Demone sotto la pelle (Il) - The parasite muders
Regia: | David Cronenberg |
Vietato: | 18 |
Video: | 20th Century Fox Home Entertainment, Fonit Cetra Video |
DVD: | Quinto Piano |
Genere: | Horror |
Tipologia: | Spazio critico |
Eta' consigliata: | Scuole medie superiori |
Soggetto: | David Cronenberg |
Sceneggiatura: | David Cronenberg |
Fotografia: | Robert Saad |
Musiche: | Ivan Reitman |
Montaggio: | Patrick Dodd |
Scenografia: | Erla Gliserman |
Costumi: | |
Effetti: | |
Interpreti: | Paul Hampton (Roger St Luc), Joe Silver (Rollo Linski), Lynn Lowry (Infermiera Forsythe), Allan Kolman (Nicholas Tudor), Susan Petrie (Janine Tudor), Barbara Steele (Betts), Camil Ducharme (Sig. Guilbault), Hanka Posnanska (Sig.Ra Guilbault) |
Produzione: | Cinepix, Dal Productions, Cfdc |
Distribuzione: | Cineteca Lucana |
Origine: | Canada |
Anno: | 1974 |
Durata:
| 88'
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Trama:
| Creatore di un parassita afrodisiaco, capace cioè di potenziare le funzioni sessuali, un celebre medico si accorge che la sua scoperta ha conseguenze aberranti: perciò uccide la ragazza che gli è servita da cavia, e si ammazza. In tanto però a causa della giovane, il parassita ha cominciato a diffondersi tra gli inquilini di un immenso centro residenziale denominato l'Arca di Noè. Il medico del complesso e la sua infermiera e amante tentano di opporsi all'avanzata dell'infernale vermiciattolo, ma alla fine ne vengono essi stessi contaminati. Oramai indisturbati, gli abitanti dell'Arca si apprestano a contagiare l'intera città e, forse, il mondo.
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Critica 1: | Primo vero lungometraggio del giovane David Cronenberg e subito un tuffo sgradevolissimo, ma con molto stile, nel territorio dell'orrore. Ne Il demone sotto la pelle dominano la fisicità sessuale e l'eccesso orgiastico, forse anche a causa del produttore del film, attivo nei primi anni '70 come creatore di alcuni interessanti e singolari esempi di "sexploitation". Il film è semplicemente l'iniziale e traumatico esempio di gusto per il ributtante; dell'insostenibile visione (insistente) della repulsione del contatto fisico; della malattia come contagio; insomma tutte le ossessioni e le fobie che perdureranno, in forme più o meno latenti, nell'opera di questo geniale autore.
L'angoscia cieca, la fobia animale permea ogni fotogramma di quest'opera sporca, malata e assolutamente imperfetta. Non c'è quasi premessa narrativa, né tantomeno spiegazioni pseudoscientifiche. Il contagio per Cronenberg è come la paura, che cresce dentro di noi e preme per uscire, fino ad esplodere in un terrificante urlo e propagarsi in un qualsiasi condominio di periferia. L'ambientazione, squallida e claustrofobica, non è troppo lontana da quelle di Scanners, di Brood - La covata malefica, né di La zona morta dove sembra nascere l'evoluzione della creatività di Cronenberg, destinato non più a chiudersi in spazi mentali ristretti, ma aperti ad ogni pur inimmaginabile fisicità. |
Autore critica: | Marco Martani |
Fonte critica | Cineforum n. 326 |
Data critica:
| 7/8/1993
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Critica 2: | |
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Critica 3: | |
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Libro da cui e' stato tratto il film |
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