Giorni contati (I) -
Regia: | Elio Petri |
Vietato: | 14 |
Video: | Mondadori Video |
DVD: | |
Genere: | Sociale |
Tipologia: | Il lavoro |
Eta' consigliata: | Scuole medie superiori |
Soggetto: | Tonino Guerra, Elio Petri |
Sceneggiatura: | Tonino Guerra, Elio Petri |
Fotografia: | Ennio Guarnieri |
Musiche: | Ivan Vandor |
Montaggio: | Ruggero Mastroianni |
Scenografia: | Giovanni Checchi |
Costumi: | |
Effetti: | |
Interpreti: | Alberto Amato, Giulio Battiferri, Regina Bianchi Giulia, Vittorio Bottone, Lando Buzzanca, Marcella Valeri |
Produzione: | Goffredo Lombardo per la Titanus e Metro |
Distribuzione: | Cineteca Nazionale |
Origine: | Italia |
Anno: | 1962 |
Durata:
| 98'
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Trama:
| Cesare, un idraulico di cinquantacinque anni, che ha lavorato sodo per tutta la vita, dopo la morte della moglie si trova veramente solo. Un giorno Cesare vede morire un uomo della sua età, e quell'episodio folgora Cesare come una rivelazione: egli sapeva che alla sua età si può morire, ma ora lo ha "visto". Questa consapevolezza matura in lui una decisione imprevedibile: smetterà da oggi, e per sempre, di lavorare, per potersi godere la vita prima che sia troppo tardi. Ma è già troppo tardi per lui. I giorni di vacanza di Cesare non sono che un inutile rincorrere la giovinezza; ogni strada presa da Cesare è un vicolo chiuso, ogni speranza una delusione. È rimasto irrimediabilmente indietro di diversi decenni. Perfino il modo di divertirsi della gente non è più il suo. È per questo che Cesare, arrendendosi alla società che lo circonda, ritorna a lavorare. La sua breve vacanza è servita solo ad aprirgli gli occhi e a spegnere, uno dopo l'altro, tutti i suoi sogni.
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Critica 1: | Una mattina a Roma in tram Cesare, idraulico di 55 anni, vede morire un uomo e va in tilt. Smette di lavorare, deciso a godersi la vita, ma anche questa svolta si rivela una sconfitta. Il 2° film di E. Petri, e uno dei suoi migliori in assoluto, nasce da un'insolita contaminazione: un tema esistenziale inserito in un contesto neorealistico con un linguaggio che risente della lezione di Rossellini, ma anche di Antonioni e del primo Godard. Un racconto di dolente verità, uno straordinario S. Randone. Scritto con Tonino Guerra. 1° premio al Festival di Mar del Plata. |
Autore critica: | |
Fonte critica | Il Morandini - Dizionario dei film, Zanichelli |
Data critica:
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Critica 2: | |
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Critica 3: | |
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Libro da cui e' stato tratto il film |
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