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When You're Strange -

Regia:Tom DiCillo
Vietato:No
Video:
DVD:Universal Pictures - Biblioteca Panizzi
Genere:Documentario musicale
Tipologia:La musica
Eta' consigliata:Scuole medie superiori
Soggetto:
Sceneggiatura:Tom DiCillo
Fotografia:Paul Ferrara
Musiche:The Doors
Montaggio:Mickey Blythe, Kevin Krasny
Scenografia:
Costumi:
Effetti:
Interpreti:Jim Morrison, Ray Manzarek, Robby Krieger, John Densmore
Produzione:Strange Pictures-Wolf Films-Rhino Entertainment
Distribuzione:Ga&A Productions
Origine:Usa
Anno:2009
Durata:

88'

Trama:

Un dettagliato documentario sui Doors, dagli esordi - nei corridoi della UCLA Film School - fino alla tragica morte di Jim Morrison, avvenuta a Parigi nel 1971. Il racconto della nascita di una delle rock band più leggendarie d'America, il cui nome si deve al libro di Aldous Huxley "The Doors of Perception" al quale i giovani musicisti si ispirarono. Illustrato attraverso un ricco repertorio video: dalle registrazioni in studio ai backstages, fino alle esibizioni live della band. Non mancano anche riferimenti ai noti eccessi di Jim Morrison – droghe, sesso e alcol – e alla sua straordinaria visione artistica, grazie alla quale, in soli cinque anni di attività, ha prodotto sei album.

Critica 1:“It hurts to set you free/But you'll never follow me/The end of laughter and soft lies/The end of nights we tried to die/This is the end” (The Doors)

Su un'autostrada nel deserto, Jim si ferma a fare benzina, fu­ma una sigaretta, copre con una coperta un coyote morente investito da un camion e ascolta alla radio la notizia della sua morte. So­no immagini rare – tratte dai due cortometraggi realizzati da Jim Morrison con amici, Feast of Friends e Hwy: an american pastoral – montate con (estrema) creatività nel film­documentario When You're Strange, di Toni DiCillo, che racconta la sto­ria di un quartetto fondamentale nella storia del rock, The Doors, get­tando nuova luce sulla novità rivolu­zionaria della loro musica e sulle loro passioni estetico-culturali (la narrazione in lingua originale è affidata Johnny Depp, quella nella versione italiana del film è affidata alla voce di Morgan).
A quarant'anni dalla ancora misteriosa scomparsa del Re Lucertola (avvenuta il 3 luglio 1971), il film documentario si avvale di una spe­ciale distribuzione che prevede un'uscita quasi in contemporanea al cinema, in tv e in home video. (...) Il gruppo fu l'alchimia creativa di quattro artisti brillanti - il batterista John Densmore, il chitarrista Robby Krieger, il tastierista Ray Manza­rek (che veniva dalla classica ed eb­be l'idea innovativa di fare a meno del basso) e il cantante Jim Morrison – che vivevano in perfetta sintonia con quello che gli accadeva in­torno, la stagione del movimento giovanile, la protesta degli studenti universitari, le battaglie per i diritti civili, il pacifismo e il boicottaggio della guerra del Vietnam. Nessun at­tore nel film, solo materiale originale: la storia della band, dalla formazione nel 1965 fino alla morte di Morrison nel 1971, si sviluppa attra­verso filmati inediti, iniziando dai corridoi della scuola di cinema del­l'Università di Los Angeles (Ucla), dove Manzarek e Morrison si incontrarono per la prima volta, fino alle esibizioni diventate storiche. Con immagini di repertorio, mai viste prima, ci si infila nella collaborazio­ne musicale tra i componenti della band. Il loro primo disco viene regi­strato in sole cinque settimane, Morrison – talento smisurato per la parola e la poesia – assegna i compi­ti per il weekend ai tre musicisti. So­lo Robby Krieger tornerà con un pezzo, è Light my fire che diventerà
subito numero uno delle charts americane. Ed eccolo Jim, dappri­ma timido e insicuro sul palcosceni­co, poi sempre più un tornado rumoroso, che salta, si butta per terra, avvinghia il microfono quasi ranto­lando con la voce e guarda dritto negli occhi il pubblico.
Il film, che prende il titolo dal loro singolo People Are Strange, segue la creazione dei sei album dei Doors, sei pietre miliari della storia del rock realizzati in soli cinque anni, e le loro esplosive performance dal vivo, da quella televisiva all'Ed Sulli­van Show dove gli viene chiesto di evitare alcune parole che potrebbero far pensare alle droghe e Jim se ne strafrega a quella terribile di Mia­mi, quando finirà accusato di atti osceni e poi condannato dall'America bacchettona e ignorante. In mez­zo il veloce piano inclinato di Jim Morrison, capelli arruffati e voce bollente, tra alcol e droghe, fidanza­ta ufficiale e ragazze in ogni camerino, dichiarazioni sibilline e uno straniainento sempre più evidente, con gli inevitabili contrasti con gli altri della band, i suoi versi misteriosi influenzati da simbolismo e filosofie orientali, l'energia contagiosa dei loro brani indimenticabili, pompata forse da aiutini chimici ma con un marcato tratto maudit.
«La loro musica si rivolge a tutti coloro che hanno avvertito almeno una volta la propria singolarità e il gelo della solitudine, che in effetti è in tutti noi tutti» dice l'autore DiCil­lo, riferendosi a questi cavalieri del­la tempesta antiautoritaria, questi musicisti innamorati di Rimbaud e Blake, questa ventata psichedelica per spezzare la violenza sanguinaria degli Stati Uniti.
La colonna sonora di When You're strange contiene poesie scrit­te da Jim Morrison, lette da Johnny Depp, 14 brani, in versione studio, inclusi nei cinque album pubblicati dai Doors dal 1966 al 1971, rare per­fomance tratte da 'Ed Sullivan show' (Light my fire), uno spettacolo tv danese (When the music's over) e dal festival dell'isola di Wight (Break on through), più interviste con tutti i 4 elementi della band.
Autore critica:Flaviano De Luca
Fonte criticaIl Manifesto
Data critica:

21/6/2011

Critica 2:
Autore critica:
Fonte critica:
Data critica:



Critica 3:
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Fonte critica:
Data critica:



Libro da cui e' stato tratto il film
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