Zan Boko - Zan Boko
Regia: | Gaston Kaboré |
Vietato: | No |
Video: | Biblioteca Rosta Nuova, visionabile solo in sede – Coe |
DVD: | |
Genere: | Drammatico |
Tipologia: | Diritti umani - Esclusione sociale |
Eta' consigliata: | Scuole medie superiori |
Soggetto: | |
Sceneggiatura: | Gaston J.M. Kabonko |
Fotografia: | Sekou Quedraogo, Issaka Thiobiano |
Musiche: | Henri Guedon |
Montaggio: | Andree Davanture, Marie Jeanne Kanyala |
Scenografia: | |
Costumi: | |
Effetti: | |
Interpreti: | Colette Kabore', Joseph Nikiema, Jean François Ouedraogo, Georgette Salambere, Hyppolyte Wangrawa, Tinfisse Yerbanga, Celistine Zongo, Michel Zoundi |
Produzione: | Gaston Kabore' - Coe |
Distribuzione: | Coe |
Origine: | Burkina Faso - Italia |
Anno: | 1988 |
Durata:
| 102’
|
Trama:
| Un piccolo villaggio rurale viene assorbito in un agglomerato urbano in piena espansione e scompare poco a poco. Protagonista è il contadino Tinga che diviene improvvisamente cittadino in seguito all'annessione della sua casa al perimetro urbano. Nella lotta per difendere il suo territorio dalle mire del vicino, ricco e prepotente, verrà aiutato solo da un giovane e coraggioso giornalista.
|
Critica 1: | Tinga è un agricoltore che si trova, suo malgrado, a diventare cittadino. Tenta di resistere ad un ricco vicino che vuole la sua proprietà. Solo un giovane giornalista lo aiuta.
Il titolo significa il luogo dove viene inumata la placenta del bimbo appena nato per consacrare il suo legame con la terra. |
Autore critica: | |
Fonte critica | tures.it |
Data critica:
|
|
Critica 2: | Zan Boko sta a indicare il luogo nel quale viene inumata la placenta del bimbo appena nato per consacrare il suo legame con la terra-nutrice, dimora degli antenati e degli spiriti protettori della famiglia e del gruppo sociale. Il titolo del film secondo il regista si potrebbe tradurre in "radici", identità culturale, poiché sta a designare la natura ad un tempo religiosa, storica ed affettiva delle radici che legano l'uomo alla sua terra. Tinga, il protagonista, è un agricoltore divenuto cittadino suo malgrado, in seguito all'annessione della sua casa e del terreno circostante all'area urbana. Egli si trova a lottare insieme alla moglie ed ai figli, contro le oppressioni e le violenze di un mondo con il quale sente di non avere nulla in comune. Testimone del suo dramma è un giovane giornalista il cui spirito critico ed il profondo senso di responsabilità urtano a pieno contro una certa concezione dell'informazione di Stato. La vita elegiaca del villaggio contadino verrà sacrificata brutalmente ad interessi spietati ed altrettanto brutalmente verranno tacitate le denunce del giornalista. |
Autore critica: | |
Fonte critica: | |
Data critica:
|
|
Critica 3: | |
Autore critica: | |
Fonte critica: | |
Data critica:
|
|
Libro da cui e' stato tratto il film |
Titolo libro: | |
Autore libro: | |
|