Gregge (Il) - Suru
Regia: | Yilmaz Cuney; Zeki Okten |
Vietato: | No |
Video: | Biblioteca Rosta Nuova, visionabile solo in sede - General Video |
DVD: | |
Genere: | Drammatico |
Tipologia: | La condizione femminile |
Eta' consigliata: | Scuole medie superiori |
Soggetto: | Yilmaz Cuney |
Sceneggiatura: | Yilmaz Cuney |
Fotografia: | Izzet Akay |
Musiche: | Omer Zulfu Livaneli |
Montaggio: | Pierluigi Leonardi |
Scenografia: | |
Costumi: | |
Effetti: | |
Interpreti: | Tarik Akan, Sabri Aszannart, Aydmiatma, Erol Batibeki, Neidet Buvan, Nec Mettin Cobanogiu, Melike Demirag, Tuncel Kurtiz, Rauf Ozangli |
Produzione: | Guney Film |
Distribuzione: | Non reperibile in pellicola |
Origine: | Turchia |
Anno: | 1979 |
Durata:
| 95’
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Trama:
| Il racconto si svolge nella Turchia d'oggi (vigilia anni '80), la prima parte fra le steppe impervie del paese, popolate unicamente da spauriti nomadi gruppi di curdi, dediti alla pastorizia: la seconda, con gregge attraverso alture innevate e paesaggi desolati, prima a piedi e poi in treno, per concludersi ad Ankara. Al centro del racconto è Sivan - primogenito della famiglia Veysikans, la più ragguardevole del clan - e sua moglie Berivan, proveniente dal clan opposto degli Halilans, che gliel'hanno data in sposa, nell'intento di riportare pace fra le due famiglie rivali. Ma la donna - fragile e malaticcia - è duramente avversata dal violento e dispotico "pater familias" dei Veysikans, Hamo, anche perché non le perdona di non riuscire ad aver figli: o non arrivano a nascere o muoiono poco dopo la nascita. E tuttavia Berivan rifiuta ostinatamente - per un ombroso pudore derivatole dai costumi del clan - di farsi visitare da un medico. Quando - in un momento di particolare crisi economica dei Veysikans - arriva da Ankara l'ordinazione di un mercante di bestiame, Hamo decide di partire col gregge alla volta della capitale, insieme ai figli e alla donna, che Sivan è deciso a far curare, superando la spietata opposizione del genitore. Ma il viaggio è disastroso e l'incasso della vendita una beffa. Stremata dalle fatiche e dallo sconforto, Berivan muore, e Sivan - disperato e furente - reagisce con la violenza alla violenza sanguinosa e beffarda di uno degli acquirenti e lo uccide, determinando la propria rovina e la dispersione del clan.
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Critica 1: | È la storia di una famiglia di pastori dell'Anatolia. Un'antica e sanguinosa inimicizia la oppone a un altro clan. Lungo è il viaggio ad Ankara per vendere il gregge. Scritto e prodotto da Yilmaz Guney, nonostante il suo impianto da melodramma rusticano, ha cadenze da documentario antropologico tanto diretto e spoglio è il suo modo di rappresentare usi e costumi ancora allo stato feudale, tanto appassionato è l'assillo di raccontare una condizione di miseria e di dipendenza senza prospettive di riscatto. |
Autore critica: | |
Fonte critica | Il Morandini – Dizionario dei film, Zanichelli |
Data critica:
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Critica 2: | Un film come questo sfugge ad una normale classificazione. Basato sulla sceneggiatura di un uomo di opposizione, che il regime turco tiene imprigionato da una decina di anni, è un esempio tra i più grandi di cosiddetto cinema del Terzo mondo. Un cinema, cioè, nel quale le necessità dell'arte si sposano a quelle, drammaticamente pressanti, del sociale e del politico. La finzione e la realtà, l'invenzione ed il documento tendono a confondersi continuamente. Ma la lucidità del lavoro di Guney e di Okten fa sì che la storia del loro film diventi emblematica, pura testimonianza di una condizione umana eterna. In questo senso Il gregge (che Locarno, ricordiamolo, indicò due anni fa ad una gloriosa carriera internazionale) è un film sopra la norma. |
Autore critica: | Fabio Fumagalli |
Fonte critica: | rtsi.ch/filmselezione |
Data critica:
| 11/6/1981
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Critica 3: | Con rabbia, violenza e pietà Guney dipinge un emozionante affresco della realtà contadina della Turchia d'oggi, dove miseria, sopraffazione e rivalità tra clan perpetuano tradizioni anacronistiche e spesso disumane. Zeki Okten, fidato collaboratore di Güney, diresse il film eseguendo le indicazioni che questi gli faceva pervenire dal carcere. Vincitore della Palma d'Oro al 35° Festival di Cannes, il film uscì in Italia solo nel 1984. |
Autore critica: | Mymovies.it |
Fonte critica: | |
Data critica:
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Libro da cui e' stato tratto il film |
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Autore libro: | |
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