Jane Eyre - Jane Eyre
Regia: | Franco Zeffirelli |
Vietato: | No |
Video: | Rcs Films & Tv |
DVD: | |
Genere: | Drammatico |
Tipologia: | Letteratura inglese - 800 |
Eta' consigliata: | Scuole medie inferiori; Scuole medie superiori |
Soggetto: | tratto dal romanzo omonimo di Charlotte Brontë |
Sceneggiatura: | Hugh Whitemore, Franco Zeffirelli |
Fotografia: | David Watkin |
Musiche: | Claudio Capponi, Alessio Vlad |
Montaggio: | Richard Marden |
Scenografia: | Roger Hall |
Costumi: | |
Effetti: | |
Interpreti: | Charlotte Attenborough, Geraldine Chaplin, Edward De Sousa, Miranda Forbes, Charlotte Gainsbourg, William Hurt, Chris Larkin |
Produzione: | Dyson Lowell - Cineritmo/Rochester Film/Flach Films Sa/ |
Distribuzione: | Non reperibile in pellicola |
Origine: | Gran Bretagna |
Anno: | 1995 |
Durata:
| 113'
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Trama:
| Dal romanzo (1847) di Charlotte Brontë. Nell'Inghilterra del primo Ottocento una giovane governante, entrata a servizio in una dimora dello Yorkshire, scopre che il suo padrone nasconde un terribile segreto.
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Critica 1: | Il padre di Charlotte Bronte , e di Jane Emily e di Anna, impose ai propri figli (aveva anche un maschio che morì preda della droga e del delirio tremens) una ferrea disciplina, tipica di un curato bigotto qual era, considerando peccaminoso ogni più innocente piacere, al punto che nutriva i ragazzi a base di patate, e bruciava le scarpe delle figlie se gli sembravano troppo eleganti. Questa disciplina da correzionale non fu mitigata da una qualsiasi tenerezza. Charlotte, insieme ad Emily e ad Anna, cercò uno sfogo dei propri appassionati sentimenti nell'arte e con Jane Eyre, del 1847, ebbe un notevole successo. Come in “Cime tempestose”, della sorella Emily, in Jane Eyre, bellissimo e profondo, si nota un carattere melodrammatico e terrificante su cui non poco influì l'opprimente presenza del paesaggio. Il romanzo racconta della vita di sofferenze e di passione di una istitutrice orfana e bruttina, che vive in casa di una ricca zia, implacabile nel ricordalre ad ogni momento la sua condizione di parente povera. Diventata grande, la ragazza si trasferisce in un villaggio di campagna dove insegna in una scuola. Il suo padrone di casa le dimostra molta comprensione e affetto e fra i due sboccia un tenero sentimento. Ma è destino che Jane debba soffrire sempre, subire umiliazioni, provare amarezze. Racconto con abissi psicologici profondissimi (ispirati all'autrice dalla propria esistenza), Jane Eyre dispiega spietata ferocia, effetti d'epoca, lacrime a fiumi, psicologie represse, crudezze e tenerezze. Franco Zeffirelli, specialista nel portare sullo schermo drammi e drammoni di origine letteraria, ha la mano giusta per confezionare un film di notevoli difficoltà, un'opera sontuosa che, pur non raggiungendo le profondità dell'opera letteraria, si fa apprezzare per l'estremo rigore e il pudore controllato. Mancano nel suo Jane Eyre le sfumature e le intensità della Bronte, il sentimento doloroso della vita, ma la versione cinematografica è comunque degna di grande attenzione per il gusto melodrammatico, la cura quasi affettuosa e non ridondante della ricostruzione, l'impeccabilità dell'ambientazione, l'estrema correttezza degli interpreti. Charlotte Gainsbourg, credibile fisicamente, è bravissima nel costruire un personaggio si estrema difficoltà che deve vivere di sfumature e intensità interiore. |
Autore critica: | Vittorio Spiga |
Fonte critica | Il Resto del Carlino |
Data critica:
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Critica 2: | |
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Data critica:
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Critica 3: | |
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Libro da cui e' stato tratto il film |
Titolo libro: | Jane Eyre |
Autore libro: | Brontë Charlotte |
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