Nuvole in viaggio - Kaljas pilvet karkaavat
Regia: | Aki Kaurismäki |
Vietato: | No |
Video: | Rcs Films & Tv |
DVD: | |
Genere: | Commedia |
Tipologia: | Il lavoro |
Eta' consigliata: | Scuole medie inferiori; Scuole medie superiori |
Soggetto: | Aki Kaurismäki |
Sceneggiatura: | Aki Kaurismäki |
Fotografia: | Timo Salminen |
Musiche: | Shelley Fisher |
Montaggio: | Aki Kaurismäki |
Scenografia: | Markku Patila, Jukka Salmi |
Costumi: | |
Effetti: | |
Interpreti: | Kati Outinen, Kari Vaananen, Elina Salo, Sakari Kuosmanen, Markku Peltola, Matti Onnismaa, Matti Pellopaa |
Produzione: | Aki Kaurismäki per Sputnik Oy |
Distribuzione: | Academy |
Origine: | Finlandia |
Anno: | 1997 |
Durata:
| 96'
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Trama:
| Una capo cameriere di un piccolo albergo viene licenziata perché le banche hanno tolto il credito alla padrona e una catena di fast food diventa il nuovo proprietario. Anche il cuoco e i camerieri sono licenziati. Il marito della capo cameriera viene licenziato dall'azienda di tram della città perché alcune linee non rendono più. I due vagano in cerca di lavoro da un posto all'altro, attraversando varie vicissitudini, fino quando alla padrona dell'ex ristorante viene l'idea di rimettersi in affari e aprire un ristorante di lusso che attira clienti.
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Critica 1: | Nuvole in viaggio è un film che non deve assolutamente perdere chi ama ancora il cinema con un'anima, una ragione di essere, uno stile che nasce dall'intelligenza delle cose. Ed è uno dei film più belli di quest'anno: una piccola grande commedia sulle tragedie della vita quotidiana, sui disastri e i fallimenti che riguardano milioni di persone e che nel cinema di Aki Kaurismäki, pur così apparentemente astratto e rarefatto in un teatrino di silenzi, prendono vita e sostanza come i casi di autentici esseri umani. Lui definisce i suoi personaggi "gente all'antica in un mondo moderno", e si capisce cosa intende dire. Gente che crede ancora - ma, grazie a Kaurismäki, senza moralismi - in quei valori di cui troppo spesso la cronaca e il cinema fanno folcloristiche polpette: i legami familiari, il senso di responsabilità, il diritto-dovere di guadagnarsi la vita. E li muove con partecipazione e humour assieme su uno sfondo spoglio colorato come le vignette di un fumetto o le stazioni di una moderna via crucis. La storia di Nuvole in viaggio è stata dettata al regista dalla condizione della sua Finlandia, dove la disoccupazione raggiunge il 30 per cento e il "welfare" non è una grande consolazione. (...) Ma si tratta pur sempre di un film di Kaurismäki - anzi, del suo film più bello -: in cui, a uno stile rigoroso e spoglio che ricorda la semplicità di Ozu, a una messa in scena che registra con ironia la progressione implacabile della caduta dei due poveretti, a un sentimento profondamente rispettoso e partecipe nei loro confronti, fanno pendant uno humour corrosivo e uno sconsolato divertimento. |
Autore critica: | Irene Bignardi |
Fonte critica | la Repubblica |
Data critica:
| 12/4/1997
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Critica 2: | Stile minimalista (all'apparenza), personaggi laconici, tensione dolceamara (tra la più nera disperazione e la poesia della speranza): ecco Nuvole in viaggio, l'ultimo, bellissimo film di Aki Kaurismaki, che, dai rigori climatici e psicologici della Finlandia, continua a confermarsi come uno degli autori europei più inventivi e rigorosi. Kaurismaki (che come sempre ha scritto, diretto, montato e prodotto il film, il quindicesimo, senza contare i corti) racconta questa volta una storia di quotidiana disoccupazione: un uomo, una donna, un cane e tutti i loro amici, lasciati sul lastrico dall'improvviso licenziamento, la disperazione istintiva, sulla quale prendono il sopravvento, nonostante tutto, la voglia di ricominciare e il senso della propria dignità. “La disoccupazione è una catastrofe che colpisce non solo la Finlandia, ma quasi tutto il mondo”, ha detto Kaurismaki. “E credo che in questo momento un film possa proporsi solo di offrire una speranza, da un lato, e un documento, dall'altro”. Da qui il lieto fine (temporaneo, ovviamente), la solidarietà ironica con cui tutti ricominciamo. Ispirato a Ladri di biciclette e a La vita è una cosa meravigliosa, dickensiano nell'accumularsi delle catastrofi e nell'umorismo sotterraneo, un film tutto giocato sulla gamma del blu e su una composizione matematica del'inquadratura, che commuove senza essere mai patetico, che non perde di vista né la moralità né il cinema. E' dedicato a Matti Pellonpaa, l'attore preferito di Kaurismaki, morto l'anno scorso, che è il bambino nella foto incorniciata. |
Autore critica: | Emanuela Martini |
Fonte critica: | Film TV |
Data critica:
| 26/4/1997
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Critica 3: | |
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Data critica:
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Libro da cui e' stato tratto il film |
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