Quaderni di Luisa (I) - Diari della Sacher (I) – Quaderni di Luisa (I)
Regia: | Isabella Sandri |
Vietato: | No |
Video: | Sacher |
DVD: | |
Genere: | Biografico |
Tipologia: | La condizione femminile |
Eta' consigliata: | Scuole medie superiori |
Soggetto: | Tratto dal diario di Luisa T. conservato dall'archivio diaristico di Pieve Santo Stefano |
Sceneggiatura: | |
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Musiche: | |
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Effetti: | |
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Produzione: | Angelo Barbagallo e Nanni Moretti per Sacher Film - in collaborazione con Rai Tre e Tele + |
Distribuzione: | Sacher |
Origine: | Italia |
Anno: | 2001 |
Durata:
| 28’
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Trama:
| Luisa T. a 35 anni comincia a affidare al suo diario il racconto della sua vita . Sposa a 18 anni, madre di due figli, si occupa della casa e dei lavori in campagna. E' sempre pių sola e disperata. le sue giornate sono noiose e ripetitive, con un marito-padrone che non ama e che non la ama. ma nel tempo riesce a confidare anche le sue prime ribellioni e il suo dolore che, altrimenti resterebbe inascoltato.
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Critica 1: | Sposatasi a 18 anni, Luisa T. mette al mondo due figli, si occupa della casa e dei lavori in campagna. Dopo diciassette anni di questa vita, decide di iniziare a scrivere un diario, aprirsi alla pagina bianca con le sue confidenze. I suoi quaderni diventano l’unico interlocutore per questa donna sola e disperata, che inizialmente si limita a descrivere la noia ripetitiva delle sue giornate di casalinga, sposata ad un marito-padrone che non ama e che non la ama. Luisa affida al diario anche la narrazione dei suoi primi moti di ribellione, oltre alle descrizioni di un dolore che nessuno attorno a lei sarebbe disposto ad ascoltare. Non c’č peggior solitudine di quella di chi non č solo. Dice la regista Isabella Sandri (autrice oltre che di corti di due lungometraggi): "Il mio lavoro č dedicato alle madri che non sono scappate di casa. A quelle che si sono sacrificate per i figli e hanno sopportato tutto, la violenza, il dolore, la solitudine, la depressione, pur di non abbandonare i figli ad un "padre che padre non era". |
Autore critica: | |
Fonte critica | cinetecadibologna.it |
Data critica:
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Critica 2: | (…)l’estraneitā emozionale di Luisa T rispetto alla casa in cui viveva si risolve ne "I quaderni di Luisa" di Isabella Sandri in lunghi primi piani: in questo cortometraggio sono protagonisti i silenzi di Luisa di fronte all’incomprensione della figlia che non ha perdonato la fuga della madre verso un luogo vero che la facesse sentire partecipe alla vita. Inoltre la partecipazione della madre e della figlia di Luisa al film contribuisce a rendere questa singola storia un "anello generazionale" della sofferenza di tante donne. |
Autore critica: | |
Fonte critica: | dismec.unige.it |
Data critica:
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Critica 3: | E' un lavoro dedicato alle madri che non sono scappate da casa. A quelle che si sono sacrificate per i figli e hanno sopportato tutto (violenza, dolore, solitudine, depressione) pur di non abbandonare i figli a un "padre che padre non era": un sacrificio inutile, che ha rovinato per 25 anni della vita di una donna e buona parte delle esistenze dei figli.
E' un "ritratto in nero" sulla non-esistenza di Luisa come giovane donna e moglie di tanti anni, su un non-luogo (Luisa non ha pių una casa nč un letto suo; solo scatoloni sparsi in giro), sulla sua negazione come madre, non pių riconosciuta nč accettata dai figli.
In cerca di spiegazioni e di risposte, da tutto questo "nero", ora esce il suo viso, come una parola luminosa. |
Autore critica: | |
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Libro da cui e' stato tratto il film |
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