Notte brava del soldato Jonathan (La) - Beguiled (The)
Regia: | Don Siegel |
Vietato: | No |
Video: | De Agostini |
DVD: | |
Genere: | Drammatico |
Tipologia: | Storia del cinema |
Eta' consigliata: | Scuole medie superiori |
Soggetto: | Tratto da un romanzo di Thomas Cullinan |
Sceneggiatura: | Grimes Grice, Albert Maltz, John B. Sherry |
Fotografia: | Bruce Surtees |
Musiche: | Lalo Schifrin |
Montaggio: | Carl Pingitore |
Scenografia: | John Austin |
Costumi: | Helene Colvig |
Effetti: | |
Interpreti: | Darleen Carr (Doris), Peggy Drier (Lizzie), Clint Eastwood (John McBurnay), Pamelyn Ferdin (Amy), Joanne Harris (Carol), Elizabeth Hartman ( Edwina), Pattye Mattick (Janie), Mae Mercer (Hallie), Geraldine Page (Martha), Melody Thomas (Abigail) |
Produzione: | Jennings Lang Productions - Malpaso Company Pictures |
Distribuzione: | Non reperibile in pellicola |
Origine: | Usa |
Anno: | 1972 |
Durata:
| 105'
|
Trama:
| Durante la guerra di un soldato nordista ferito, John McBurney, si rifugia in un collegio femminile del Sud. All'inizio le ragazze lo avversano poi una ad una subiscono il suo fascino, ma il meccanismo perverso della gelosia gli sarà fatale.
|
Critica 1: | Durante la guerra di Secessione, un soldato nordista, ferito e abbandonato dai suoi in territorio nemico, è accolto in un collegio femminile dove scatena rivalità e gelosie che gli saranno fatali. Tratto da un romanzo di Thomas Cullinan e sceneggiato da Grimes Grice (Albert Maltz) e John B. Sherry, adorato dai fans di Siegel e di Eastwood, fu un disastro al botteghino. Cupo dramma gotico fiammeggiante, esprime, in versione misogina, il pessimismo esistenziale di Siegel in uno stile espressionista, carico di ralenti onirici, splendidamente fotografato (Bruce Surtees) su colori autunnali. La critica scoprì le doti di Eastwood attore. |
Autore critica: | |
Fonte critica | Il Morandini - Dizionario dei film, Zanichelli |
Data critica:
|
|
Critica 2: |
Nel solco di un romanzo di Thomas Cullinan, Don Siegel dissacra l'immagine liliale che della donna del Sud ci hanno dato tanti film e romanzi americani intrisi di nostalgia e di sentimentalismo. La trama che il regista amministra è lineare: intinge nel vetriolo lo spunto che tenne a battesimo Un garibaldino al convento di De Sica. Un soldato nordista, gravemente ferito, è raccolto da una bambina che lo porta in un collegio femminile ove dovrebbe ricevere le cure necessarie. Frequentato da ragazze di diversa età e retto da una energica e premurosa zitella, il convitto racchiude un piccolo mondo in cui le buone maniere, la rispettabilità borghese e l'ipocrisia velano un coacervo di impulsi repressi da una educazione puritana e rigorista. L'ostilità nei confronti del nemico non regge alla prova del tempo ed ecco le collegiali andar in calore e in vari modi circuire il prigioniero, nella speranza di baloccarselo. La direttrice, non più giovane e reduce da un rapporto incestuoso con il fratello, accampa maggiori pretese delle allieve. Non assecondata, si accanisce su Jonathan, amputandogli una gamba. Cosí ella spera di averlo per sé, ma ottiene il risultato inverso. Non le resta che ordire, con l'ausilio della ospite più piccola e l'omertà delle altre, l'avvelenamento di Jonathan, che sarà seppellito dal sodalizio al completo.
A parte qualche turgore risparmiabile e un paio di truculenze evitabili, il film di Don Siegel è fuori del comune, per quanto contragga mutui da Tennesse Williams. Vi si respira un'atmosfera torbida, che rappresenta il rovescio delle apparenze romantiche, e il sesso vi erompe per togliere le bende alla falsa coscienza. Diciamo il sesso, ma è bene preci are che la sessualità qui è intesa come anarchica rivalsa di istinti possessivi e sadici, risultanza di costrizioni e inibizioni approdanti alla sfera della perversione. Sesso, dunque, come momento demistificante e di verità, che pervade una vicenda immersa nella penombra. Che non di una pretestuosa impresa cinematografica si tratti, lo dimostra la rifinitura del disegno psicologico, attento ad abbozzare i connotati sociali dei personaggi. Degna di rilievo e non priva di significato la figura della serva negra che, indifferente a Jonathan e alla sua sorte, non si identifica nell'universo delle sue aggraziate padroncine. (…)
|
Autore critica: | |
Fonte critica: | Cinema Sessanta, n. 83-84 |
Data critica:
| 5-8/1971
|
Critica 3: | |
Autore critica: | |
Fonte critica: | |
Data critica:
|
|
Libro da cui e' stato tratto il film |
Titolo libro: | |
Autore libro: | |
|