Tragedia di un uomo ridicolo (La) -
Regia: | Bernardo Bertolucci |
Vietato: | No |
Video: | Warner Home Video |
DVD: | |
Genere: | Drammatico |
Tipologia: | Giovani in famiglia, I giovani e la politica |
Eta' consigliata: | Scuole medie superiori |
Soggetto: | Bernardo Bertolucci |
Sceneggiatura: | Bernardo Bertolucci |
Fotografia: | Carlo di Palma |
Musiche: | Ennio Morriconi |
Montaggio: | Gabriella Cristiani |
Scenografia: | Gianni Silvestri |
Costumi: | |
Effetti: | |
Interpreti: | Anouk Aimee, Ugo Tognazzi, Ricky Tognazzi, Laura Morante, Victor Cavallo, Olimpia Carlisi |
Produzione: | Giovanni Bertolucci per la Fiction Cinematografica |
Distribuzione: | Cineteca Nazionale |
Origine: | Italia |
Anno: | 1981 |
Durata:
| 120'
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Trama:
| Primo Spaggiari è un piccolo industriale caseario parmense. È di origine contadina. Non è andato oltre le elementari. Si è fatto col suo lavoro. Sua moglie Barbara è una donna raffinata, di origine francese. Un giorno il loro figlio Giovanni è rapito e Primo Spaggiari deve raggranellare un miliardo per il riscatto. Il caseificio è colpito da una grave crisi economica. Nella vicenda intervengono una giovane operaia, Laura, fidanzata di Giovanni, e un prete operaio, Adolfo, che sanno molto sul rapimento. Da loro l'industriale viene a sapere che suo figlio è morto. Primo Spaggiari continua a raccogliere i soldi, aiutato in questo dalla moglie Barbara, per salvare la sua seconda creatura: il caseificio, sull'orlo del fallimento. Seguendo le indicazioni di una lettera falsa, scritta dalla fidanzata di Giovanni, Primo Spaggiari e la moglie depositano il miliardo nel luogo indicato. Alla fine ricompare Giovanni (non si sa come) e il miliardo finisce investito nel caseificio, trasformato in cooperativa, sotto il controllo degli operai. Questa conclusione è solo accennata, mentre era evidente nella versione presentata a Cannes.
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Critica 1: | A Primo Spaggiari, industriale caseario della Bassa Padana, si chiede, per il riscatto del figlio sequestrato da un gruppo di terroristi, un miliardo; quando il figlio viene dato per morto, Spaggiari escogita un piano truffaldino e utopistico per salvare il caseificio sull'orlo del fallimento. L'ultimo film di B. Bertolucci di ambiente italiano prima di Io ballo da sola (1996) è ricco di ossimori: è un giallo senza spiegazione; è un film sul terrorismo dove i terroristi sono invisibili; è angoscioso, ma percorso da momenti umoristici, fratture ironiche, colpi di vento trasgressivi; le immagini chiare e distinte di C. Di Palma sono al servizio di una storia che chiara non è; sta tutta sulle spalle di U. Tognazzi, attore comico che qui coinvolge e sconvolge. Su una materia da romanzo "patetico" è un film "critico-comico". |
Autore critica: | |
Fonte critica | Il Morandini - Dizionario dei film, Zanichelli |
Data critica:
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Critica 2: | |
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Critica 3: | |
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Libro da cui e' stato tratto il film |
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