RETE CIVICA DEL COMUNE DI REGGIO EMILIA
Torna alla Home
Mappa del sito Cerca in Navig@RE 


Salvate il soldato Ryan - Saving Private Ryan

Regia:Steven Spielberg
Vietato:14
Video:Cic Video, Paramount Home Entertainment
DVD:Paramount Home Entertainment
Genere:Drammatico
Tipologia:La guerra
Eta' consigliata:Scuole medie superiori
Soggetto:Robert Rodat
Sceneggiatura:Robert Rodat
Fotografia:Janusz Kaminski
Musiche:John Williams
Montaggio:Michael Kahn
Scenografia:Thomas E. Sanders
Costumi:
Effetti:
Interpreti:Tom Hanks, Matt Damon, Tom Sizemore, Edward Burns, Ted Danson, Jeremy Davies, Vin Diesel, Dennis Farina, Adam Goldberg, Barry Pepper, Giovanni Ribisi
Produzione:Amblin Entertainment - Mutual Film Company
Distribuzione:Uip
Origine:Usa
Anno:1998
Durata:

152'

Trama:

È il 6 giugno del 1944 e l'esercito americano si sta preparando a sbarcare sulla spiaggia di Omaha, in Normandia, per spezzare le ultime resistenze dei tedeschi. Mentre osserva la costa, il capitano Miller pensa che far superare ai suoi uomini questa prova sia la più grande sfida che ha dovuto affrontare nel corso di questa guerra. Quando lo sbarco, tra innumerevoli vittime, si chiude con successo, Miller riceve l'ordine di trovare il soldato Ryan che, rimasto l'ultimo dopo che è giunta la notizia della morte dei suoi tre fratelli su altri fronti di guerra, deve essere preso e rispedito a casa dalla madre. Miller sceglie un gruppo di soldati e parte per questa missione oltre le linee nemiche. Ma questi soldati ad un certo punto cominciano a farsi delle domande: perché rischiare otto vite per salvarne una sola, perché Ryan è più importante di loro? Miller deve mantenere il gruppo compatto, ma di giorno in giorno le difficoltà aumentano. Il nemico incombe e, quando si arriva agli scontri a fuoco, il gruppo paga pesanti prezzi al fatto di essere indifeso. Ryan viene infine trovato ma capisce la situazione e rifiuta di lasciare i compagni. Intanto un nuovo assalto tedesco incombe. Il gruppo si prepara alla difesa della postazione ma stavolta la forza del nemico è soverchiante. Il capitano e altri soldati muoiono. Oggi, passati oltre cinquant'anni, Ryan davanti alle tombe dei soldati, rivede quei giorni, ed è come se tutto fosse successo appena ieri.

Critica 1:Salvate il soldato Ryan di Steven Spielberg riferisce fatti veri, avvenimenti storici. Innanzi tutto lo sbarco alleato in Normandia del 6 giugno 1944 durante la seconda guerra mondiale. Massacro orribile, per la prima volta raccontato dalla parte dei soldati che vi parteciparono venendo ammazzati, mutilati, straziati, affogati o bruciati vivi, illustrato con spaventosa e implacabile onestà: con una verità che smentisce il lungo silenzio d'una generazione di combattenti, con un realismo che cancella la vecchia immagine propagandistica della "guerra giusta" e del "conflitto pulito", rendendo quella guerra simile a tutte le guerre anche contemporanee, anche balcaniche o africane, segnate da atrocità, stupidità, ferocia. Poi, la vicenda autentica della spedizione d'una pattuglia americana per salvare un soldato paracadutato oltre le linee tedesche e riportarlo ai genitori che avevano già perduto in guerra tre figli. Come ha raccontato in un libro Stephen E. Ambrose, dopo la morte in azione dei cinque figli della famiglia Sullivan (alla quale Lloyd Bacon dedicò un film nel 1944), quando si ripresentò l'analogo caso della famiglia Niland gli alti comandi americani decisero il salvataggio dell'unico figlio superstite, a rischio della vita dei salvatori. Le due parti fanno di Salvate il soldato Ryan quasi un film doppio: lo sbarco è filmato come mai prima, neppure in film quali Il grande uno rosso di Sam Fuller; filmato con altrettanta efficacia, il peregrinare della pattuglia attraverso la campagna francese, i suoi incontri con l'orrore e la morte, le diverse personalità e le ribellioni all'interno del gruppo, la battaglia letale con i tedeschi, utilizza invece tutti i vecchi stereotipi del film bellico cari agli spettatori. Innovazione e tradizione si sommano per dire che il sacrificio dei soldati fu dovuto all'insipienza o al cinismo dei comandi militari nell'ideare lo sbarco macellaio, e a una pura operazione di propaganda: ma che il loro eroismo resta ammirevole, se Spielberg dice d'aver fatto il film "come un monumento ai combattenti dello sbarco", "come un ringraziamento alla generazione di mio padre". Un film patriottico profondamente antimilitarista, antibellico: e molto bello. Si sa che la seconda guerra mondiale rappresenta per Spielberg quasi un'ossessione. Tra i film che direttamente o indirettamente ha dedicato a quel conflitto, se ne possono preferire altri: L'impero del sole , 1941-Allarme a Hollywood. Si possono riconoscere in Salvate il soldato Ryan certe furberie destinate a rendere popolare un film asprissimo su fatti lontani oltre mezzo secolo: a esempio l'atrocità sistematica e il perenne alto rumore di battaglia, così contemporanei. Si possono considerare superflui l'inizio e la fine nel cimitero militare americano di Omaha Beach, visitato da un vecchio reduce con la sua famiglia. Ma il film rimane grande, realizzato e recitato magnificamente anche da Tom Hanks, capitano della pattuglia dei salvatori. Sequenze cruciali come il massacro dello sbarco, le decine di dattilografe che battono a macchina lettere di condoglianze dello Stato Maggiore ("Con dolore le annuncio..."), la madre che cade seduta a terra vedendo arrivare quell'automobile dai cui occupanti può venirle soltanto notizia della morte dei figli, la conclusione in cui la pattuglia viene decimata in una città normanna dai militari tedeschi, testimoniano la bravura d'un regista al vertice della sua arte, capace di padroneggiare perfettamente il suo racconto, le sue idee e i suoi sentimenti.
Autore critica:Lietta Tornabuoni
Fonte criticaLa Stampa
Data critica:

30/10/1998

Critica 2:
Autore critica:
Fonte critica:
Data critica:



Critica 3:
Autore critica:
Fonte critica:
Data critica:



Libro da cui e' stato tratto il film
Titolo libro:
Autore libro:

A cura di: Redazione Internet
Valid HTML 4.01! Valid CSS! Level A conformance icon, W3C-WAI Web Content Accessibility Guidelines 1.0 data ultima modifica: 11/09/2004
Il simbolo Sito esterno al web comunale indica che il link è esterno al web comunale