Condannato a morte per mancanza di indizi - Star Chamber
Regia: | Peter Hyams |
Vietato: | No |
Video: | 20th Century Fox Home Entertainment |
DVD: | |
Genere: | Drammatico |
Tipologia: | Diritti umani - Pena di morte |
Eta' consigliata: | Scuole medie superiori |
Soggetto: | Roderick Taylor |
Sceneggiatura: | Peter Hyams, Roderick Taylor |
Fotografia: | Richard Hannah |
Musiche: | Michael Small |
Montaggio: | Jame Mitchell |
Scenografia: | |
Costumi: | |
Effetti: | |
Interpreti: | John di Santi, Michael Douglas, Sharon Gless, Hal Holbrook |
Produzione: | Frank Yablans Presentation Inc |
Distribuzione: | Non reperibile in pellicola |
Origine: | Usa |
Anno: | 1983 |
Durata:
| 109'
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Trama:
| Steven Hardin, onesto magistrato sui quaranta di Los Angeles, è in crisi di coscienza, perché ripetutamene costretto - in seguito a cavilli giuridici sollevati da legali senza scrupoli - a mandare prosciolti imputati rei dei più ghiaccianti crimini. Hardin comunica il proprio turbamento a un vecchio maestro di diritto, Benjamin Caufeld, il quale lo esorta con sibillina noncuranza ad "agire, anziché lamentarsi", lasciandolo sconcertato. Finché un giorno il mistero di questo inesplicabile "agire non gli viene svelato: entri anche lui a far parte di una specie di tribunale speciale segreto, tipo loggia massonica, che si ispira a una - reale o ipotetica - "Star Chamber" del tardo settecento britannico, autorizzata da Enrico VIII a giustiziare i criminali più efferati, riusciti a scampare di tra le maglie della legge ufficiale. Pur ripugnandogli questo tipo di sentenza inappellabile - alla cui esecuzione provvedono silenziosi killer professionisti, assoldati - Mardin, esasperato per un crimine di particolare atrocità, che lo ha scosso emotivamente e la cui condanna gli è sfuggita di mano per un banale vizio di procedura oppostogli dal legale corrotto di turno, si associa al tribunale segreto. Ma subito dopo il pronunciamento degli implacabili "nove" di cui fa parte, viene a scoprire che a commettere l'orrendo crimine non sono stati i due pregiudicati che le prove - in apparenza irrefutabili - gli hanno fatto ritenere responsabili, e si precipita sconvolto e fuori di sé verso il covo dei due malcapitati delinquenti, rischiando la nel tentativo disperato di fermare il tragico meccanismo messo in moto col suo concorso dalla "Star Chamber". Denuncerà gli otto colleghi - giustizieri? Accetterà i rischi di un sistema giudiziario "democratico", inceppato con sconvolgente ricorrenza dalla sottili esigenze della legge e dai cavilli degli avvocati? È l'interrogativo a cui il film dà risposta con la decisione del giovane magistrato di rifiutare la giustizia privata.
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Critica 1: | Un buon poliziesco fatto di ritmo, spettacolo e riflessione: una risposta molto democratica a troppi giustizieri privati. Di rilievo l'interpretazione di Douglas. |
Autore critica: | Francesco Mininni |
Fonte critica | Magazine italiano tv |
Data critica:
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Critica 2: | Onesto magistrato di Los Angeles si scontra con giudici corrotti e decide di non sottostare a ricatti. Scritto dal regista e da Roderick Taylor, il film è ben diretto e ben recitato, forse un po' troppo enfatico, predicatorio ma il ritmo è ottimo e il finale spettacolare. M. Douglas è anche il produttore. |
Autore critica: | |
Fonte critica: | Il Morandini - Dizionario dei film, Zanichelli |
Data critica:
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Critica 3: | |
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Libro da cui e' stato tratto il film |
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