Dersu Uzala - Dersu Uzala
Regia: | Akira Kurosawa |
Vietato: | No |
Video: | Antoniana Film, General Video, San Paolo Audiovisivi, De Agostini |
DVD: | General video |
Genere: | Avventura |
Tipologia: | Natura e ambiente |
Eta' consigliata: | Scuole elementari; Scuole medie inferiori; Scuole medie superiori |
Soggetto: | Vladimir Arseniev |
Sceneggiatura: | Akira Kurosawa, Yurik Naguibine |
Fotografia: | Fedor Dobronravov, Youri Gantmann, Asakazu Nakai |
Musiche: | Isac Schwartz |
Montaggio: | Akira Kurosawa, Viera Stefanova |
Scenografia: | Youri Rakcha |
Costumi: | |
Effetti: | |
Interpreti: | Maksim Munzuk, Juri Solomin, Schmeikl Chokomorov, Svetlana Danielchenko |
Produzione: | Mosfilm E Kurosawa Film Studio 42 (Tokio) |
Distribuzione: | Zari FIlm - Cineteca Griffith |
Origine: | Giappone, Urss |
Anno: | 1975 |
Durata:
| 128'
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Trama:
| All'inizio del secolo, il capitano Arseniev conduce una piccola spedizione di ricognizioni geografiche ai confini della Cina, nella vasta e inesplorata zona del fiume Ussuri. Una sera, mentre gli uomini riposano accanto al fuoco, si presenta un cacciatore anziano della tribù dei Gold. È un tipo bizzarro, ma saggio, esperto della regione e privo della famiglia, toltagli da una epidemia di peste. Invitato a fungere da guida, Dersu accetta e si dimostra molto utile: insegna a tutti i segreti della natura e salva la vita ad Arseniev una notte in cui vengono colti da una tempesta di vento mentre sono soli e sperduti in una palude. A sua volta il capitano salva Dersu dalle rapide di un torrente. Separatisi con dispiacere, i due amici si ritrovano nel corso di una seconda spedizione. Ma l'anziano cacciatore sta divenendo cieco. Arseniev lo conduce in città, e lo ospita in una casa alla quale il Gold non è abituato. Quando Dersu sente la nostalgia della tajga, Arseniev gli regala un fucile modernissimo che ingolosirà un ignoto brigante e costerà la vita al vecchio.
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Critica 1: | Da due libri di viaggio di Vladimir K. Arseniev: nel 1902 in una zona selvaggia lungo il fiume Ussuri ai confini con la Manciuria, Dersu Uzala, solitario cacciatore mongolo senza età né fissa dimora, incontra la piccola spedizione cartografica del capitano russo Arseniev con cui si lega di profonda amicizia e al quale salva la vita. Nel 1907 secondo incontro in cui è il russo che salva la vita al vecchio cacciatore. Primo premio al Festival di Mosca e Oscar 1976 per il miglior film straniero, è un'opera che ricorda Flaherty e Dovgenko per l'intensa, lirica, panteistica rappresentazione del rapporto tra uomo e natura. Dersu Uzala impersonato con eccezionale mimetismo da un attore non professionista mongolo che nella vita fa il musicologo vive in armoniosa e religiosa simbiosi con la natura, parla col fuoco e gli animali, ma ha poco da spartire con il mito del "buon selvaggio". |
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Fonte critica | Il Morandini - Dizionario dei film, Zanichelli |
Data critica:
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Critica 2: | |
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Critica 3: | |
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Libro da cui e' stato tratto il film |
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