Pinocchio -
Regia: | Matteo Garrone |
Vietato: | No |
Video: | |
DVD: | Eagles Pictures |
Genere: | Fiaba |
Tipologia: | Diventare grandi, Infanzia di ogni colore |
Eta' consigliata: | Scuole medie inferiori |
Soggetto: | Carlo Collodi - (fiaba) |
Sceneggiatura: | Massimo Ceccherini, Matteo Garrone |
Fotografia: | Nicolaj Bruel |
Musiche: | |
Montaggio: | Marco Spoletini |
Scenografia: | Dimitri Capuani |
Costumi: | Massimo Cantini Parrini |
Effetti: | Theo Demiris - (visivi), Rodolfo Migliari - (visivi), Chromatica, One Of Us |
Interpreti: | Federico Ielapi - Pinocchio, Roberto Benigni - Geppetto, Gigi Proietti - Mangiafuoco, Rocco Papaleo - Gatto, Massimo Ceccherini - Volpe, Marine Vacth - Fata Adulta, Alida Baldari Calabria - Fatina bambina, Alessio Di Domenicantonio - Lucignolo, Maria Pia Timo - Lumaca, Davide Marotta - Grillo Parlante, Paolo Graziosi - Mastro Ciliegia, Gianfranco Gallo - Civetta, Massimiliano Gallo - Corvo, Marcello Fonte - Pappagallo, Teco Celio - Gorilla, Enzo Vetrano - Maestro scuola, Nino Scardina - Omino di burro |
Produzione: | ARCHIMEDE CON RAI CINEMA, LE PACTE, RECORDED PICTURE COMPANY, IN ASSOCIAZIONE CON LEONE FILM GROUP |
Distribuzione: | 01 DISTRIBUTION - RaiCinema |
Origine: | Italia-Francia-GB |
Anno: | 2019 |
Durata:
| 125’
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Trama:
| Ci sono tutti, i personaggi principali del romanzo di Collodi, nel Pinocchio di Matteo Garrone: Geppetto e il suo burattino di legno, Lucignolo, Mangiafuoco, la Fata Turchina, il Grillo Parlante, il Gatto e la Volpe, fino all'Omino di burro, il Tonno e la Balena. Perché questo ennesimo adattamento cinematografico di una delle favole italiane più note nel mondo è enormemente rispettoso dell'originale.
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Critica 1: | Trasformista, metamorfico, polimorfo, il Pinocchio di Matteo Garrone rende giustizia alla lettera di Collodi, sfrondando le Avventure dei cascami di qualche altra trasposizione cinematografica: il burattino/bambino è come Alice nel paese delle meraviglie, solo che la meraviglia è lui, lui è il fanciullino, i suoi occhi i nostri, la sua altezza quella della camera, il suo incanto la nostra visione. (…)
È un inno alla gioia, in fondo, questo Pinocchio, un romanzo di formazione che deforma la realtà per scoprirne nel fantastico l’essenza più profonda: come sono il Corvo, la Civetta, il Grillo e Il Giudice? E la Lumaca, e il Tonno? E chi sono il Mangiafuoco Gigi Proietti, il Gatto (Rocco Papaleo) e la Volpe (Massimo Ceccherini, co-sceneggiatore con Garrone), il direttore del circo (Massimiliano Gallo) e l’Omino di burro (Nino Scardina), quali sono le minacce che portano al bambino? E che padre è, forse pavido e remissivo ma anche protettivo e innamorato, Geppetto, cui Benigni dà aspetto sofferto e comprensione affettuosa?
Pinocchio non ci dice nulla di nuovo, se non vogliamo considerare nuova l’aderenza filologica, ma ci mostra molto di bello, e dunque di inedito: se il primo privilegio di uomo è dare un nome alle cose, quello di un regista è dare un’immagine e un’immaginazione alle cose. E Garrone è un grande regista. |
Autore critica: | Federico Pontiggia |
Fonte critica | cinematografo.it |
Data critica:
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Critica 2: | |
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Critica 3: | |
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Libro da cui e' stato tratto il film |
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