Volevo solo dormirle addosso -
Regia: | Eugenio Cappuccio |
Vietato: | No |
Video: | |
DVD: | Dolmen Home Video |
Genere: | Drammatico |
Tipologia: | Il lavoro |
Eta' consigliata: | Scuole medie superiori |
Soggetto: | Tratto dall’ omonimo romanzo di Massimo Lolli |
Sceneggiatura: | Massimo Lolli, Alessandro Spinaci |
Fotografia: | Gian Filippo Corticelli |
Musiche: | Francesco Cerasi |
Montaggio: | Marco Spoletini |
Scenografia: | Stefano Giambanco |
Costumi: | Cristina Francioni |
Effetti: | |
Interpreti: | Giorgio Pasotti (Marco Pressi), Cristiana Capotondi (Laura), Faju (Angelique), Sabrina Corabi (Roberta), Giuseppe Gandini (Alberto Spuntini), Ninni Bruschetta (Sindacalista), Jun Ichikawa (Fabienne Lo), Marcello Catalano (Jean-Claude), Massimo Molea (Giorgio Borghi), Massimo Olcese (Giulio Bini), Eleonora Mazzoni (Francesca), Mariella Valentini (Anna Mentasti), Massimo Lolli (Dottor tamburini) |
Produzione: | Mario Sposi e Claudio Vecchio per Afa Film |
Distribuzione: | Mikado |
Origine: | Italia |
Anno: | 2004 |
Durata:
| 97'
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Trama:
| A Marco Pressi, giovane manager, viene proposto un avanzamento di carriera. Ma per ottenerlo deve riuscire a ripianificare in soli tre mesi tutta l'organizzazione del personale. Oppresso, di giorno, da incentivi e pressioni psicologiche nei confronti dei lavoratori in esubero e dal rapporto con la quasi-fidanzata Laura che comincia ad andare a rotoli, trova conforto, di notte, tra le braccia di Angelique, una bella immigrata di colore conosciuta in discoteca...
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Critica 1: | l cinema italiano, a poca distanza da un altro caso rilevante e per parecchi versi contiguo come era Mi piace lavorare di Francesca Comencini con Nicoletta Braschi, torna nel mondo del lavoro. Non quello operaio caro alla scuola britannica, ma quello dei colletti bianchi.
Ispiratore di Volevo solo dormirle addosso di Eugenio Cappuccio è Massimo Lolli che a un certo punto della vita ha deciso di travasare la sua esperienza manageriale nel campo delle risorse umane (ultimo incarico direzione del personale alla Marzotto) nella nuova vocazione di narratore. Il titolo del film è lo stesso di un suo libro dove si racconta di un giovane dirigente ambizioso che accetta l'incarico di sfoltire il personale dell'azienda di un certo numero di unità entro una precisa scadenza.
Il protagonista Giorgio Pasotti dà al personaggio uno spessore nervoso e a tratti sfumato di malinconia che, sulla base delle sue precedenti esperienze, non era scontato aspettarsi. C'è una sorta di riscatto morale che, pur soddisfacendo la convenzione di un cinema che non vorrebbe accontentarsi di una collocazione di nicchia, non rinuncia ai doppi fondi di amarezza e inquietudine.
Resta la curiosità di sapere, parliamo di Lolli, come possa riuscire una persona per forza di cose profondamente integrata, coinvolta e corresponsabile di ideologie e strategie aziendali a uscire da sé per conciliare la prima parte di sé con un altro sé che racconta le stesse dinamiche con sguardo distaccato, critico, ironico. |
Autore critica: | Paolo D'Agostini |
Fonte critica | La Repubblica |
Data critica:
| 15/10/2004
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Critica 2: | Marco Pressi è un manager trentenne, particolarmente benvoluto dai colleghi. Il suo compito, nella filiale italiana di una multinazionale, è quello di selezionare e formare il personale, lavoro in cui un complimento può sostituire l'incentivo economico e il «rapporto umano» è considerato un valore aggiunto. Un giorno, però, i vertici della società lo convocano per fargli una proposta inquietante: in cambio di bonus e premi vari dovrà diventare il «tagliatore di teste» della società, licenziando e/o prepensionando venticinque colleghi (su novanta) entro due mesi e mezzo. Se riuscirà nel «target» affidatogli (secondo l'odioso linguaggio del marketing) la sua carriera avrà un futuro radioso; altrimenti il posto potrebbe perderlo egli stesso. È questo l'avvio di «Volevo solo dormirle addosso» (il titolo, quanto mai fuorviante, fa riferimento ai problemi sentimentali del protagonista con la fidanzata, assolutamente marginali rispetto al contesto in cui questo opera), film ispirato all'omonimo romanzo pubblicato nel 1998 da Massimo Lolli, direttore del personale della Marzotto.
Diretto da Eugenio Cappuccio (Il caricatore, La vita è una sola, Come mosche), Volevo solo dormirle addosso (in uscita venerdì prossimo in 70 copie) è splendidamente interpretato da Giorgio Pasotti, perfettamente coadiuvato dalla collerica fidanzata Cristina Capotondi, dalla glaciale Jun Ichikawa, che (dopo Cantando dietro i paraventi) è ancora una volta costretta, lei giapponese, a recitare nel ruolo di una cinese, dalla debuttante Faju, ragazza camerunese con cui il manager si concede un'evasione, oltre che da uno stuolo di comprimari tutti perfettamente nella parte. «La forza di questo film» spiega il regista «è nel testo; quindi, soprattutto, nel libro che lo ha ispirato: un testo asciutto, secco e veloce come un verbale della polizia, che ha titillato la mia formazione documentaristica per una visione "dall'interno" di una grande azienda».
Prosegue Cappuccio: «Del resto, negli anni '90 ho lavorato per un paio d'anni in una situazione simile. Era la televisione satellitare Orb Tv, un luogo all'epoca all'avanguardia della tecnologia, dove mi sono reso conto di cosa voglia dire vivere nell'atmosfera ovattata dei pavimenti di moquette, dove i rapporti personali e gli amori sbocciano via e-mail all'interno dell'ufficio e dove possono nascere tormentoni come quello del "Ti stimo molto"». Ma come si è trovato Pasotti a vestire i panni di un personaggio così inquietante? «Io» racconta «ho trentuno anni e, come il mio personaggio, non so quale sarà il mio futuro. A me piace pensare che il film non racconti solo il microcosmo di un manager, ma che metta in guardia sui problemi dei giovani d'oggi, sicuramente legati a una competitività selvaggia in ogni campo e pronti a calpestare chiunque e qualunque cosa, pur di raggiungere i loro obiettivi». |
Autore critica: | Oscar Cosulich |
Fonte critica: | Il Mattino |
Data critica:
| 9/10/2004
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Critica 3: | |
Autore critica: | |
Fonte critica: | |
Data critica:
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Libro da cui e' stato tratto il film |
Titolo libro: | Volevo solo dormirle addosso |
Autore libro: | Massimo Lolli |
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