Ferroviere (Il) -
Regia: | Pietro Germi |
Vietato: | No |
Video: | Cecchi Gori Home Video, San Paolo Audiovisivi, Videogram, Number One Video |
DVD: | Hobby & Work |
Genere: | Drammatico |
Tipologia: | I bambini ci guardano, Il lavoro |
Eta' consigliata: | Scuole elementari; Scuole medie inferiori; Scuole medie superiori |
Soggetto: | Alfredo Giannetti |
Sceneggiatura: | Alfredo Giannetti |
Fotografia: | Leonida Barboni |
Musiche: | Carlo Rustichelli |
Montaggio: | Dolores Tamburini |
Scenografia: | Carlo Egidi |
Costumi: | |
Effetti: | |
Interpreti: | Pietro Germi, Sergio Alberini, Luisa Della Noce, Sylva Koscina |
Produzione: | Carlo Ponti per Enic/Ponti/De Laurentiis |
Distribuzione: | Cineteca Nazionale - Cineteca dell'Aquila |
Origine: | Italia |
Anno: | 1955 |
Durata:
| 120'
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Trama:
| La sera di Natale, Andrea, macchinista delle ferrovie, fa, dopo il lavoro, una prolungata sosta all'osteria, dove beve abbondantemente. Rientra tardi e trova i famigliari irritati per il suo contegno; più degli altri se ne duole la figlia Giulia, che si trova in condizioni particolari. Ella incomincia a sentirsi male e darà alla luce un bambino nato morto. Il triste evento impressiona vivamente Andrea: egli ha spinto alle nozze la figliola, che sentiva di non poter più amare l'uomo, che pur l'aveva resa madre. L'investimento accidentale di un suicida e la mancata osservazione di un segnale di blocco provocano un'inchiesta a carico del ferroviere ed aggravano la sua crisi psichica. Intanto la famiglia si disgrega: un violento diverbio tra padre e figlia, provocato da una illecita relazione di Giulia, coinvolge anche il secondo figlio, già adulto, ma dedito a losche imprese. I due rompono ogni relazione col padre; soltanto la moglie e il piccolo Sandro gli conservano il loro affetto. Controversie di lavoro vengono a turbare le relazioni di Andrea coi compagni ed accrescono il suo isolamento, spingendolo a cercar conforto nel vino ed anche nella compagnia di donne equivoche. Il piccolo Sandro è l'unico che non ha mai perduto la sua fiducia nel padre: forte del suo puro ed innocente affetto, riuscirà a trarre Andrea dal suo pessimistico abbattimento. Andrea si ammala gravemente: dopo tre mesi di letto, la sera di Natale egli vede ricostituirsi intorno l'amicizia dei suoi compagni di lavoro. Anche i due figli, che hanno risolto positivamente i loro problemi, tornano a lui. Egli riprende la sua chitarra e dedica alla moglie una dolce serenata; ma la morte improvvisa e serena viene a chiudere le sua travagliata esistenza.
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Critica 1: | Macchinista delle FF. SS. che ama, un po' troppo, il buon vino entra in una grave crisi professionale e familiare, ma la supera con l'aiuto del figlioletto e dei compagni di lavoro. E il film cui P. Germi era affezionato e in cui si riconosceva, "fatto per gente all'antica... col risvolto dei pantaloni". Nonostante i limiti della sua poetica (un po' De Amicis, un po' Capra) e del suo moralismo ottocentesco, sfugge alle trappole della retorica per la scrittura calda e avvolgente, concentrata sugli attori, per quel neorealismo intimistico che è la cifra stilistica migliore di Germi (ma il merito è anche dello sceneggiatore Alfredo Giovannetti) e che ne fa un narratore popolare ad alto livello. Germi si fece doppiare da Gualtiero De Angelis, abituale e vellutata voce italiana di James Stewart, Cary Grant, Dean Martin, ecc. |
Autore critica: | |
Fonte critica | Kataweb Cinema |
Data critica:
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Critica 2: | |
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Critica 3: | |
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Libro da cui e' stato tratto il film |
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