Alba di gloria - Young Mr. Lincoln
Regia: | John Ford |
Vietato: | No |
Video: | Biblioteca Rosta Nuova visionabile solo in sede |
DVD: | |
Genere: | Drammatico |
Tipologia: | La storia, Storia del cinema |
Eta' consigliata: | Scuole medie inferiori; Scuole medie superiori |
Soggetto: | Tratto da episodi della vita di A. Lincoln |
Sceneggiatura: | Lamar Trotti |
Fotografia: | Bert Glennon, Arthur C. Miller |
Musiche: | David Buttolph, Alfred Newman, Edward B. Powell, Louis Silvers, Paul Van Loan |
Montaggio: | Walter Thompson |
Scenografia: | Richard Day, Mark-Lee Kirk |
Costumi: | Royer |
Effetti: | |
Interpreti: | Henry Fonda (Abraham Lincoln), Alice Brady (Abigail Clay), Marjorie Weaver (Mary Todd), Arleen Whelan (Hannah Clay), Eddie Collins (Efe Turner), Ward Bond (J. Palmer Cass), Spencer Charters (Giudice H. A. Bell), Cliff Clark (Sceriffo Billings), Richard Cromwell (Matt Clay), Judith Dickens (Carrie Sue), Francis Ford (Sam Boone), Charle Halton (Hawthorne) |
Produzione: | 20th Century Fox Film Corporation |
Distribuzione: | Cineteca Griffith |
Origine: | Usa |
Anno: | 1939 |
Durata:
| 101'
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Trama:
| Molto amante dello studio fin da giovanetto, Abramo Lincoln vorrebbe dedicarsi all'avvocatura, ma la sua naturale timidezza e l'amore dei suoi boschi lo trattengono nel villaggio natio. La morte della piccola innamorata, che sempre lo spingeva a spiccare il volo verso la grande città, lo decide. Trasferitosi in città e divenuto avvocato, apre studio insieme ad un amico più anziano. Ben presto il destino gli mette in mano un caso interessante. Due giovinastri molestano un'onesta fanciulla e i due fratelli di lei ne prendono le difese. Dopo una festa paesana, uno dei due mascalzoni viene a diverbio coi due fratelli: ne segue una rissa, durante la quale il giovinastro viene ucciso con una coltellata. Su denuncia dell'altro mascalzone, i due fratelli vengono accusati d' omicidio. Essi sono innocenti, ma ciascuno dei due si rifiuta di difendersi, temendo di nuocere all'altro. Abramo Lincoln ne assume, loro malgrado, la difesa e con un'appassionata arringa, fondata su un'acuta indagine, riesce a smascherare il vero colpevole, che è il giovinastro denunciatore. Dallo stesso amore di verità e di giustizia, Lincoln appare animato attraverso tutta la gloriosa carriera politica, che lo porta infine al seggio presidenziale.
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Critica 1: | La giovinezza di Abraham Lincoln (1809-65), la perdita di Ann Rutledge, la scelta della professione di avvocato, come bloccò un linciaggio e dimostrò l'innocenza di un giovane accusato di omicidio. E il film più mitico di J. Ford, regista che spesso si è occupato della creazione del mito e dei suoi valori. Lincoln è visto come "una figura lontana e passiva, un personaggio mitico per il suo modo di essere e non per il suo divenire" (J.A. Place). "Esiste" già nella Storia, nelle nostre conoscenze e nel mito e alla fine è cambiato di poco. E l'uomo che sa, e non apprende. La sua presenza determina l'azione più che farne parte: è il grande unificatore e mediatore. Col suo passo lento e la puntigliosa rievocazione d'epoca, è un film ammirevolmente stilizzato, variamente valutato dai critici. Una delle opere che restano, comunque. |
Autore critica: | |
Fonte critica | Il Morandini – Dizionario dei film, Zanichelli |
Data critica:
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Critica 2: | (…)Young Mr. Lincoln (1939) offre due immagini complementari di una stessa realtà (come ha scritto A. Sarris, l'opera di Ford sottintende una visione raddoppiata di ogni evento, l'immediatezza della vita e l'immagine che la memoria fissa in maniera definitiva sull'orizzonte della storia). L'ammirazione per il personaggio storico non gli impedisce di esprimere tutta la sua simpatia per il personaggio umano, insistendo sulla stessa origine proletaria, sulla stessa appartenenza alla gente comune (anche per Marx e Engels, in una corrispondenza giornalistica del 12 ottobre 1962, Lincoln presentava simili caratteri, « il plebeo che si è fatto strada da solo, da spaccapietre che era a senatore dell'Illinois che è diventato, senza particolari doti intellettuali, senza particolare grandezza di carattere, in quanto non è che un uomo medio di buona volontà »). Lincoln compare ancora in Sergeant Rutledge (1960), dove si accentua il suo atteggiamento antischiavista, non senza ricordare, per bocca del sergente di colore, che se il presidente aveva restituito la libertà ai negri, la libertà era rimasta lettera morta. In Cheyenne Autumn (1964), sul punto di prendere una drammatica decisione, il sottosegretario al Ministero degli Interni Carl Schurz (Edward G. Robinson) fissa a lungo il ritratto di Lincoln chiedendogli consiglio. Già in Drums Along the Mohawk il regista aveva messo in rilievo le origini plebee dei suoi eroi: l'ultima sequenza sottolineava la filiazione dell'America di Lincoln da quella di Washington, mentre la bandiera stellata simboleggiante i primi tredici stati dell'Unione in una prospettiva di democrazia, di egualitarismo e di tolleranza era fissata insieme dai coloni bianchi, da Daisy, una donna di colore, e da Blue Back, un indiano. Eppure il giovane Lincoln dovrà cedere il passo al vecchio Skeffington e questi fare posto ad anonimi politicanti senza volto e senz'anima. |
Autore critica: | Franco Ferrini |
Fonte critica: | John Ford, Il Castoro Cinema |
Data critica:
| 9/1974
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Critica 3: | |
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Fonte critica: | |
Data critica:
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Libro da cui e' stato tratto il film |
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