Diario di una schiappa - Diary of a Wimpy Kid
Regia: | Thor Freudenthal |
Vietato: | No |
Video: | |
DVD: | Fox - Biblioteca Panizzi |
Genere: | Commedia |
Tipologia: | Diventare grandi, Il mondo della scuola - Bambini |
Eta' consigliata: | Scuole medie inferiori |
Soggetto: | Dal libro di Jeff Kinney |
Sceneggiatura: | Jackie Filgo, Jeff Filgo, Gabe Sachs, Jeff Judah |
Fotografia: | Jack N. Green |
Musiche: | Theodore Shapiro |
Montaggio: | Wendy Greene Bricmont |
Scenografia: | Brent Thomas |
Costumi: | Monique Prudhomme |
Effetti: | Custom Film Effects |
Interpreti: | Zachary Gordon (Greg Heffley), Robert Capron (Rowley Jefferson), Rachael Harris (Susan Heffley), Steve Zahn (Frank Heffley), Connor Fielding (Manny Heffley), Owen Fielding (Manny Heffley), Devon Bostick (Rodrick Heffley), Chloë Grace Moretz (Angie Steadman), Karan Brar (Chirag Gupta), Grayson Russell (Fregley), Laine MacNeil (Patty Farrell), Alex Ferris (Collin), Andrew McNee (Allenatore Malone), Belita Moreno (Sig.ra Norton), Rob LaBelle (Sig. Bertrand Winsky) |
Produzione: | Color Force, Dayday Films, Dune Entertainment |
Distribuzione: | 20th Century Fox Italia |
Origine: | Usa |
Anno: | 2010 |
Durata:
| 94'
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Trama:
| Greg Heffley è un ragazzino magro e non molto alto. Greg sta per entrare alla scuola media dove troverà un mondo totalmente nuovo e non facile da affrontare. Greg vive con i genitori, con un fratello maggiore che lo perseguita e con uno molto piccolo che lo ammira. La nuova scuola viene affrontata da Greg in compagnia di Rowley con cui ha frequentato le elementari. Rowley non solo è sovrappeso ma è anche decisamente infantile. I due vengono immediatamente collocati nella parte bassa della graduatoria che automaticamente si viene a creare. Sono tra coloro che non contano nella scuola. Greg vorrebbe invece salire in classifica ma con l'amico sempre al fianco l'impresa sembra impossibile.
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Critica 1: | Non è facile raccontare la scuola media. Molti ci hanno provato e pochi ci sono riusciti (tra questi ultimi vedi Fuga dalla scuola media o Matilda 6 mitica). Thor Freudenthal, basandosi sui libri di Jeff Kinney, centra il bersaglio. Narrate sotto forma di diario di bordo, le vicissitudini di Greg e di Rowley si tengono alla larga dagli stereotipi scolastici cinematografici e quando ne affrontano uno (il bullismo ad esempio) sanno come trattarlo. Non è un film solo per ragazzi e non è un film solo "americano". Certo la struttura scolastica è quella degli States ma tutti potranno ritrovarsi nelle dinamiche che vengono ad instaurarsi tra i protagonisti. Gli slanci generosi, il desiderio di emergere, il rischio costante di perdere (o di non riuscire a conquistare) l'attenzione altrui vengono rappresentati con ironia leggera e con un'assoluta conoscenza della materia. La ragazzina di seconda che si isola per leggere un libro di Ginsberg perché si sente troppo diversa dalla massa o la figlia della rappresentante dei genitori in Consiglio d'Istituto che tiene in pugno l'insegnante di canto non sono solo dei ‘caratteri'. Diventano persone che interagiscono con Greg e con la sua personalità in formazione, capace anche di qualche vigliaccheria dimostrandosi però capace di riscatto. Per una volta poi gli adulti, con l'eccezione di un padre un po' bambinone, non vengono relegati nel ruolo degli stupidi a tutti costi o degli indifferenti. Rappresentano un mondo un po' distante ma non del tutto alieno. Per chi poi da bambino avesse giocato a ‘ce l'hai' ci sarà la soddisfazione nel vederne l'amplificazione offerta dalla temutissima "formaggite", una delle soluzioni narrative più riuscite del film. |
Autore critica: | Giancarlo Zappoli |
Fonte critica | mymovies |
Data critica:
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Critica 2: | Popolarità a scuola: quanto ti desidero! Negli Stati Uniti, l’infanzia e l’adolescenza sembrano essere dei veri incubi. O si è un fico o si è uno sfigato e se si appartiene a quest’ultima categoria, la depressione e le umiliazioni sembrano essere dappertutto. Con Diario di una schiappa l’età delle preoccupazioni si abbassa ulteriormente dai canonici 14-15, per andare a toccare i ragazzini di 11 anni. Parafrasando uno dei motti di Homer Simpson dedicato alla televisione, potremo dire che «se lo dice il cinema, sarà vero» e non c’è nulla da ironizzare, lo crediamo davvero.
Diario di una schiappa è nato prima di tutto da una serie di libri scritti da Jeff Kinney (il titolo originale è "Diary of a WimpyKid") tra il 2007 e 2010 e ancora, dato il successo, in pubblicazione. La particolarità di Diario di una schiappa rispetto a tante storie che, allo stesso modo, trattano il controverso equilibrio che i ragazzi di oggi devono trovare a scuola, combattuti tra la ricerca di popolarità e l’esigenza di rimanere fedeli a sé stessi, ai veri valori e ai vecchi amici, è la forma scelta per il racconto. Nel libro è un insieme di resoconti giornalieri inframmezzati da vari disegni (un po’ come per il francese Le vacanze del piccolo Nicolas) in cui il protagonista diventa un personaggio dei fumetti, nel film sono invece brevi intermezzi animati. (...) |
Autore critica: | Andrea D’Addio |
Fonte critica: | filmup.leonardo.it |
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Critica 3: | |
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Libro da cui e' stato tratto il film |
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