Oceani - Ocèans
Regia: | Jean-Jacques Mantello; François Mantello |
Vietato: | No |
Video: | |
DVD: | No |
Genere: | Documentario |
Tipologia: | Natura e ambiente |
Eta' consigliata: | Scuole medie inferiori; Scuole medie superiori |
Soggetto: | |
Sceneggiatura: | Francois Mantello , Jean-Jacques Mantello |
Fotografia: | Gavin McKinney |
Musiche: | Christophe Jacquelin |
Montaggio: | |
Scenografia: | |
Costumi: | |
Effetti: | |
Interpreti: | Marion Cotillard, effetti: John Daro |
Produzione: | 3D Entertainment Gavin McKinney Underwater Productions |
Distribuzione: | Eagle Pictures |
Origine: | Gran Bretagna |
Anno: | 2009 |
Durata:
| 82'
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Trama:
| Un’esperienza nel profondo blu in compagnia della Tartaruga Marina, che ci guida alla scoperta di un ecosistema infinitamente ricco e fragile, dalle Kelp Forests della California, passando per la Grande Barriera Corallina Australiana fino alla Roca Partida in Messico, dimora di migliaia di squali. Un viaggio che ci farà assistere alle affascinanti danze della Manta Gigante, alla nobile processione degli Squali Martello, alla caccia incessante del Pesce Leone, ai giochi con la palla dei giovani delfini, alle immersioni tra le alghe del mollusco Ballerina Spagnola e del cavalluccio marino Dragone Foglia e perfino allo spettacolo naturale dei più grandi cetacei del pianeta.
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Critica 1: | Aldo, Giovanni e Giacomo, salgono su una tartaruga come viaggiatori dello spazio su un'astronave, ed esplorano con stupore e tremore "le grand bleu", proponendosi a loro volta come simpatica guida alla visione per il pubblico dei più piccoli. Del trio udiamo solo le voci e percepiamo l'incertezza rispetto alla loro natura: "da grandi" saranno enormi squali balena o piccoli pesci pagliaccio? Megattere o leoni marini? Meravigliose ballerine spagnole o velenosissimi serpenti? Per ora –s'intuisce presto- non sono che uova, cosebuffe, testetonde, che nuotano nel brodo primordiale.
Versione italianissima di una pellicola francese, prodotta da Jean-Michel Cousteau, figlio di Jacques, e realizzata dai fratelli Mantello, non mira ad un pubblico di scienziati o specialisti bensì al maggior numero di curiosi possibile, un conto potenzialmente altissimo, dato che si stima che solo meno dell'1% della popolazione mondiale abbia mai visitato il mondo sottomarino. Come altissimo è, d'altronde, il rischio di estinzione di molte specie prese in esame, dal buffo lamantino alla più (apparentemente) comune tartaruga gigante. Per questo, non turba più di tanto il commento comico, nonostante sia pensato senza soluzione di continuità e non lasci spazio alla contemplazione muta, come avveniva invece, per esempio, nella Marcia dei pinguini , ma spiace, piuttosto, che gli interpreti non siano anche autori del testo di cui si fanno portavoce, poiché magari, in quel caso, avremmo potuto contare su un po' di smalto in più (e non solo sulla battuta: "ma si chiaman tutti Marino?")
Girato in più di 60 locations, da più di 400 operatori, nel corso di oltre 7 anni di riprese, Oceani 3D è un viaggio poetico in un paese delle meraviglie naturali, grazie al quale si scorge finalmente l'utilità della visione tridimensionale, trattandosi letteralmente di un percorso nelle profondità.
Vien spesso da chiedersi, durante l'osservazione ammirata della vita delle creature del mare, cui sembra non mancare nulla, né l'istinto né il sentimento, non certo l'eleganza e forse nemmeno la parola, cosa ci renda poi migliori di loro. Ai piccoli l'ardua risposta. |
Autore critica: | Marianna Cappi |
Fonte critica | MyMovies |
Data critica:
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Critica 2: | Nell'acquario di Genova si possono quasi toccare molti pesci «a rischio». Ma chi non può permettersi l'esperienza «live», e trova noioso ogni documentario «serioso e scientifico», potrà ritrovare un po' le emozioni di La marcia dei pinguini o di Nemo, o dell'acquario oleografico, in un doc in 3d che, nella edizione italiana, affida ai comici Aldo Giovanni e Giacomo, voci recitanti, il compito di semplificare ancora una già tenue (e giocondamente spoliticizzata) linea narrativa. Questo film racconta infatti la storia di una tartaruga che attraversa i mari più profondi e infidi per depositare le uova incrociando ogni sorta di mammifero raro o gigante o vegetariano o serpente di mare o feroce squalo bianco... Il punto di vista è proprio delle uova, più chiacchierone e «cazzeggianti» che criticamente lucide... Jean-Jacques Mantello pioniere francese del video digitale e autore del primo film 3d sottomarino, Miracle Mermaid ('90), presenta ora in Italia, modificato per allargare la fruizione anche ai bimbi piccoli (immaginati chissà perché identici agli adulti), il suo quarto lungo, Oceani 3D (Oceans 3D: Into the Deep), scritto con il fratello Francois Mantello (e fotografato da Gavin McKinney). Si utilizzano magnifiche riprese effettuate durante 26 spedizioni sottomarine in tutti gli oceani del mondo: 7 anni di lavoro, 1500 ore di missioni subacquee e 200 ore di girato. Questa volta, dopo i delfini, gli squali e le «meraviglie del mare», in 81 minuti si vuole spezzare una lancia contro l'estinzione di una ventina di specie marine (murene comprese e minacciose) a rischio di estinzione (senza spiegarci perché), come scopriamo dalle didascalie finali. L'Imax in Italia è sostituito dai comici. E l'arte di arrangiarsi. |
Autore critica: | Roberto Silvestri |
Fonte critica: | Il Manifesto |
Data critica:
| 30 aprile 2010
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Critica 3: | |
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Data critica:
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Libro da cui e' stato tratto il film |
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