Capitani d'aprile - Capitaes de abril
Regia: | Maria De Medeiros |
Vietato: | 14 |
Video: | Rhv |
DVD: | |
Genere: | Drammatico |
Tipologia: | La memoria del XX secolo |
Eta' consigliata: | Scuole medie superiori |
Soggetto: | Maria De Medeiros, Eve Deboise |
Sceneggiatura: | Maria De Medeiros, Eve Deboise |
Fotografia: | Michel Abramowicz |
Musiche: | Victorino - La canzone: "As Brumas Do Futuro" dei Madredeus |
Montaggio: | Jacques Witta |
Scenografia: | Agusti' Camps-Salat |
Costumi: | Sabina Daigeler |
Effetti: | |
Interpreti: | Stefano Accorsi (Maia), Maria De Medeiros (Atonia), Joaquim De Almeida (Gervasio), Frederic Pierrot (Manuel), Fele Martinez (Lobao), Manuel Joao Vieira (Fonseca), Marcantonio Del Carlo (Silva), Emmanuel Salinger (Botelho), Rita Durao (Rosa), Manuel Manquina (Gabriel), Duarte Guimaraes (Daniel), Manuel Lobao (Fernandes), Luis Miguel Cintra (Pais), Joaquim Leitao (Filipe) |
Produzione: | Alia Film (Italia) - Mutante Filmes (Portogallo) - Jba Production (Francia) - Filmart (Spagna) con Raicinema - Tele+ - F2 Cinema – Rtp - Fmb Films - Sfp Cinema - M.C./I.C.A.M. – Euroimages - I.C.A.A. – Ibermedia - Canal+ - Canal+ Espana – Tve - Cofimages 11 - Gimages 2 - Fond. Gan - Fas |
Distribuzione: | Non reperibile in pellicola |
Origine: | Francia - Portogallo |
Anno: | 2000 |
Durata:
| 124’
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Trama:
| Portogallo, 1974, al governo c'è ancora una coalizione autoritaria di destra, ma la rivolta è ormai nella fase avanzata. Nella notte del 24 aprile, la parte dell'esercito disposta alla ribellione viene mobilitata per occupare i punti strategici più importanti, tra i quali la sede della radio. Alla testa dei soldati si pone il capitano Maia, che all'adunata infiamma le truppe al grido di 'Rivoluzione!' Intanto Antonia, giornalista dell'opposizione, cerca di convincere il fratello Filippo, Ministro dei Territori d'oltremare, a liberare uno studente accusato di aver commesso un attentato. Il Movimento Forze Armate arriva a Lisbona per arrestare i ministri. Ora anche la popolazione è in piazza sotto il palazzo del governo a gridare 'Democrazia!'. Mentre lo studente viene liberato, Maya dà un ultimatum di dieci minuti per la resa. Dopo alcune trattative con i delegati del generale Spinola, il Presidente Cardoso si arrende. Maya lo accompagna all'aeroporto. I prigionieri politici sono liberati. Maya in seguito adotta due bambini.
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Critica 1: | L'esordio da regista dell'attrice portoghese Maria de Medeiros, volto luminoso ed eccentrico di Tarantino e de Oliveira. Nell'amore di una signora borghese di Lisbona trascurata dal marito (de Medeiros con chiffon e occhi languidi) per un gagliardo militare ribelle (Stefano Accorsi in mimetica) si racconta la quasi pacifica, straordinaria "rivoluzione dei garofani" che estrasse il Portogallo dalla tirannia. I passaggi, dal dissenso dei militari alle terribili ore dei carrarmati e della minacciata guerra civile, si sviluppano come in un copione a volte al limite del tragicomico. Sceneggiatore e regista riescono a tenersi lontano dai toni epici e celebrativi. La personale vicenda amorosa della lady è scopertamente strumentale: serve per confrontare le diverse reazioni delle classi sociali e assegnare un compito effettivamente importante ai militari illuminati. E' un film interessante, recitato decorosamente a cui manca energia, ma non motivazioni. Da vedere almeno per bilanciare il pasticcio provocato dalla versione italiana di quegli eventi nell'improbabile Alla rivoluzione sulla due cavalli. |
Autore critica: | Silvio Danese |
Fonte critica | Il Giorno |
Data critica:
| 18/1/2002
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Critica 2: | Presentato a Cannes due anni fa, Capitani d'aprile racconta la Rivoluzione dei garofani, che nell'aprile del 1974 liberò il Portogallo da decenni di arcaismo e di dittatura. Lo stesso episodio messo in scena, in chiave intimista, da Maurizio Sciarra nel recente Alla rivoluzione sulla due cavalli, è presentato da Maria de Medeiros, attrice carismatica di Oliveira e Tarantino (Pulp Fiction) al debutto dietro la cinepresa, in versione epica: ma un'epica tutta particolare, che fa anche il fascino di questo film imperfetto ma accattivante, un po' piatto e tuttavia coinvolgente, poco spettacolare eppure emozionante. Perché la rivolta militare guidata dai giovani capitani portoghesi è un esempio unico di rivoluzione pacifica, spontanea e non violenta e la fragile Maria, assumendosi l'impegno difficile di un film corale, si mostra la più adatta a rendere - precisamente - l'unicità dell'evento. Il capitano Maia (Stefano Accorsi, convincente anche quando gioca fuoricasa) e gli altri ufficiali ribelli sono colti benissimo nei sentimenti contraddittori che li animano - coraggio e ingenuità, incredulità e determinazione - rendendo irresistibile un'azione contro cui sembravano congiurare tutte le probabilità. Si vede chiaramente che Maria ha voluto fare un film pedagogico, produrre una testimonianza appassionata anche (non solo) per le nuove generazioni. Così, le si perdonano volentieri alcune ingenuità, del resto connaturate al genere: vedi il tentativo d'incrociare differenti destini individuali (il capitano idealista, la borghese, la proletaria perseguitata dalla sorte) che si vorrebbero emblematici del clima di quell'epoca. Senza cercare la spettacolarità a ogni costo, senza tentare la ricostruzione documentaria, la neoregista riesce a produrre emozione a forza di sincerità e di coinvolgimento personale. |
Autore critica: | Roberto Nepoti |
Fonte critica: | la Repubblica |
Data critica:
| 13/1/2002
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Critica 3: | |
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Fonte critica: | |
Data critica:
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Libro da cui e' stato tratto il film |
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