Belle speranze - High Hopes
Regia: | Mike Leigh |
Vietato: | No |
Video: | Domovideo |
DVD: | |
Genere: | Commedia |
Tipologia: | Spazio critico |
Eta' consigliata: | Scuole medie superiori |
Soggetto: | Mike Leigh |
Sceneggiatura: | Mike Leigh |
Fotografia: | Roger Pratt |
Musiche: | Andrew Dison |
Montaggio: | Jon Gregory |
Scenografia: | |
Costumi: | |
Effetti: | |
Interpreti: | Philip Davis (Cyril), Edna Dore (Mrs. Bender), Philip Jackson (Martin), Ruth Sheen (Shirley), Heather Tobias (Valerie) |
Produzione: | Portman Productions Limited |
Distribuzione: | Non reperibile in pellicola |
Origine: | Gran Bretagna |
Anno: | 1988 |
Durata:
| 102’
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Trama:
| A Londra, due trentacinquenni, la casalinga Shirley e Cyril, un corriere motociclista, convivono con amore e tenerezza: unico motivo di discussione la mancanza di un figlio che la donna desidera ardentemente ma che l'uomo non vuole perchè considera la famiglia, nella attuale avida e cinica società, un'istituzione inutile. Alla semplicità della loro vita fa contrasto quella di Valerie, nevrotica sorella di Ciryl e moglie tradita di Martin, un commerciante di auto. In questa situazione familiare si destreggia la signora Bender, madre di Valerie e Cyril, che vive da sola, perseguitata dalla sua cronica distrazione, in un quartiere che non ne gradisce il dimesso tenore di vita. Dopo alterne dispute familiari ed a seguito del fallimento di un party organizzato da Valerie per il settantesimo compleanno della madre (potrebbe essere l'ultimo è l'incoraggiante brindisi che si sente indirizzare l'anziana donna), Cyril e Shirley accolgono nel loro modesto appartamento costei: nella quotidiana lotta per l'esistenza, hanno capito la forza del loro amore e della loro speranza.
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Critica 1: | Con garbo e grande finezza, con humour la dove occorre e sempre tessendo un velo di sottile ma tangibile malinconia, il regista tratta il tema della famiglia, del coraggio per formarla, della paura di un successivo naufragio e quindi dei tradimenti, degli scoramenti e relative responsabilità. |
Autore critica: | |
Fonte critica | Segnalazioni Cinematografiche |
Data critica:
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Critica 2: | (…) l'antitatcherismo ch High Hopes (…) semmai sorprende proprio per un residuo di ottimismo che ancora vi circola a differenza di quanto solitamente accade nella commedia inglese anni '80. Mike Leigh stempera in parte gli umori agri sul terreno della comicità (Tatcher è il nome del cactus della protagonista) esasperando fino al limite della caricatura vizi e difetti della middle-class che se esce con le ossa rotte continua tuttavia ad essere piacevolmente stupida come lo erano George e Mildred dell'omonima serie televisiva di qualche anno fa. |
Autore critica: | Marzia Milanesi |
Fonte critica: | Cineforum n. 277 |
Data critica:
| 9/1988
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Critica 3: | |
Autore critica: | |
Fonte critica: | |
Data critica:
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Libro da cui e' stato tratto il film |
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