Charlot soldato - Shoulder Arms
Regia: | Charles Chaplin |
Vietato: | No |
Video: | Ricordi Video, Videogram, Skema |
DVD: | |
Genere: | Comiche |
Tipologia: | La guerra, La memoria del XX secolo |
Eta' consigliata: | Scuole elementari; Scuole medie inferiori; Scuole medie superiori |
Soggetto: | Charlie Chaplin |
Sceneggiatura: | Charlie Chaplin |
Fotografia: | Roland Totheroh |
Musiche: | |
Montaggio: | |
Scenografia: | Charles D. Hall |
Costumi: | |
Effetti: | |
Interpreti: | Albert Austin (Sold. Americano/Tedesco/Autista Del Kaiser), Henry Bergman (Sergente Grasso/Maresc. Hindenburg), Charlie Chaplin (Recluta), Syd Chaplin (Sergente/Kaiser), Park Jones (Soldato Americano), J.T. Powell (Motociclista), Edna Purviance (Ragazza Francese), John Rand (Soldato Americano), Loyal Underwood (Tedesco Piccolino), W.G. Wagner (Motociclista), Tom Wilson (Serg. Istruttore) |
Produzione: | Charlie Chaplin per First National |
Distribuzione: | Cineteca Nazionale |
Origine: | Usa |
Anno: | 1935 |
Durata:
| 35'
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Trama:
| "Charlot soldato" č un'invenzione grottesca, narrativamente giustificato in quanto sogno, durante la quale, Charlot aiutato dal fratello Sidney riescono a catturare il Kaiser. La delimitazione storica č occasionale, non investe quella guerra, ma la guerra come rivelazione dei caratteri negativi della vita.
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Critica 1: | Shoulder Arms ( Charlot soldato) (...) conosciuta solo nell'edizione ridotta (3 bobine invece delle 5 originali mai proiettate) č un'invenzione grottesca, narrativamente giustificata in quanto sogno, durante la quale Charlot, aiutato dal fratello Sidney, riesce a catturare il Kaiser. La delimitazione storica č occasionale, non investe quella guerra, ma la guerra come rivelazione dei caratteri negativi della vita. Il ricorso al tema del sogno č significativo in quanto nasce a confronto con un mondo fatto di trincee allagate, di fango, di solitudine, di uno sfruttamento il cui contraltare č simbolicamente racchiuso in una celebre sovrimpressione: sulla destra dell'inquadratura il patetico e derelitto soldato sommerso dalla pioggia, sulla sinistra un grosso barman agita uno shaker sullo sfondo d'una cittā indaffarata; alla congiunzione tra le due immagini il cartello con la scritta Broadway che i soldati hanno messo, con ironica nostalgia, alla confluenza di due trincee. Il sogno non č solo compensazione (con la vittoria dell'anti-eroe), ma diventa occasione di denuncia: č l'impossibilitā della liberazione che si accompagna alla sola possibilitā trionfatrice della solitudine. (...) Chaplin contrappone la struttura individuale nella sua forma quasi naturale ad una struttura sociale vista come repressione della naturalitā. Particolarmente indicativa al riguardo č una delle sequenze d'apertura del film, praticamente giocata su un unico tema: i piedi di Charlot rifiutano di assumere la posizione richiesta dagli ordini del sergente. Mostrando l'inapplicabilitā (malgrado tutti gli sforzi) del passo militare, Chaplin ribadisce la libertā del personaggio, quindi dell'individuo in assoluto. (...) |
Autore critica: | Giorgio Cremonini |
Fonte critica | Charlie Chaplin, Il Castori Cinema, La Nuova Italia |
Data critica:
| 1977
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Critica 2: | |
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Critica 3: | |
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Libro da cui e' stato tratto il film |
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