sul cui territorio incombe la minaccia della mosca della frutta, si intrecciano le vicende di una galleria composita di personaggi. Earl Piggott è autista di una lussuosa limousine da noleggio, beve, ed è sposato con Doreen, cameriera in un fast food, con la quale ha un rapporto alquanto burrascoso. Costei un giorno investe un ragazzo, Casey, figlio del noto opinionista televisivo Howard Finnigan. Il ragazzo, che si rifiuta di farsi accompagnare dalla donna all'ospedale, soccorso in ritardo, cade in coma. Il pasticciere che ha preparato la torta per il compleanno di Casey, intanto tormenta la famiglia con telefonate minacciose perchè la torta non viene ritirata. All'ospedale ricompare, dopo trent'anni, il nonno del bimbo, Paul, che non lo ha mai visto ed ha lasciato la famiglia perchè sorpreso dalla moglie con la cognata, ma sembra più interessarsi alle sorti del figlio di una coppia di colore, ricoverato nello stesso ospedale, che ha subito due operazioni e si salva. Il medico che tenta di salvare Casey, Ralph Wyman, è sposato con la pittrice Marian, ed è ossessionato da un sospetto adulterio avvenuto anni prima, che poi la moglie finisce per ammettere. La sorella di Marian, Sherri Shepard, è sposata a Gener, poliziotto motociclista tutt'altro che integerrimo, che ha un'amante, Betty Weathers, e odia a tal punto il cagnolino da abbandonarlo all'estremo opposto della città, con disperazione dei bambini. Betty è tormentata dall'ex marito, il pilota di elicottero Stormy, che, pazzo di gelosia, le distrugge addirittura l'appartamento mentre lei è fuori per il week-end con un secondo amante.

Critica 1:Da nove racconti (e dalla poesia Lemonade: l'episodio con Jack Lemmon) di Raymond Carver. Nella sua mescolanza di generi e di toni questo grande capitolo della saga americana di Altman è una commedia umana dove si può trovare di tutto, come nella vita. Come Carver di cui sviluppa i racconti, modificandoli e allacciandoli l'uno all'altro il regista di Nashville non interviene a commentare i fatti: si limita a raccontarli con lucidità, dolente partecipazione e una libertà che lascia allo spettatore la possibilità del giudizio. Si apre con un minaccioso volo di elicotteri e si chiude con una scossa di terremoto a Los Angeles dove si svolgono le storie, ambientate da Carver a Seattle o Portland. C'è chi ha trovato quest'affresco troppo amaro, impietoso, disperato. Altman non ha bisogno di alzare la voce per fare l'apocalittico. America oggi? Ma qui si parla anche di noi. Leone d'oro a Venezia 1993, ex aequo con Tre colori-Film Blu di Kieslowski, e una Coppa Volpi straordinaria al complesso degli interpreti.
Autore critica:
Fonte criticaIl Morandini - Dizionario dei film, Zanichelli
Data critica:



Critica 2:Short Cuts - il più grande, il più ricco il più altmaniano dei film di Altman dai tempi di Nashville, diciotto anni fa - rimette in scena la vita con la complessità dei suoi intrecci, la casualità delle sue crudeltà quotidiane, la "mancanza di sceneggiatura" delle sue storie, che, al contrario di quelle costruite secondo un arco narrativo per la letteratura o per il cinema, non hanno mai un vero inizio e una vera fine. Nella complessa tessitura l'unico cedimento ad un procedimento narrativo tradizionale è quello della cornice che inquadra tre giorni di una piccola apocalisse tra un volo di elicotteri violento e mozzafiato in apertura e, nel finale, un terremoto di settimo grado sufficiente a dare uno scossone ai sentimenti e alle vite... In Short Cuts, senza che Altman si erga mai a giudice, il paesaggio umano del postreganismo risulta desolato e desolante, squallido e depresso, infelice e miserando. E moralmente insensibile; con due sole eccezioni: il piccolo Carey che si spegne lentamente il giorno della sua festa di compleanno e la giovane violoncellista che non resiste all'indifferenza che la circonda... Le "scorciatoie" del titolo (ma short cuts allude anche ai brevi scampoli di storie che il film intreccia) sono quelle di una ronde malinconica di vite e sentimenti fallimentari in cui si incrociano e si sfiorano un poliziotto adultero e bugiardo e una separata in cerca di sistemazione, un idraulico sessualmente frustrato e una cantante senza illusioni, una cameriera di ristorante ed un aspirante truccatore cinematografico, un medico ossessionato dalla gelosia per la bella moglie pittrice e una giovane donna che sbarca il lunario sceneggiando telefonate sexy mentre dà la pappa al suo bambino, un ragazzino che corre felice a scuola e tre pescatori che scoprendo un cadavere di una donna nel fiume non sanno far altro che lasciarcelo, un pilota di elicotteri che fa metodicamente a pezzi la casa dell'ex moglie e un commentatore tv incapace di esprimere i suoi sentimenti, la difficoltà della vita e la casualità della morte... L'originalità assoluta del carosello di Altman sta nello sguardo, nel modo di ritmare le sue otto storie, nei tagli imprevedibili del tessuto narrativo, nella fluida conduzione di una squadra di attori diversissimi ma tutti intonati e sensibili al gioco... Dal detestabile Tim Robbins al nevrotico Matthew Modine, capace di ingoiare una dura verità e dimenticarla un minuto dopo nell'ubriachezza e nel gioco sociale, da Jannifer Jason Lee che dimostra quanto siano facili le bugie erotiche, ad Andy MacDowell, impietrita e inconsapevole nell'attesa accanto al letto del suo bambino in coma. Il demiurgo Altman ricostruisce i frammenti delle loro vite, li ruba, li insegue, li intreccia... sa che portare sullo schermo la vita quotidiana vuol dire dipingere un'irrimediabile infelicità e che il lieto fine è roba da cinema.
Autore critica:Irene Bignardi
Fonte critica:La Repubblica
Data critica:



Critica 3:
Autore critica:
Fonte critica:
Data critica:



Libro da cui e' stato tratto il film
Titolo libro:
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