Imperatore del nord (L') - Emperor Of The North
Regia: | Robert Aldrich |
Vietato: | No |
Video: | 20th Century Fox Home Entertainment |
DVD: | |
Genere: | Avventura |
Tipologia: | Diritti umani - Esclusione sociale, Il lavoro |
Eta' consigliata: | Scuole medie superiori |
Soggetto: | Christopher Knopf |
Sceneggiatura: | Christopher Knopf |
Fotografia: | Joseph Biroc |
Musiche: | Frank De Vol |
Montaggio: | Michael Luciano |
Scenografia: | |
Costumi: | |
Effetti: | |
Interpreti: | Malcolm Atterbury (Hogger) Hal Baylor (Aiut. Addetto Scalo), Ernest Borgnine (Shack), Harry Caesar (Coaly), Keith Carradine (Cigaret), Matt Clark (Yarflet), Elisha Cook Jr. (Gray Cat), Joe De Reda (Dinger), Liam Dunn (Smile), Diane Dye (Prudence), Robert Foulk (Controllore), James Goodwin (Fakir), Ray Guth (Preacher), Sid Haig (Grease Tail), Karl Lukas (Pokey Stiff), Lee Marvin (A-Numero 1) |
Produzione: | Hyman |
Distribuzione: | Non reperibile in pellicola |
Origine: | Usa |
Anno: | 1973 |
Durata:
| 122’
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Trama:
| Nel 1933 l'America è dilaniata dalla crisi economica. Il paese è pieno di disoccupati e di vagabondi in cerca di lavoro. Specialmente sui treni si consuma l'emarginazione di questa povera gente che cerca di attraversare lo stato sui vagoni merce in modo clandestino. Ma a fare la guardia su questi convogli c'è Shack, feroce guardiano.
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Critica 1: | Oregon 1933. Tra gli hobos, i vagabondi senza lavoro che si spostano da uno Stato all'altro durante la Grande Depressione, salendo clandestinamente sui treni merci, c'è il Numero 1 (L. Marvin), detto "imperatore del Nord" per lo scaltro talento con cui sfugge ai guardiani ferroviari pronti a gettare i clandestini dal treno in corsa. E c'è, sulla linea 19, Shack (E. Borgnine), sadico e implacabile conduttore che agli hobos fa una lotta spietata. Tra i due s'ingaggia una lotta privata che ha un epilogo tragico. Da una sceneggiatura di Christopher Knopf che non ignora i precedenti letterari sull'argomento (La strada, 1907, di Jack London, per esempio), R. Aldrich ha tratto un film torvo che compendia in cadenze epiche il suo cinema romantico della disfatta e del furore. Da non trascurare l'importanza di Sigaret (K. Carradine), hobo per gioco, divorato dalla propria ambizione senza sbocco. Altro titolo Emperor of the North Pole. |
Autore critica: | |
Fonte critica | kataweb cinema |
Data critica:
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Critica 2: | Uno dei capolavori (assurdamente misconosciuto!) di Robert Aldrich dove l'azione e la lotta fisica assumono la valenza archetipa di un confronto/scontro psicologico. Sullo sfondo di un'America da Grande Depressione, rarefatta e trasparente come non mai, Lee Marvin ed Ernest Borgnine, con l'aggiunta di Keith Carradine, si scontrano come fossero eroi epici moralmente essiccati. La strada ferrata e il treno - un tempo simboli portanti dell'espansione ad Ovest del mito americano - divengono per Aldrich luogo di un confronto tra due immagini dell'America nettamente contrapposte: Lee Marvin (eccezionale) è "Il Numero Uno", un vagabondo famoso per la sua capacità di viaggiare da clandestino sui treni merce; Ernest Borgnine è invece Shack, un sadico capotreno che non esita a uccidere a colpi di martello i passeggeri clandestini. Il duello tra i due è drammatico e disperato, condotto a denti stretti sino al tiratissimo finale. Aldrich ancora una volta si esalta nell'essenzialità di una messa in scena rigorosa e limpida, alla quale aggiunge il colpo di genio d'invertire il ruolo degli interpreti, in un capovolgimento significativo della loro immagine. Così il solitamente pavido e minuscolo Ernest Borgnine (un titolo per tutti: Marty - Vita di un timido) diviene lo spietato capotreno, e Lee Marvin è qui l'eroe della "libertà". Un grande film, conosciuto da pochi e raro persino negli affollati palinsesti notturni della televisione. |
Autore critica: | Massimo Causo |
Fonte critica: | Cineforum n. 333 |
Data critica:
| 4/1994
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Critica 3: | |
Autore critica: | |
Fonte critica: | |
Data critica:
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Libro da cui e' stato tratto il film |
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