Caccia sadica - Figures in a Landscape
Regia: | Joseph Losey |
Vietato: | No |
Video: | Domovideo, Biblioteca Decentrata Rosta Nuova, visionabile solo in sede |
DVD: | |
Genere: | Drammatico |
Tipologia: | Storia del cinema |
Eta' consigliata: | Scuole medie superiori |
Soggetto: | Tratto dal romanzo “Figures in a Landscape” di Barry England |
Sceneggiatura: | |
Fotografia: | Henri Alekan, Peter Suschitzky, Guy Tabary |
Musiche: | Richard Rodney Bennett |
Montaggio: | Reginald Beck |
Scenografia: | Fernando Gonzales |
Costumi: | |
Effetti: | Manolo Baquero |
Interpreti: | Andrew Bradford, Pamela Brown, Roger Lloyd Pack, Christopher Malcolm, Malcolm Mcdowell (Ansell), Robert Shaw (MacConnachie), Warwick Sims, Henry Woolf |
Produzione: | Cinecrest |
Distribuzione: | Non reperibile in pellicola |
Origine: | Gran Bretagna |
Anno: | 1970 |
Durata:
| 110’
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Trama:
| Ansell e Meg, fuggiti dal carcere, tentano di raggiungere, attraverso pianure deserte e montagne ricoperte di neve, la frontiera dello Stato vicino. Mentre il giovane Ansell, pieno di speranza e di fede, è alieno alla violenza, Meg, più anziano, è animato da un odio feroce verso coloro che lo hanno imprigionato e che ora si sono lanciati al suo inseguimento. Nel corso della fuga, Meg non esita ad uccidere sia per procurarsi i mezzi necessari a raggiungere la libertà sia per sbarazzarsi dei sempre più numerosi inseguitori; anche Ansell, benché riluttante, si vede costretto a ricorrere alle armi, per evitare di essere catturato dai soldati che lo hanno raggiunto. Finalmente i due fuggiaschi giungono in vista della frontiera: Ansell riesce a mettersi al sicuro, mentre Meg, nel tentativo di abbattere un elicottero inviato sulle loro tracce, trova la morte a pochi passi dalla libertà.
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Critica 1: | Da un romanzo di Barry England. Due evasi, un anziano e un giovane, fuggono, con le mani legate dietro la schiena, attraverso una landa deserta, verso la frontiera, braccati da un onnipresente elicottero. Come suggerisce il titolo inglese, i protagonisti di questo moderno apologo sulla libertà e sulla lotta contro la costrizione sono, più che personaggi, due figure simboliche schiacciate contro il paesaggio, percorso con lunghi piani sequenza, panoramiche, carrellate. Il più astratto film di J. Losey, scritto da R. Shaw, girato in Spagna, fotografato dal grande H. Alekan. |
Autore critica: | |
Fonte critica | Il Morandini – Dizionario dei film, Zanichelli |
Data critica:
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Critica 2: | Figures in a Landscape è innanzitutto il piacere sconfinato di filmare due uomini in una distesa dagli orizzonti drammaticamente estesi: una dimensione che magnificamente si presta al discorso simbolico che Losey conduce dall'inizio (due uomini in fuga, le braccia incatenate), alla fine (un uomo ed il proprio sangue, sulla neve). Opera sconcertante per chi ha voglia ad ogni costo rilevarne un riferimento storico, o politico (le bombe al napalm nella piantagione-Vietnam), o semplicemente logico. Gli uomini sono semplicemente delle prede (prigionieri, pazzi, delinquenti, onesti?), l'elicottero uno strumento di oppressione tremendamente efficace dal punto di vista simbolico ed estetico; le uniformi anonime. Non così la violenza, la crudeltà, la tenerezza, il sottile gioco della morte con la vita. Che sono quelle di sempre. |
Autore critica: | Fabio Fumagalli |
Fonte critica: | www.rtsi.ch./filmselezione |
Data critica:
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Critica 3: | |
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Libro da cui e' stato tratto il film |
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