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Ginocchio di Claire (Il) - Genou de Claire (Le)

Regia:Eric Rohmer
Vietato:No
Video:Biblioteca Rosta Nuova, visionabile solo in sede - Number One Video
DVD:
Genere:Drammatico
Tipologia:Storia del cinema
Eta' consigliata:Scuole medie superiori
Soggetto:Eric Rohmer
Sceneggiatura:Eric Rohmer
Fotografia:Nestor Almendros
Musiche:
Montaggio:Cecile Decugis
Scenografia:
Costumi:
Effetti:
Interpreti:Jean-Claude Brialy (Jerome), Aurora Cornu (Aurora), Beatrice Romand (Laura), Laurence De Monaghan (Claire), Michele Montel (M.me Walter), Gerard Falconetti (Gilles), Fabrice Luchini (Vincent)
Produzione:Films du Losange
Distribuzione:Non reperibile in pellicola
Origine:Francia
Anno:1970
Durata:

105’

Trama:

Jerome, giovane diplomatico in procinto di sposarsi con Laura, scommette con l'amica Aurora che riuscirà a toccare il ginocchio di Claire, una bella adolescente, nel modo in cui lo aveva visto fare a Gilles, il fidanzato di lei.

Critica 1:D'estate sulle rive del lago di Annecy Jerome, un giovane diplomatico, fa innamorare la liceale Laura, ma è attratto dal fascino di un'altra adolescente, Claire, interessata al coetaneo Gilles. Dopo essere riuscito ad accarezzare il ginocchio di Claire, Jerome va a raggiungere la donna che deve sposare. Nello splendore calmo di un'estate lacustre, esaltato dalla fotografia di Nestor Almendros, i personaggi, lontani da ogni contingenza materiale, hanno la possibilità di ascoltare, ascoltarsi e analizzare i propri sentimenti. Una commedia di squisita eleganza rotta da fremiti erotici.
Autore critica:
Fonte criticaKataweb Cinema
Data critica:



Critica 2:Quinto Racconto morale di Eric Rohmer, redattore dei "Cahiers du Cinèma" dai tempi di Godard, Truffaut, Rivette e Chabrol.
Cinema tipicamente francese, "di testa", nel quale l'aneddoto non è che una traccia per una esercitazione di stile, per un ripensamento sul senso del linguaggio di cinema. Rohmer ha l'ambizione di mostrare l'impossibile: il segreto degli esseri, le motivazioni che spingono gli individui ad agire, la molla che fa scattare il movimento, quella che muovere il braccio che va a porsi sul ginocchio di Claire, oggetto astratto del desiderio di Brialy. Il registra cerca così, pellicola dopo pellicola, di condensare un discorso non moralistico, ma introspettivo; avviando il cinema sulla traccia di un certo romanzo d'analisi psicologica con il desiderio quindi di trovare nuovi sbocchi al linguaggio.
Per riuscirci, Rohmer ha bisogno di un universo isolato, dove poche persone si trovano circoscritte in un ambiente, meglio in un clima ben determinato. Qui è il lago di Annecy, in Ma nuit chez maud era la ragione di Clermond - Ferrand in inverno, nella Collectionneuse era la Costa Azzurra: sempre comunque un ambiente di vacanza, con dei personaggi esclusi da un contesto quotidiano da preoccupazioni materiali. Su questo piccolo gruppo così isolato il registra compie il proprio lavoro di analisi, il proprio tentativo di esame introspettivo dei sentimenti, osservandolo con minuzia mentre si affronta, cercando di afferrare i risvolti più minuti delle reazioni psicologiche.
Rohmer, se non fallisce in un tentativo così arduo, lo deve innanzitutto alla purezza del proprio stile, che è privo di ogni compiacimento, teso all'essenziale, a volte vibrante; alla sua intelligenza della direzione degli attori (l'adolescente bruna, Beatrice Romand è sicuramente un piccolo miracolo di verità), alla attenzione con la quale cura i dettagli, al tentativo di inserire i suoi personaggi nel clima particolare di un ambiente geografico.
I limiti del film sono i limiti del tentativo: anche se la critica francese rimane estasiata di fronte a questo processo di analisi dettato sul ritmo del dialogo, anche se l'intelligenza della ricerca non va messa in dubbio, Le genou de Claire denuncia ancora se non l'aridità, la scarsa generosità di uno studio che è tutto pensato: che nulla lascia alla incertezza, ma anche al fascino, del caso e della fantasia.
Autore critica:Fabio Fumagalli
Fonte critica:rtsi.ch/filmselezione
Data critica:

2/1/1972

Critica 3:
Autore critica:
Fonte critica:
Data critica:



Libro da cui e' stato tratto il film
Titolo libro:
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