Bersagli - Targets
Regia: | Peter Bogdanovich |
Vietato: | No |
Video: | Paramount Pictures |
DVD: | |
Genere: | Thriller |
Tipologia: | Storia del cinema |
Eta' consigliata: | Scuole medie superiori |
Soggetto: | Peter Bogdanovich, Polly Platt |
Sceneggiatura: | Peter Bogdanovich |
Fotografia: | Laszlo Kovacs |
Musiche: | |
Montaggio: | Peter Bogdanovich |
Scenografia: | Polly Platt |
Costumi: | Polly Platt |
Effetti: | Gary Kent |
Interpreti: | Tom O'Kelly (Bobby Thompson), Boris Karloff (Byron Orlok), Arthur Peterson (Ed Loughlin), Monte Landis (Marshall Smith), Nancy Husueh (Jenny), Peter Bogdanovich (Sammy Michaels), Sandy Baron (Kip Larkin) |
Produzione: | Saticoy Production |
Distribuzione: | Non reperibile in pellicola |
Origine: | Usa |
Anno: | 1968 |
Durata:
| 90'
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Trama:
| Byron Orlok, vecchio attore di film horror, decide di lasciare il cinema, in un mondo in cuila violenza della realtà super a di giorno in giorno quella dello schermo. Il regista Sammy Michaels sta cercando di convincerlo a lavorare in un ultimo film, diverso da quelli precedentemente interpretati. Ma un giovane impazzito all'improvviso, armato di un fucile si nasconde in un drive-in e inizia a sparare sugli spettatori nascosto dietro lo schermo. Il vecchio attore dovrà intervenire per risolvere la situazione.
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Critica 1: | In un drive-in s'intrecciano i percorsi di un giovane psicopatico assassino, deciso a fare una strage, e di un vecchio divo del cinema horror, stanco e deluso del suo mestiere. Primo film di Bogdanovich, il regista più cinefilo della sua generazione: thriller a basso costo (130000 dollari, 15 giorni di riprese), ma di alta tensione con interessanti osservazioni sulla società americana. |
Autore critica: | |
Fonte critica | Il Morandini – Dizionario dei film, Zanichlli |
Data critica:
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Critica 2: | Nel suo primo film "ufficiale" Bogdanovich mette in scena un classico dell'ordinaria follia. Quello dell'uomo tranquillo che nell'America della vendita d'armi come fossero canditi si fa la sua scorta di munizione, spara con pedante nitore alla moglie, alla mamma ed ad un paio di sopraggiunti fra i ninnoli impeccabili di casa sua. Prima di rifugiarsi in un drive-in dove Boris Karloff, vecchia gloria dell'horror, sta dando l'addio al proprio pubblico sullo sfondo della Vergine di cera di Corman. Grande B-movie, in bilico fra il rigore di un realismo perfettamente organizzato e la follia dissacrante del momento. |
Autore critica: | Fabio Fumagalli |
Fonte critica: | rtsi.ch/filmselezione |
Data critica:
| 6/8/1999
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Critica 3: | Bogdanovich immagina che un vecchio mito dell'horror si trovi per una complicata serie di circostanze a dover fronteggiare un giovane psicopatico, intenzionato a sparare su vittime scelte a caso.
Il contrappunto tra questa nevrosi urbana e le immagini dei vecchi film del terrore che scorrono sullo schermo è la vera invenzione del film, con la sua proposta di rivalutare il senso morale di un cinema contrapposto al cinismo violento e amorale che caratterizza una società che ha perso i propri valori più importanti. |
Autore critica: | |
Fonte critica: | dvd.it |
Data critica:
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Libro da cui e' stato tratto il film |
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